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2015 - T. Mazzarese, Diritto, diritti, coppie omosessuali.pdf

Diritto & questioni pubbliche

Dissensi e divergenze radicali in tema di diritti e (coppie) omosessuali esemplificano un caso duplicemente paradigmatico dei problemi e degli ostacoli con i quali si confronta la tutela dei diritti fondamentali. La prima ragione di interesse riguarda i termini nei quali il diritto (inter)nazionale dei diritti fondamentali (non) tiene conto e/o (non) tutela la diversità degli esseri umani riguardo alla diversità di orientamento sessuale. La seconda ragione di interesse riguarda invece i termini che definiscono o condizionano la (il)legittimità di sentenze giudiziali (e/o di ordinanze amministrative) in tema di diritti e (coppie) omosessuali. La prima ragione rinvia, cioè, a problemi ricorrenti della teoria dei diritti fondamentali, la seconda, rinvia invece a temi e problemi tradizionali della teoria del diritto e, in particolare, alla necessità di configurare e definire un nuovo apparato concettuale riguardo all'unità e identità degli ordinamenti giuridici ma anche del sistema delle loro fonti.

2015- T. Mazzarese (ed.), Diritti delle coppie omosessuali.pdf

Diritto & questioni pubbliche, 2015

Due gli spunti, casuali, dai quali ha preso le mosse l’organizzazione di un incontro a Brescia, il 26 settembre del 2014, per discutere di Diritti delle coppie omosessuali: la sentenza della Cas-sazione 4184 del marzo 2012 e la pubblicazione, l’anno successivo, del bel libro di Fabrizio Mastromartino, Il matrimonio conteso. Le unioni omosessuali davanti ai giudici delle leggi del quale avevo pensato di organizzare una presentazione. L’interesse per il tema e per la pluralità di profili dei quali sollecita una riflessione critica e un attento approfondimento ha però portato, poco per volta, a trasformare quello che doveva essere un incontro per discutere il libro di Mastromartino in una giornata di studi articolata in due sessioni. La prima, dedicata a una ricognizione dei principali pregiudizi (gius)filosofici che, ancora oggi, accompagnano e condizionano il dibattito fra chi denuncia una discriminazione nei confronti delle coppie omosessuali e chi, invece, magari negando che si tratti di una discriminazione, mette in guardia dai rischi che un pieno riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali potrebbe com- portare. Presieduta dal filosofo della politica Giacomo Marramao, alla prima sessione hanno par- tecipato, con me, l’antropologo culturale Francesco Remotti e i filosofi del diritto Persio Tincani e Francesco Zanetti. La seconda, dedicata invece a quella che, secondo punti di vista differenti, è considerata la specificità o piuttosto l’anomalia del caso italiano rispetto alla normativa della quasi totalità degli altri paesi europei. In particolare, nei suoi diversi interventi, la seconda sessione si è concentrata sull’analisi dei mancati interventi del legislatore e sulla giurisprudenza italiana degli ultimi anni (dalle sentenze della Corte costituzionale del 2010 e della Corte di cassazione del marzo 2012 alle più recenti sentenze che, sempre più incalzanti, negli ultimi mesi sembrano voler imprimere un’accelerazione non solo in tema di riconoscimento di same-sex marriage celebrati all’estero ma anche in tema di adozione). Presieduta dal Consigliere della Corte di Cassazione Roberto Giovanni Conti, alla seconda sessione hanno partecipano Carla Lendaro, giudice della Corte d’Appello di Brescia e Presidente dell’Associazione Donne Magistrato, il privatista Francesco Bilotta e i filosofi del diritto Francesco Mastromartino e Giacomo Viggiani. La parte monografica di questo numero di «Diritto & Questioni pubbliche» raccoglie (ad eccezione di quelli di Giacomo Marramao e di Carla Lendaro) i contributi dell’incontro bresciano; l’ordine seguito nella loro successione è quello della loro presentazione.