Storie di emigrazione, storie di vita (original) (raw)

Tossicodipendenza e immigrazione. Storie di vita

IFC-CNR, 2006

A differenza dei paesi in cui la componente migratoria è di vecchia data, come gli Stati Uniti, la Germania, l'Inghilterra, la Francia e l'Olanda, le conoscenze disponibili in Italia sul fenomeno della tossicodipendenza tra le persone immigrate sono limitate e raramente riescono a dare un'idea aggiornata di un fenomeno in costante evoluzione. La tossicodipendenza esiste tra gli immigrati, è un problema pressante ed oggi è argomento di studio di grandissima rilevanza e interesse. In Italia, ormai da tempo, si è venuta a sviluppare un'ampia letteratura sull'approccio culturalmente differenziato ai soggetti stranieri all'interno di discipline come l'antropologia medica, l'etnopsichiatria e le pratiche pedagogiche e sociali. Tuttavia, per quanto concerne la tossicodipendenza tra le minoranze etniche o nazionali immigrate, si è ancora in una fase di sperimentazione, con una produzione scientifica frammentata. I dati epidemiologici sulla tossicodipendenza degli stranieri in Italia sono ancora molto parziali.

Memorie autobiografiche di madri immigrate

Rivista Italiana Di Educazione Familiare, 2009

L'esperienza della maternità nell'immigrazione è riportabile a una varietà di situazioni senza equivalenti nella realtà delle madri autoctone. Abbiamo donne diventate madri nel paese di origine ma che emigrano da sole lasciando i figli talvolta anche molto piccoli in patria. Queste donne, in molti casi, dopo alcuni anni si ricongiungono con i figli nel paese d'immigrazione, in altri casi non si ricongiungono con tutti i loro figli perché nel frattempo alcuni di questi sono diventati maggiorenni. Ci sono donne che diventano madri in Italia, ma che mandano i figli piccolissimi in patria, per poi richiamarli quando raggiungono l'età della scuola dell'obbligo. Si tratta spesso di madri che non riescono a conciliare l'accudimento del figlio piccolo con la vita lavorativa. Vi sono poi donne già madri nel paese di origine e che lo diventano nuovamente nel paese di immigrazione. Oppure, ancora, donne che vivono l'esperienza della genitorialità solo nel paese di immigrazione e i cui figli crescono in tale contesto. Diverse sono poi le situazioni di vita delle madri immigrate: sole con figli, in coppia con il marito, in famiglie allargate con suoceri o altri parenti, nelle famiglie del datore di lavoro ecc. Si tratta pertanto di un universo variegato e complesso rispetto a cui s'impone la scelta di un punto di osservazione. Abbiamo scelto di rivolgere la nostra attenzione sulle donne immigrate che diventano madri in Italia, per cercare di capire attraverso le loro testimonianze il modo in cui hanno vissuto l'esperienza della maternità. Ci serviremo a tale proposito di brani di interviste contenuti in alcune recenti ricerche sulle famiglie e sulle madri immigrate. In particolare ci riferiamo ai lavori di

VIE D'USCITA. Le carriere abitative di rom usciti dai "campi"

La ricerca esplora le carriere abitative di quei rom in emergenza abitativa che sono usciti da un “campo attrezzato” o “tollerato” o da una baraccopoli informale, scegliendo una soluzione abitativa differente. L’analisi ha approfondito le modalità attraverso le quali vengono intrapresi i percorsi di uscita: collocando questa esperienza entro un segmento biografico ampio, precedente e successivo al trasferimento nella nuova soluzione abitativa.

Storie di Vita siciliana

Bollettino Prefilatelico e Storico Postale, N.173, Padova, 2013

Alcune lettere dall'officina postale borbonica di Vita, piccolo borgo nell'antica Val di Mazara in Sicilia, ci riportano le vicende locali del burrascoso periodo rivoluzionario tra il giugno 1820 e novembre del 1821, in un intreccio tra storia postale, storie private e Storia.

L' Emigrazione Ligure: Fonti Autobiografiche

In più occasioni Jean-Charles Vegliante ha messo in rilievo l'importanza di utilizzare le fonti orali per verificare gli effetti sul lungo periodo dei processi di integrazione/ assimilazione deH'immigrazione italiana in Francia1 . Attraverso la raccolta di testimonianze orali di figli di immigrati di terza generazione Vegliante ha dimostrato l'importanza di un approccio socio-linguistico per verificare le differenze tra."sedentarité assurée et insécurité du déplacement" .

Traversate. Vita e viaggi dell'emigrazione transoceanica italiana

La «grande migrazione» transoceanica italiana degli anni di passaggio dall'Ottocento al Novecento è stata a lungo analizzata e presentata come fenomeno di mobilità regolato dai meccanismi economici/demografici «oggettivi» di push e di pull (attrazione e espulsione). Molto è cambiato negli ultimi anni nell'approccio storiografico ai temi delle migrazioni italiane. Non è questa la sede per fare un bilancio di un settore di studi che ha prodotto una tale vastità e varietà di contributi da diventare tra i territori d'indagine più praticati dagli storici dell'età contemporanea. Nel presentare una raccolta di saggi che si situano in questo ambito di studi, appare, però, utile segnalare quali elementi, più di altri, hanno ridefinito l'approccio storiografico alle migrazioni italiane di massa.

Parole di migranti. Storie di vita e di lavoro nell'acciaieria svizzera Monteforno

Storicamente, 2008

La «Monteforno acciaierie e laminatoi S.A.» nacque a Giornico, Canton Ticino, nel dicembre 1946, all'imbocco di uno degli assi di comunicazione Nord-Sud più importanti d'Europa, quello del Gottardo. La fabbrica iniziò il suo lungo cammino, che si concluse con una drammatica chiusura nel 1994, in un Ticino risparmiato dai bombardamenti e dalle peggiori crudeltà della guerra, ma il cui tessuto economico presentava carenze strutturali notevoli: isolamento, arretratezza, squilibrio tra popolazione attiva e possibilità di occupazione (ciò che portava all'emigrazione), agricoltura poco organizzata e scarsamente produttiva, strutture industriali evanescenti o deboli, reddito per abitante molto inferiore alla media svizzera[1]. Un cammino che portò la Monteforno a toccare negli anni '70 la cifra di oltre 1000 lavoratori e numerosi record produttivi che la proiettarono nell'Olimpo delle acciaierie mondiali: la fabbrica di Giornico fu una delle prime a scendere sotto l'ora per ottenere una colata di acciaio. Tutto questo grazie a notevoli investimenti tecnologici, ma soprattutto alla straordinaria bravura della sua manodopera, composta nella stragrande maggioranza di lavoratori immigrati dall'Italia. Una vicenda, quella della Monteforno, che ha un'importanza tutta particolare nel contesto produttivo di un Cantone-il Ticino-tutto sommato periferico dal punto di vista economico rispetto ai grandi centri produttivi della Svizzera interna per la grandezza e l'importanza acquisita nel contesto europeo e per la vicenda umana che ne ha accompagnato lo sviluppo. Ad alternarsi nel gran caldo dei forni a siviera, che faceva sudare così tanto i lavoratori da

Amara terra mia: La storia dell`emigrazione italiana nelle canzoni

Atti delle II Giornate di Formazione per Insegnanti di Italiano L2/LS a Cipro, 2018

A small collection of songs presented and analysed in this paper demonstrates cronologically several periods of the Italian emigration, from the moment of the Unification of the country until the last decades, with the ‘brain drain’ phenomenon. They can be used as class material during lessons of Italian as a foreign language. The corpus shows the importance of the emigration process in the cultural, social and political history of Italy. The teacher can also use the texts separately, to draw students’ attention at several phenomena of the Italian history and culture (the participation of Italy in the Napoleon wars, ‘Little Italy’ quarters, the post-WWII labour migration, linguistic minorities etc.). In the same time, some text can provide material to talk about particular regions of Italy, such as Maremma, Campagna, Veneto, Piemont, Salento, their cultural specifics and the regional history and geography.

Le Traversate Delle Migrazioni Storiche Italiane Tra Evento e Racconto

História (São Paulo), 2017

RESUMO Il viaggio di emigrazione è un oggetto d'indagine storica sfuggente: è una storia di uomini, di navi, di interessi economici e politici. Per gli emigranti è soprattutto un momento di sospensione tra la vita che si sono lasciati alle spalle e quella nuova che troveranno nei paesi di destinazioni. Per gli intellettuali la traversata a fini di conoscenza (letteraria, scientifica, sociologica) è il luogo per eccellenza da cui osservare i flussi migratori e lasciarne una narrazione. La traversata dei migranti tra Ottocento e Novecento può diventare un osservatorio interessante per verificare l'intreccio, spesso drammatico, tra i progetti migratori dei ceti subalterni e le dinamiche di sfruttamento in atto nei loro confronto sia in Italia sia nelle Americhe. Le infermerie delle navi, soprattutto nei viaggi di ritorno dagli Stati Uniti, sono affollate di emigranti che subiscono provvedimenti di rimpatrio coatto perché malati di tubercolosi o perché considerati malati mentali...