Il percorso mistico nella grotta di Sant’Angelo a Santeramo (original) (raw)

Il drago, l'angelo e la Pentecoste. Una rilettura iconografica delle pitture nella grotta micaelica a Santeramo, in Puglia Rupestre Inedita. Archeologia Arte Devozione, a cura di M. Mignozzi, R. Rotondo, Bari 2016, pp. 320-347.

The study analyses the sant’angelo church frescoes in santeramo del colle. Starting from the iconographical analysis of the last judgment, st. Michele with a dragon and a pannel with saints found in it, the study aims to identify the connections between them, their funerary meaning, and allows stylistic comparisons. In addition to the rare last judgment with pentecost, only compatible with examples from Cappadocia, and complex doctrinal formulation linked to the writings of St. Ephrem the Syrian, research focuses on a new funerary interpretation of the image of st michele who kills the dragon in the rupestrian context.

Tra l'invisibile e il materiale: l'acqua, la roccia e la grotta nel culto di san Michele Arcangelo in Abruzzo

2020

La materia può ospitare nella propria fisicità l'essenza invisibile del mondo spirituale. Ma che cos'è l'invisibile? Nella concezione freudiana, ciò che è nascosto, immateriale e profondo, è in diretto rapporto con il mondo del rimosso e del sotterraneo psichico; tramite lo "scavo", la metafora della pratica archeologica, l'individuo può riportare alla luce ciò che prima era sommerso nel proprio inconscio, permettendo che gli oggetti si rivelino come connettori tra i due mondi opposti e complementari del visibile e dell'invisibile, della materia e dell'immaterialità 2. Come scrive James Hillman, psicanalista e filosofo americano, intorno alle relazioni tra visibile e invisibile ruotano grandi interrogativi filosofici. Le nostre credenze religiose separano il cielo e la terra, questa vita e l'altra vita, e il nostro pensiero filosofico divide la mente dalla materia: religione e filosofia hanno scavato un abisso tra il visibile e l'invisibile. Come gettare un ponte sull'abisso? Che strumenti abbiamo per trasportare il non visto nel visto? O il visto nel non visto? […]

Monte Sant’Angelo al Gargano: il toro e la freccia avvelenata, la grotta e la stilla, in «Compostella. Rivista del Centro Italiano di Studi Compostellani», n. 33 (2012)

So mmario 2 EDITORIALE: PAOLO CAUCCI VON SAUCKEN Il furto di un simbolo 4 COPERTINA: FRANCESCA FLORES D'ARCAIS La decorazione della cappella di San Giacomo al Santo di Padova 16 COPERTINA: GIUSEPPE ARLOTTA Il 'Codice callistino' negli affreschi della cappella padovana di San Giacomo e in altre opere figurative e letterarie dei secoli XIII-XIV 31 MARIO SENSI Monte Sant'Angelo al Gargano: il toro e la freccia avvelenata, la grotta e la stilla 47 JACOPO CAUCCI VON SAUCKEN Il viaggio a Santiago de Compostela di Cosimo dei Medici nella Spagna 'de los Austrias' 57 MAURIZIO CARLO ALBERTO GORRA Conchiglie, e non solo: influenze santiaghiste negli stemmi di indios e conquistadores del Nuevo Mundo 63 RECENSIONE

2019. Il misterioso labirinto nella sala del Tesoro in Castel Sant’Angelo a Roma

About Art on-line (16 June 2019)

Durante la campagna di rilevamento del complesso monumentale di Castel Sant'Angelo a Roma, 2 lo studio dei pregiati pavimenti cinquecenteschi degli Appartamenti papali di Paolo III ha riportato alla attenzione il pavimento in cotto della sala del Tesoro con disegno labirintico. Parzialmente nascosto dai grandi forzieri di legno fatti costruire da Sisto V, nel tempo era stato erroneamente descritto come uno schema ad anelli concentrici o giudicato come un capriccio privo di significato e di legami col programma decorativo cinquecentesco. È nostra convinzione, invece, che questo labirinto, estremamente elaborato, sia strettamente connesso sia con la figura di Paolo III Farnese, principale artefice della trasformazione del castello in residenza principesca, sia col programma iconografico complessivo degli Appartamenti Farnesiani.

SPIRITUALITÀ DEL MONACHESIMO MASCHILE NELLE OPERE DI SAN GIROLAMO

The essay aims at peering into the Monastic writings of St. Jerome expressly addressed to men, though actually to men and women. The works surveyed are mostly St. Jerome’s Letters, though a few homilies held in Bethlehem are taken into consideration, as well as the writing De persecutione Christianorum, a work addressing monks on the release of the Monastic condition. The Monastic teaching of St. Jerome is a vast patrimony, and his authentic personal ascetical lifestyle render him a great master of spirituality. St. Jerome’s Monastic literature does not witness just his own sagacity, but a whole spiritual movement guided by him, which by no means could be assimilated to the Eastern Tradition nor to the Western Benedictine Monasticism, developed later on. His spiritual movement was distinct from the former because of its cultural impact, and from the latter because of its austerity of life, entirely moulid by the desert Fathers. The spiritual movement guided by St. Jerome it’s a peculiar Monasticism, bridging Eastern Monasticism in the West, and still leaving echoes in the present.

La speleologia diffusa “Grotta delle Meraviglie”

2013

The authors manage the karst complex Grotte delle Meraviglie in Zogno (BG), a cave equipped for guided tours in the karst-archaeological context (with over 3,000 visitors in 2010), attracting visitors interested in the subterranean world.