Recupero e valorizzazione di Sant'Angelo. (original) (raw)
2008, AA.VV., presentazione di Michele d’Elia - Il santuario di Sant’Angelo a Santeramo. Atti dell’Incontro per la valorizzazione dei beni culturali del Parco Nazionale dell’Alta Murgia (Santeramo in Colle, 16 Aprile 2005), Bari 2008, pp. 113-145
In agro di Santeramo, nei pressi di un tracciato viario di antica origine che collegava Bari con Matera intersecando l’Appia Antica, sorgeva un tempo un centro di culto micaelico, poi abbandonato e dimenticato a partire probabilmente dal XV sec. Nella grotta carsica, sottostante una chiesetta romanica poi inglobata in una masseria dedicata alle attività silvio-pastorali, l’equipe composta da Roberto Caprara, Domenico Caragnano, Franco Dell’Aquila, Giuseppe Fiorentino, Luciano Rampino e Umberto Ricci, effettua una ricognizione rinvenendo migliaia di graffiti incisi sulle concrezioni carsiche che attestano la frequentazione del sito come luogo di pellegrinaggio. Si illustra il contesto storico e territoriale, i graffiti e le iscrizioni presenti nella grotta, la decorazione pittorica, la documentazione inedita e il progetto di recupero e valorizzazione. Ampio spazio viene inoltre dedicato all’analisi conoscitiva della chiesa, della masseria e dell’ipogeo sottostante fino ad avanzare proposte di recupero e valorizzazione del complesso di Sant’Angelo in un programma integrato di recupero delle risorse storiche, archeologiche e ambientali del territorio dell’Alta Murgia.