La Villa di Tigellio (original) (raw)

2018, Quaderni

Si ha, visitando il complesso archeologico cagliaritano noto come Villa di Tigellio, una sorta di smarrimento, ingenerato da uno scenario un po’ incomprensibile e un po’ incompreso, quattro sassi disordinati, appesantito da uno stato di conservazione precario. L’urgenza di fare fronte al degrado, determinato dall’azione combinata della lunga esposizione agli agenti atmosferici di strutture fragili e deperibili e della, costante, assenza di risorse, va di pari passo con la necessità di riprendere il filo della conoscenza di questo frammento della Cagliari romana che, a fatica, convive nella nostra e con la responsabilità di interrogarsi su quale sia il senso di tale convivenza. Per ragioni di spazio in upload è stato caricato un file compresso. L'originale a risoluzione ottimale è scaricabile gratuitamente dal sito web dei Quaderni: http://www.quaderniarcheocaor.beniculturali.it/index.php/quaderni/article/view/385

A TIVOLI VECCHIO CASA D'ADRIANO

A partire dai recenti risultati ottenuti dal gruppo dell'università Pablo del Olavide di Siviglia (Hidalgo, 2015) nell'area del cd Palazzo di Villa Adriana, nell'ottenere la conferma che la villa preesistente, localizzata in una delle più centrali aree della Villa imperiale, era organizzata secondo una articolata complessità spaziale, tutt'altro che obliterata dalle operazioni progettuali di Adriano, è sempre più necessario riaprire il dibattito sull'identità del precedente proprietario e, di conseguenza, sulle ragioni che spinsero l'imperatore a scegliere quello specifico sito tiburtino per la realizzazione del suo monumentale progetto. Come accade con costante ripetersi nel caso di Villa Adriana, la maggior parte di quanto è considerato una "certezza" è, invero, il più delle volte derivato da ipotesi molto aleatorie che, adottate nel tempo, hanno di sovente viziato negativamente la conduzione di ulteriori studi. Ciò si verifica anche nel caso della villa preesistente in relazione alla sua datazione, in rapporto alle varie supposizioni formulate circa i possibili proprietari dai quali Adriano ottenne area e strutture, in merito all'originaria estensione della parte costruita, alla presenza o meno di un fondo agricolo compreso nella proprietà, all'esistenza di opere di delimitazione e di difesa e, ancora, con riferimento a questioni inerenti la progettazione comprensiva dell'assetto territoriale e infrastrutturale, ossia di temi di rilevante importanza per la conoscenza della Villa, analizzabili solo attraverso dati indiretti, in quanto non trattati dalle fonti e non documentati. Attraverso un previo controllo del contesto territoriale entro cui sorge l'imponente sito archeologico appare evidente che le soluzioni di alcune di tali quesiti sono viziate da esiti improbabili: troppe sono state le manomissioni e le violenze subite da quell'ambiente e le più pesanti, quelle che hanno gravemente segnato anche l'assetto idrologico e morfologico, oltre che archeologico e storico, sono prevalentemente avvenute

VILLA ADRIANA DI TIVOLI (ROMA): I TAVOLI GABRIELLI E DUE NUOVI ESEMPLARI INEDITI E SCONOSCIUTI

Amoenitas IX, 2020, pp. 79-92, 2020

In occasione del XX e XXV Convegno Aiscom del 2014 e del 2019, l'autrice ha presentato alcuni tavoli del Settecento, che riutilizzavano mosaici provenienti dall'Accademia di Villa Adriana presso Tivoli (Roma). Furono rinvenuti da monsignor Giuseppe Alessandro Furietti durante i suoi fortunati scavi del 1736-1737. Questo articolo presenta quattro tavoli appartenuti al principe Gabrielli (§1), riscoperti dall'autrice, e un altro mosaico dell'Accademia (§2), rinvenuto grazie a documenti inediti. Qui per la prima volta saranno presentate altri due tavoli sconosciuti e inediti (§3), in "Pietra di paragone", anch'essi provenienti da Villa Adriana e appartenenti alla famiglia Lolli di Lusignano di Tivoli. During the 20th and 25th aiscom Conferences in 2014 and 2019, the author presented some eighteenth-century tables, which re-used mosaics coming from the Accademia of Hadrian’s Villa near Tivoli (Rome). They were found by monsignor Giuseppe Alessandro Furietti during his fortunate excavations of 1736-1737. This article presents four tables that belonged to prince Gabrielli (§1), which were rediscovered by the author, and another mosaic of the Accademia (§2), found in unpublished documents. Here for the first time will be pres- ented two other previously unknown tables (§3), made of “Pietra di paragone” (touchstone), which also come from Hadrian’s Villa and belong to the Lolli di Lusignano family of Tivoli.

La Bigattiera di Villa Roncioni

Analisi storica, del degrado, dei materiali ed propostadi progetto di restauro della Bigattiera di Villa Roncioni, in provincia di Pisa, opera di Alessandro Gherardesca. Co-authors: Marco Valenti, Fabrizio Morini

Igraffiti di Villa di Migiandone (bassa Ossola)

Sacre immagini e storie umane, 2007

Stupefacente serie di graffiti sugli affreschi di una cappelletta di Villa di Migiandone. Riferimenti storici e impressioni degli abitanti cinquecenteschi del borgo.

Loading...

Loading Preview

Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.

Un'altra villa a Dragoncello

Atti del Convegno di studi Ostia Antica: nuovi studi e confronto delle ricerche nei quartieri occidentali del 2014, 2018

TESI MICHELA ROGGIO

Piano di comunicazione per la città di Sorso. Restituire valore al patrimonio archeologico della città., 2021

La villa di Domiziano a Castel Gandolfo

M. VALENTI (a cura di), Residenze imperiali nel Lazio (atti della giornata di studio - Monte Porzio Catone, 3 aprile 2004), Tuscolana – Quad. Mus. Monte Porzio Catone 2, Monte Porzio Catone 2008, pp. 53-60