Emergenza e legislazione emergenziale nel silenzio delle norme costituzionali italiane (original) (raw)
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Emergenze e ordinamento costituzionale italiano
2020
The contribution proposes a critical analysis of the consequences that can be determined in the constitutional legal system upon the occurrence of emergencies that require the adoption of suitable measures to deal with them. In this perspective, the study takes into consideration terrorist and health emergencies. It evaluates the differences and similarities in these contexts, due to the innumerable consequences that the decisions adopted produce in balancing between individual freedoms and collective interests, on the system of sources, and the form of state and government. The constitutional system holds up if it is concrete and if democracy is mature. Upon the occurrence of these conditions, it is possible to limit the rights in the balance with other rights, respecting what is recognized by the same constitutive system. This can be seen in the legal developments that occurred in some European countries, such as Poland and Hungary, which exploit the pandemic crisis to question th...
Le fonti del diritto: legislazione emergenziale e riforme costituzionali
il Mulino, 2022
Nel corso degli ultimi anni l’entrata in vigore di un’ampia legislazione emergenziale e l’approvazione di specifiche riforme costituzionali hanno rappresentato due aspetti di grande rilevanza per il dibattito pubblico, oltre che per la riflessione giuspubblicistica del nostro Paese. Data l’incidenza di questi fenomeni nell’ambito delle trasformazioni giuridico-istituzionali che di recente hanno caratterizzato (e ancora contraddistinguono) il nostro ordinamento, ad essi saranno dedicate le riflessioni contenute in questo capitolo; così, nella prima parte (paragrafi 2 ss.) ci si focalizzerà sulle dinamiche normative che hanno caratterizzato la gestione dell’emergenza epidemiologica; nella seconda (paragrafi 3 ss.) ci si soffermerà invece sulle riforme costituzionali approvate e su quelle attualmente in discussione in sede parlamentare.
Il problematico statuto delle ordinanze emergenziali: appunti su una questione ancora attuale
Quaderno n. 5 (fascicolo speciale monografico) abbinato alla Rivista del Gruppo di Pisa, n. 3, 2022
Tutti i contributi sono stati sottoposti a referaggio ai sensi dell'art. 5 del Regolamento della Rivista Finito di comporre nel mese di dicembre 2022 La Rivista Gruppo di Pisa. Dibattito aperto sul Diritto e la Giustizia Costituzionale è inclusa tra le riviste scientifiche dell'Area 12-Scienze giuridiche. Codice
Emergenza sanitaria e legalità costituzionale
2021
In recent years, the treatment of metastatic cancer, either at diagnosis or relapsed after primary therapy, may be based not only on androgenic deprivation but other options should be considered as well. This is particularly relevant in the case known as "oligometastatic" that can be treated with curative intent. In such case Radiotherapy plays a paramount role for primary cancer control and the cure of the oligometastases.
Moti e inerzie nella produzione normativa, dopo e tra le emergenze
2023
The essay deals with the evolution of the legislative process in the postpandemic phase, with the aim of identifying underlying traits and trends of what appears as the «first» normalization of the emergencies. The recovery phase and the new emergencies (i.e. war, inflation, energy crisis), in fact, are playing a key role in consolidating – within the Executive branch – distorting dynamics far from new, but that now tend to impose themselves at all levels, despite the unaltered constitutional framework.
L’ordinario per uscire dall’emergenza. Una legge nazionale per la mitigazione del rischio
Disastri Naturali VS Governo del Territorio I disastri naturali o meglio i "fenomeni naturali estremi" (terremoti, eruzioni vulcaniche, esondazione di fiumi, etc) risultano in aumento sia a causa del cambiamento climatico e dell'innalzamento delle temperature, e sia a causa della "cattiva gestione" del nostro territorio: lo sviluppo edilizio, soprattutto dell'ultimo secolo, ha invaso aree di grande fragilità (a rischio idraulico, a rischio frane, etc) creando le premesse di futuri eventi calamitosi e l'alterando gli equilibri ambientali (ultimo esempio è quella dell'alluvione di Genova del 9 e 10 ottobre 2014). Tenuto conto del difficile contesto in cui oggi viviamo, sia economico che ambientale, deve cambiare anche il ruolo del Governo le cui azioni dovrebbero essere indirizzate su due piani complementari: regolare correttamente, da un lato, la diffusione insediativa e dall'altro lato porre fine a tutte quelle pratiche urbanistiche che hanno prodotto e producono effetti negativi sulle risorse naturali ed antropiche. Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale mettere a sistema i temi della mitigazione del rischio, della sicurezza e dello sviluppo sostenibile creando un nuovo modello di sviluppo per le nostre città, i nostri territori, i nostri paesaggi. Il primo passo da compiere riguarda la priorità di investire nella messa in sicurezza territoriale laddove le condizioni di rischio siano tali da non poter più operare in termini di prevenzione, e allo stesso tempo è necessario realizzare opere manutentive, a carico dell'intera società, del pubblico che governa e del privato che utilizza i suoli.