Citazione come ‘performance’ : quadri viventi e pose plastiche fra Sette e Ottocento (original) (raw)

Il Seicento e il Settecento pittorico

LA PONTIFICIA BASILICA DI SANT’ANTONIO IN PADOVA.Archeologia, arte e storia, a cura di L. Bertazzo, G. Zampieri, 2022

Il Seicento e il Settecento pittorico nella Basilica di Sant'Antonio a Padova

V. CARUSO, M.R. NAPPI, La scultura negli apparati effimeri a Napoli fra Sette e Ottocento, in Aspetti della scultura a Napoli fra Sette e Ottocento, convegno di Studi Scultura in età contemporanea. Nuove proposte. Università degli Studi Federico II (Napoli, 30-31 maggio 2019)

«Studi di Scultura», n. 2, 2020, pp. 47-74.

Designed to last through short and intense moments of public display, the ephemeral apparatuses underlined the most important moments of those decades that, following the fall of the republic in 1799, saw the Bourbon government alternate with the French occupation in Naples while the artistic culture was decidedly shifting towards a neoclassical language. In particular, we will examine the apparatuses erected in 1802 to celebrate the return of Ferdinand IV from Palermo and meant to emphasize the magnificence and nobility of the monarch. These apparatuses were erected throughout all city squares and involved the most important sculptors active in Naples across those years, such as Tagliolini, Villareale, Calì and Masucci. Ephemeral constructions, in some cases, such as the ones erected at Largo di Palazzo, foreshadowed architectural projects that would be implemented in the following decades.

Rappresentare la vita. Alcune considerazioni sull'uso delle immagini nei manuali di anatomia artistica tra Settecento e Ottocento

caiana. Revista de Historia del Arte y Cultura Visual del Centro Argentino de Investigadores de Arte (CAIA), 5, 2014, pp 95-105, 2014

Back in the nineteenth century artistic anatomy was still a controversial teaching, that was passively influenced by the changing aesthetic theories and taste. The professors of this discipline, often physicians at their first experience in an academy of fine arts, succeeded in becoming part of the education system with difficulty, struggling to find the right teaching method. In this hard research, a key turning point consisted in adopting a handbook the lessons could be based on. The wonderful complexity of the human machine was difficult to depict; from the osteological to the myological system, in the nineteenth century it still proved to be a challenging subject, able to discourage even the most talented. Plentiful questions had to stud the work of physicians and artists involved in conceiving a handbook of anatomy for fine arts. Many more had to determine the choices of those who would have to structure their educational activity through these handbooks. Starting from an Italian case study, this article shall attempt to analyse the longstanding issue of the truthfulness in anatomical representation, focusing especially on the problem of illustration technique. Some pivotal matters in this paper are those about the depiction of body movement and, on a higher theoretical level, those concerning the representation of its vitality, of its being matter endowed with life. Ancora nell’Ottocento l’anatomia artistica era un insegnamento controverso, che subiva in maniera passiva le oscillazioni delle teorie estetiche e del gusto. I professori della disciplina, spesso medici alla prima esperienza in un’accademia di belle arti, con difficoltà riuscivano a integrarsi nel sistema didattico e faticavano a trovare il giusto metodo di insegnamento. Di questa dura ricerca, un passaggio fondamentale era costituito dall’adozione del manuale su cui modellare le lezioni. La meravigliosa complessità della macchina umana era di difficile riproduzione; dall’apparato scheletrico a quello miologico, essa si dimostrava, ancora nel XIX secolo, un soggetto complesso, capace di scoraggiare anche i più valenti. Molte domande dovevano costellare l’attività di medici e artisti impegnati nella realizzazione di un manuale di anatomia per le belle arti. Molte altre dovevano determinare le scelte di chi attraverso quei manuali intendeva strutturare la propria attività didattica. A partire da un caso italiano, l’articolo tenterà di indagare l'annosa questione della veridicità della rappresentazione anatomica, soffermandosi, in modo particolare, sul problema della tecnica illustrativa. Questioni cardinali di questo esame sono quelle inerenti la rappresentazione del movimento del corpo e, a un livello teorico più elevato, quelle che riguardano la resa della sua vitalità, del suo essere materia dotata di vita.

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Un’arte sempre attuale. La miniatura dall’Ottocento a oggi, in Miniatura viva. Codici, facsimile, miniature di oggi, catalogo della mostra (Firenze, Biblioteca Riccardiana, 31 maggio-26 luglio 2013), a cura di Gianfranco Malafarina, Padova, Nova Charta, 2013, pp. 32-41.