"L'antica chiesa di Santa Caterina di Luccoli: sulle tracce di un patrimonio disperso", Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Genoa, 14 May 2019 (original) (raw)
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Ricollegandosi alle giornate organizzate l'anno scorso a Lucca sul tema della decorazione scultorea 'in esterno', il convegno, al quale partecipano docenti e dottorandi oltre a una folta rappresentanza di colleghi di altri prestigiosi Atenei, anche stranieri, affronta le forme della decorazione pittorica all'interno degli edifici sacri in età gotica, con una speciale attenzione per gli spazi che la accolgono e per le funzioni che vi si svolgevano. Per quanto riguarda la decorazione pittorica in ambito sacro, gli studi recenti hanno ben indagato la parcellizzazione degli spazi liturgici presente negli edifici di età medievale. La presenza di elementi di divisione che, come il tramezzo, impedivano una fruizione unitaria dell'edificio e del suo completamento pittorico, fa emergere quello che Bruno Toscano ha di recente chiamato il valore 'ambientale', come preparazione alla Parola, delle decorazioni degli edifici in età medievale, che si trattasse di affreschi o di vetrate istoriate, la cui decifrazione dal basso era parimenti difficoltosa. Se, al momento di intraprendere una decorazione pittorica, le esigenze della narrazione venivano attentamente studiate, prestando attenzione alle rispondenze interne (ad esempio tra Vecchio e Nuovo Testamento) che facevano parte del modo di pensare del tempo, ciò che doveva colpire l'uomo medievale-non certo calato, come siamo noi, in una civiltà delle immagini (al tempo le uniche immagini visibili a tutti si trovavano appunto nelle chiese)-era forse l'icasticità di singole figure, la capricciosità di certi dettagli, il lusso dei colori e, più in generale, il carattere sacrale che proveniva all'edificio dal suo essere interamente affrescato. Di qui il titolo del convegno, che non si occupa poi soltanto, attraverso gli esempi presentati, di decorazione sacra, ma lascia spazio anche al tema della decorazione profana, in cui assai diverse sono le esigenze che la pittura è chiamata a soddisfare.
"Ricordare, rintracciare, vedere, partecipare, costruire": sono queste le parole chiave che caratterizzano i capitoli in cui si articola il volume dedicato a Daniela Ferrari per ringraziarla e riconoscerle i meriti di una lunga e intensa attività di studiosa e di direttrice dell'Archivio di Stato di Mantova. Le charte non solo si ereditano, si conservano e si custodiscono, ma parlano, si legano ad altre charte, creano itinerari, indicano strade, antiche e inedite. I quarantotto saggi che compongono questo volume elaborano le fonti storico-artistiche conservate nell'Archivio di Stato di Mantova, che festeggia i 150 anni dalla sua istituzione (1868-2018), e intrecciano fili rossi tra ambiti disciplinari diversi: dalla storia alla storia dell'arte, dalla musica alla letteratura, dal teatro all'archivistica.