Workshop finale del Laboratorio di agiografia 2018-2019. Edizione dell’ufficio delle Stigmate di san Francesco (original) (raw)
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BISANTI - Antologia di testi agiografici (anno acc. 2014-2015)
Antologia di testi agiografici latini tardo-antichi e medievali, con schede di presentazione degli autori e delle opere. Gli autori antologizzati sono Sulpicio Severo (Vita Martini), Gregorio di Tours (varie opere agiografiche), Rosvita di Gandersheim (un passo dal poemetto Maria) e Iacopo da Varazze (Legenda aurea).
I Cantieri dell’Agiografia hanno lo scopo di favorire lo scambio scientifico tra gli studiosi e di far emergere i principali o più innovativi campi di ricerca e orientamenti metodologici degli attuali studi agiografici. L’evento si svolge ogni anno nel mese di gennaio e prevede la presenza di seminari tematici (panels), composti da un numero limitato di relatori – da tre a cinque, ciascuno con un tempo di 20 minuti a disposizione – coordinati da un proponente e con un discussant designato dal Comitato scientifico. I progetti pervenuti saranno vagliati dal Consiglio Direttivo dell’AISSCA in base alla loro originalità e rilevanza scientifica, all’omogeneità del tema, alla capacità di confrontarsi con il dibattito storiografico nazionale e internazionale.
Considerazioni su una recente raccolta di studi agiografici
Considerazioni su una recente raccolta di studi agiografici, “Studi medievali”, Centro italiano di studi sull’Alto Medioevo, ser. III, LVIII-Fasc. II (2017), pp. 649-674., 2017
Il saggio presenta la raccolta di saggi di Eugenio Susi, Santi, porti e reliquie. Agiografia e culto lungo la costa tirrenica nell’alto medioevo (Fondazione Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, Spoleto 2016); in esso si evidenzia l’importanza e l’utilità delle testimonianze agiografiche per la ricostruzione storica e come i culti siano dipendenti dal contesto politico-territoriale coevo. This work presents the collection of studies by Eugenio Susi, Saints, harbors and relics. Hagiography and worship along the Tyrrhenian coast in the Middle Ages (Spoleto 2016); it highlights the importance and usefulness of the hagiographical witnesses for historical reconstruction and how cults are dependent on the coeval political-territorial context .
VII Ciclo di Studi Medievali - Atti del Convegno 7-10 giugno 2021, 2021
Tra i fascicoli che compongono il breviario minoritico, conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana con segnatura Vat. lat. 4752, meritano un'attenzione particolare quelli che, da un precedente studio, sono stati considerati, per aspetti linguistici, contenutistici e decorativi, aggiunti in un secondo momento agli originali. Soffermarsi sul loro studio è interessante non solo perché contengono il testo dell'ufficio di alcune feste tipicamente francescane, tra cui quella delle Stigmate di S. Francesco, ma anche perché, a differenza di tutti gli altri, sono caratterizzati dalla presenza di elementi araldici, nell'apparato decorativo, proprio nel primo foglio con cui iniziano i fascicoli aggiunti (f. 504r). Nonostante allo stato attuale siano state già avanzate ipotesi cronologiche e di localizzazione per l'intero codice, un'analisi più scrupolosa dei due stemmi araldici, partendo dall'individuazione delle casate che rappresentano, potrebbe aiutarci sia a confermare le proposte già formulate ma anche ad arricchirle con nuove informazioni. Infatti, la presenza araldica nei manoscritti, soddisferebbe non pochi interrogativi: come indicatore di committenza, donazione e destinazione ci consentirebbe di datare e localizzare, con più precisione, il manufatto; a loro volta individuare l'eventuale committente, donatore e destinatario potrebbe allargare l'ambito di ricerca, per capire in quale contesto storico, geografico e sociale ha attecchito la devozione delle stigmate di san Francesco.