From Source to History Studies on Ancient Near Eastern Worlds and Beyond Dedicated to Giovanni Battista Lanfranchi on the Occasion of His 65 th Birthday on (original) (raw)

Call for papers L’arte indifesa: il destino di artisti e collezioni dopo l'emanazione delle leggi razziali

A partire dalla CLAIMS CONFERENCE (Conference on Jewish Material Claims Against Germany) del 1951 il tema delle rivendicazioni materiali, restituzioni o risarcimenti, in favore delle vittime dell'Olocausto ha assunto progressivo rilievo internazionale. La Washington Conference on Holocaust-Era Assets, promossa nel 1998 sotto l'egida del Ministero degli esteri statunitense di intesa con il Museo Memoriale dell'Olocausto degli Stati Uniti, ha approvato i PRINCIPI DI WASHINGTON sulla Nazi-Confiscated Art, soft law, linee guida determinanti e non direttamente applicabili, che hanno sancito principi riaffermati e potenziati a Vilnius (2000) e Terezin (2009). Recenti ed approfonditi studi sulla protezione del patrimonio durante il secondo conflitto mondiale hanno consentito di tracciare linee di ricerca di estremo interesse sul destino delle collezioni ebraiche dopo l'emanazione dei differenti provvedimenti restrittivi internazionali, emanati da parte delle singole nazioni o promossi ed applicati nel corso delle dominazioni nazifasciste. Riprendendo il tema a partire dai caratteri delle collezioni israelitiche, ultimo esito dell'Emancipazione ebraica in Europa e frutto di un gusto per le arti congeneri affinato attraverso secoli di cultura transnazionale, cercando inoltre di maggiormente delinearlo, in particolare nelle varie declinazioni territoriali, questa call intende accogliere studi e ricerche sul commercio antiquario, relative ai canali di dispersione e di conservazione, sul ruolo degli istituti museali, in ordine ai singoli enti nazionali di liquidazione e confisca, circa il ruolo assunto dalle Commissioni internazionali e sottocommissioni, sia coeve ai fatti sia successive.