Ancora sul Dante di Giovanni Villani, Andrea Lancia e la prima circolazione fiorentina della Commedia (original) (raw)

Albanese, Figliuolo, Pontari, Dante, Villani e la prima diffusione della Commedia

NOTA DELLA DIREZIONE DI «STUDI DANTESCHI». Questo saggio si pone in continuità con quello pubblicato nella scorsa annata dai medesimi autori (G. ALBANESE-B. FIGLIUOLO-P. PONTA-RI, Giovanni Villani, Dante e un antichissimo codice fiorentino della "Commedia", in «Studi Danteschi», 83, 2018, pp. 349-412), di cui costituisce un ampliamento su nuove basi documentarie, secondo criteri di metodo in linea con i propositi scientifici della Rivista fin dalla sua fondazione. La Direzione contesta quanto dichiarato da L. AZZETTA, Ancora sul "Dante" di Giovanni Villani, Andrea Lancia e la prima circolazione fiorentina della "Commedia", in «Rivista di Studi Danteschi», 19, 1 (2019), pp. 148-167, p. 148 (nota iniziale con asterisco), circa l'«indisponibilità» ad accogliere il suo testo che sarebbe stato «offerto alla Direzione degli "Studi Danteschi"». Si precisa che il dott. Azzetta, dopo un colloquio informale con il Direttore, per sua decisione non ha mai presentato questo testo alla Redazione editoriale della Rivista (studidanteschi@dantesca.it), perché fosse sottoposto alla regolare procedura di lettura e valutazione collegiale da parte del Comitato Direttivo e, in forma anonima, alla peer review di esperti esterni, condizione indispensabile per l'accettazione o meno della pubblicazione, come esplicitamente si richiede nelle modalità di presentazione degli articoli agli «Studi Danteschi», pubblicate sul verso della copertina di ogni numero.

Ancora su Dante in Russia. Note in margine ai lavori di A.A. Asojan

Europa Orientalis IX, 1990

Nell'ambito degli studi dedicati alla ricezione e al ruolo del retaggio dantesco nella letteratura russa, risultano di particolare interesse i numerosi saggi pubblicati da A.A. Asojan ed in primo luogo la sua monografia Dante i russkaja literatura (Sverdlovsk 1989). Il volume raccoglie e rielabora alcuni articoli pubblicati in an-ni recenti [ e ripresenta con notevoli modifiche e integrazioni il contenuto di due dispense universitarie edite dal Pedagogiteskij institut di Sverdlovsk (Dante i rus-skaja literatura 1820-1850-ch godov, 1986)2 e Dante i russkaja literatura konca XIX-naéala XX veka, 1988). Il libro di Asojan si ripromette di colmare un vuoto assai sentito tra gli stud-iosi di letteratura russa; esso cerca di definire la presenza e il significato dell'opera di Dante nelle diverse fasi della grande stagione letteraria russa, come è già stato fatto per altri grandi classici stranieri (Omero, Shakespeare, Voltaire, Goethe e Schiller). Certo i lavori dedicati al tema sono numerosissimi: miscellanee, articoli, saggi, voci di enciclopedie, bibliografie, fino al recentissimo Dantismo russo e cornice europea (Firenze 1989). Mancava tuttavia uno studio complessivo da af-fiancare al repertorio bibliografico della Dantenko (1973). Il quadro d'insieme tracciato da Asojan è nel complesso esauriente ed affasci-nante; le molteplici indicazioni e proposte interpretative costituiscono per il let-tore un invito continuo ad approfondire ed allargare il proprio campo di indagine. 1 Il 1 9 capitolo (BoIestvennaja Komedija v russkich bibliotekach) è apparso con qualche variazione in "A1'manach bibliofila" (20, 1986: 218-229); le sezioni dedicate a Herzen, Gogol', Majkov, Drulinin, Sevyrev sono state pubblicate in Dantovskie étenija: Podralanie Dantu... Bofestvennaja Komedija Dante i Sny A.

Ancora su Dante e Peraldo

Rivista di Filosofia Neo-Scolastica, 2021

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In margine al Dante mantovano (1472): Filippo Nuvoloni (1441-1478) tra Colombino Veronese e Alessandro Agnelli

R IP RENDIAMO le fila di u n discorso su cui a più riprese, con un'insistenza tutta programmatica, si era soffermato l'intuito storico di Carlo Dianisoni. L'anno che vede stampata per la prima volta la Commedia dantesca (472) -a Foligno, come è noto, con la data dell' n aprile; a Jesi, o più probabilmente Venezia, con la data del 18 luglio; quindi a Mantova, senza ulteriori dati cronologid. ma con esplidta e rara menzione del curatore, Colombina Agazzi Veronese -rientra a pieno titolo in quel lasso di tempo, fra gli anni Sessanta e gli an ni Ottanta del Quattrocento, nel quale Diornsotti. per primo, aveva voluto scorgere una svolta epocale nella cultura italiana.' Sono anni, quelli di quel periodo, _in cui la relativa pace permette ai signori di dedicarsi anche a

Un capitolo della fortuna di 'Theologus Dantes' di Giovanni del Virgilio nella 'Nuova cronica' di Giovanni Villani

Rivista di Studi Danteschi, 2022

L’epitafio Theologus Dantes di Giovanni del Virgilio è testimoniato dal Trattatello di Boccaccio e dai codici della tradizione diretta. Tuttavia, fra i testimoni della Nuova cronica di Giovanni Villani sono emersi cinque manoscritti e un’edizione a stampa recanti tale componimento. Il presente articolo propone una descrizione dei testimoni e un’analisi dell’interpolazione, il cui anonimo autore sembra aver tratto ispirazione dalla prima redazione del Trattatello.

E. Brilli, Firenze, 1300-1301. Compagni e Villani (con i loro lettori) a Santa Trinita e il "cacciare con molta offensione", "Reti Medievali Rivista", 18, 1 (2017, Dante attraverso i documenti. II, num. mon. a cura di G. Milani e A. Montefusco), 345-390.

Reti medievali rivista, 2017

Whole volume in open access: http://www.rmojs.unina.it/index.php/rm/issue/view/393\. Article in open access: http://www.rmojs.unina.it/index.php/rm/article/view/5101 The essay examines the accounts about the “white biennium” 1300-1301 provided by Dino Compagni and Giovanni Villani, as well as by their readers and modern interpreters (Leonardo Bruni, Niccolò Machiavelli and Scipione Ammirato up to Isidoro Del Lungo and Robert Davidsohn). The scrutiny and the comparison with other minor chronicles of the 14th century (see «Reti Medievali - Rivista», 17 [2016], 2, 113-151) leads to a new interpretation of these witnesses, which explains the evasiveness in the account by Dino Compagni and provides not only a new reading of the overall sense of this historical phase but also of the specific sense of Dante’s reference to these facts in the canto VI of the Inferno.

I commenti danteschi: la seconda stagione (da Giovanni Boccaccio a Filippo Villani), in Dante e il suo tempo nelle biblioteche fiorentine, a c. di G. Albanese, S. Bertelli, S. Gentili, G. Inglese, P. Pontari, Mandragora, Firenze 2021, t. I, pp. 51-54

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