LE ORE DI NORIMBERGA (original) (raw)

Tutte le volte che siamo stati catturati dal fascino degli orologi solari, c'è sempre stata anche quella intricata ragnatela di linee orarie, spesso illeggibile e poco interpretabile per i semplici curiosi, che costituisce una sorta di mistero sul quadrante solare stesso. In realtà, tale profusione di linee è stata a volte una scelta necessaria nella rappresentazione dei principali sistemi orari usati dai popoli dall'antichità ad oggi. Brevemente ricordiamo che principalmente i sistemi orari più comuni utilizzati presso quasi tutti i popoli del mondo erano due:il sistema delle ore "Eguali" e quello delle re "Ineguali". Il sistema orario antico, delle ore cosiddette "Temporarie", "Giudaiche", "Ebraiche", "Naturali", "Ineguali", "Planetarie" e via dicendo, ha caratterizzato la base della misurazione del tempo civile per oltre un millennio. Queste furono adottate da S. Benedetto per l'esercizio degli Uffici religiosi della sua Regola, diventando così le "Ore Canoniche". Nel frattempo, le ore "Eguali" furono utilizzate dagli astronomi per i loro studi e da alcuni popoli, adottando però la numerazione delle ore del giorno chiaro e della notte in modi differenti, principalmente contando le ore dal sorgere del sole al suo tramonto da 1 a 24, le cosiddette "ore ab ortu Solis", note anche come "Babiloniche", e iniziando il computo dal tramonto del sole fino al suo sorgere, le cosiddette o"ore ab occasu solis", note come "Ore Italiche". Tra tutti i sistemi orari c'è quello adottato ed usato durante la Rinascenza specificamente nella città di Norimberga che divenne di uso comune, dette appunto "Ore di Norimberga". Tale sistema è caduto in disuso verso la fine del XVII secolo. Ovviamente non si conoscono esemplari di orologi solari italiani con questo sistema di ore che è una caratteristica locale della città di Norimberga, legato alla sua latitudine di 49° e alla lunghezza dei suoi giorni e delle sue notte durante l'anno solare. Forse proprio per queste peculiarità le ore di Norimberga sono rimaste poco note nella gnomonica, se non addirittura sconosciute in gran parte. E ciò si rende chiaro oggi per il fatto che esse ancora destano qualche perplessità nello gnomonista e per la rarità della documentazione letteraria. Ma vediamo più da vicino cosa sono queste "ore di Norimberga".