Massimo Cacciari, "Tre icone", Adelphi, Milano 2007 (original) (raw)

Intervista a Massimo Cacciari

Massimo Cacciari sull'arte contemporanea, la sociologia dell'arte. la critica d'arte, l'estetica e l'ermeneutica. Intervista pubblicata su Flash Art (1993) e "Appuntamenti con la Filosofia 2", Ed. Politi, Milano (1996).

Il verde e il rosso di Paolo Cacciari

Quaderni della Decrescita n.3 2024

Abstract. Una indagine alla ricerca delle origini della lunga, irrisolta contrapposizione tra “rossi” e “verdi”. Un dialogo a distanza tra alcuni protagonisti della “primavera ecologica”. Dalla critica allo sviluppo alla decrescita. L’idea di un comunismo della decrescita – o di una decrescita comunista - potrebbe essere la chiave di volta che unisce i movimenti antagonisti e prospetta un’alternativa alle logiche del mercato, del denaro, del dominio sulla natura. Sommario: Un auspicio e una necessità - Ecologia, una scienza eretica - L’ecologia, come l’economia, è sempre politica - Una primavera senza frutti - L’ecologia politica non è né di sinistra, né di destra, nemmeno in mezzo, ma “oltre” - La critica ecologista nella sinistra - Cinquant’anni perduti - Una partita ancora aperta - A mo’ di conclusione, molto approssimativa e provvisoria.

Massimo Cacciari e L'Enigma Dell'Occidente

Si può filosoficamente definire il nostro continente, tratteggiarne i confini ideali, le molteplici peculiarità ed al contempo essere certi di aver detto qual-cosa di sensato? Probabilmente no, poiché nel corso degli anni il dilemma del-l'identità europea è servito solamente a far compilare dai migliori interpreti della cultura occidentale, infinite proposte interpretative sull'argomento, ma nessuna delle quali pienamente soddisfacente. L'unica generalizzazione che sembra aver preso piede storicamente riguarda una intenzionale "contrappo-sizione" nella quale, l'Europa, mai ben definita o conosciuta geograficamente, veniva volontariamente contrapposta ad un Oriente differente. Prendeva piede l'idea di un'Europa che legava intimamente il suo nome alla "necessità" di essere Occidente. Ma l'Occidente veniva, però, a designare filosoficamente anche la terra dell'occaso, delle tenebre, del pericolo, dell'agguato ontologico. L'Occ...

Il Marchese di Caccavone, famoso epigrammista napoletano (1996)

l'Arcolaio. Rivista molisana di tradizioni popolari e scienze umane. n. 2 luglio 1996, 1996

Raffaele Petra (Napoli 1798-1873), marchese di Caccavone (oggi Poggio Sannita) e duca di Vastogirardi, tenne il primato tra gli epigrammisti e assurse a grande notorietà a Napoli nell'Ottocento. Ma beneficiò di fama equivoca. I bacchettoni dell'epoca, disprezzando arguzia, spontaneità, freschezza delle immagini, finezza, elasticità e doppi sensi del dialetto, bollarono per pornografici i suoi versi. dai quali, invece, traspare una visione seria della vita. Con la trovata scoppiettante, è chiaro l'intento di mettere alla berlina vizi, comportamenti e persone spregevoli, magari dalla società riverite.

Marco Ugo Accilia - alias Giulio Maccacaro - Piccola antologia del '45

Con lo pseudonimo Marco Ugo Accilia il ventunenne Giulio Maccacaro, dal 1942 studente in Medicina all’Università di Pavia, firmò una serie di articoli che apparve sul periodico «La Libera Voce», per tutto 1945 organo del Comitato di Liberazione Nazionale di Codogno. Il 24 settembre 1945 Maccacaro proprio nella sede della redazione de «La Libera Voce» presentò la Sezione di Codogno del Partito d’Azione che chiuse. poco prima delle elezioni amministrative del 1946. A livello nazionale l’esistenza giuridica del PdA si concluse il 20 ottobre 1947