Francesco De Tatti. San Giovanni Battista; Crocifissione; Santo Cavaliere (Vittore?) martire (original) (raw)
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F. M. Giani, Francesco De Tatti. "Adorazione dei Magi; Crocifissione; Predica di San Bernardino; Angelo reggituribolo", in "Il Rinascimento nelle terre ticinesi 2. Dal territorio al museo", catalogo della mostra, a cura di G. Agosti, J. Stoppa, Bellinzona, Edizioni Casagrande, 2018, pp. 76-91, 2018
Nella prima parte della scheda vengono passate in rassegna le fonti archivistiche, la letteratura artistica e scientifica relative agli affreschi di Francesco de Tatti, strappati dalla demolita chiesetta di San Bernardino (Gazzada, dal 1927 Gazzada Schianno) e oggi ricollocati in Santa Croce (Gazzada Schianno). Particolare attenzione è riservata alla ricostruzione della storia materiale degli affreschi, con un esame delle testimonianze grafiche, scritte e fotografiche del loro stato conservativo tra Otto e Novecento, nonché alla vicenda dello strappo, che coinvolse - tra gli altri - Guido Cagnola. Grazie a queste ricerche è stato possibile ricongiungere al gruppo anche un tondo raffigurante un angelo reggituribolo, anch'esso conservato in Santa Croce a Gazzada Schianno, unico lacerto supersiste della decorazione dell'ambiente di San Bernardino. Nella seconda parte della scheda trovano spazio un'esame stilistico degli affreschi e sono discusse le ipotesi relative alla committenza.
F. M. Giani, "Francesco De Tatti. San Rocco e l'angelo..." [Polittico di Brunello], in "Il Rinascimento nelle terre ticinesi 2. Dal territorio al museo", catalogo della mostra, a cura di G. Agosti, J. Stoppa, Bellinzona, Edizioni Casagrande, 2018, pp. 92-101, 2018
Nella prima parte della scheda vengono passate in rassegna le fonti archivistiche, la letteratura artistica e scientifica relative al polittico dipinto da Francesco de Tatti per Santa Maria Annunciata a Brunello, che si trova oggi nella stessa chiesa ma in una posizione diversa da quella originale e privo di alcuni elementi che dovevano completarlo. Nella seconda parte della scheda, oltre alla descrizione e alla lettura stilistica, sono discusse alcune ipotesi sull'assetto originario, sulla committenza e sull'iconografia dei singoli elementi.
TATTI, Francesco (aka Sansovino)
Dizionario biografico degli italiani, 2019
Vita e opere del celebre stampatore editore e autore veneziano. Life and works of the famous Venetian editor, printer, and author.
Bollettino Storico Vercellese, 87, 2016, pp. 137-165, 2016
Si presenta la trascrizione di un appunto ottocentesco sulla Crocifissione di S. Cristoforo di Vercelli, opera di Gaudenzio Ferrari degli anni trenta del secolo XVI. L’autore dell’appunto è Francesco Bertinatti (Ivrea 1803 – Torino 1840), professore di anatomia artistica presso l’Accademia Albertina di Torino tra il 1832 e il 1839. La trascrizione del testo è occasione per far luce sullo stato dell’anatomia artistica nella Torino della prima metà dell’Ottocento, sulle teorie pedagogiche di Bertinatti e su un tema particolare, in quegli anni argomento di riflessione per molti intellettuali, quello della rappresentazione del corpo morto-morente.
Theologia picta. Giovanni VII e l'adorazione del Crocefisso in Santa Maria Antiqua di Roma
Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, tomo I, 2018
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Le due figure sagomate della Vergine dolente e San Giovanni evangellsta di Giovanni di Paolo 45-46, 0398-1482) I, provenienti dall'Oratorio dei Santi Giovannino, Gennaro e Bernardino a Siena ed ora esposte nel Museo dell'Opera della stessa citta, sono state interpretate in modi diversi dagli studiosi, Per Cesare Brandi, che Ie ha pubblicate per la prima volta ne11941, si trattava di "due magnifiei frammenti" il cui stato presente sarebbe il risultato di una "mutilazione barbara" di una grande tavola 2. Enzo Carli notava che i due dolenti dovevano esser collocati "ai due lati di un Crocifisso, non sappiamo se dipinto 0 scolpito". Rendendosi conto pero pure lui del fatto che si trattava di frammenti "ritagliati lungo i profili", ipotizzava da un lato che Ie due figure potessero far parte del fondale di un preesistente crocifisso scolpito e venera to, dall'altro che fossero residui di una Croczjissione integralmente dipinta da Giovanni di Paolo 3. Nella letteratura piu reeente, vade alternative di interpretazione sono ritenute possibili, inclusa la teoria dei frammenti, rna anche quella che la loro forma odierna sia originaria, in analogia alie figure sagomate di Lorenzo Monaco e Fra Angelico a Firenze 4.
Caravaggio assassino. La carriera di un «valentuomo» fazioso nella Roma della Controriforma
Caravaggio assassino, 1994
DALLA QUARTA DI COPERTINA: Il 28 maggio 1606 un duello degenerato nell'omicidio dell'antagonista, costringe Caravaggio a fuggire da Roma. Nel 1592 un altro oscuro episodio omicida aveva visto il giovane Merisi arrivare a Roma transfuga da Milano. Geometricamente inscritta entro questi due fatti di sangue, si sviluppa la vicenda romana di Caravaggio, artista sommo e al contempo uomo di profonda, ordinaria umanità. Esaminata da vicino con l'aiuto di una folla di nuovi documenti, esplorata con precisione nei soggetti della sua pittura «dal naturale», investigata nella filigrana più recondita dei particolari dei suoi quadri, la vita di Caravaggio si ricompone in una più coerente unitarietà. Il filo della biografia non scorre solo all'ombra di committenti e protettori, cardinali e uomini di curia, ma in una trama convulsa di relazioni con artisti famosi e sconosciuti, con cortigiane e prostitute, uomini di spada e mezzani. Sullo sfondo, una Roma divisa tra la fazione filospagnola - tradizionalista e conservatrice - e quella filofrancese - più innovatrice e trasgressiva -, percorsa da fermenti antidogmatici e da resistenze oltranziste, attraversata da continui scambi sociali tra strati alti e ceti bassi. Al centro, le donne: modelle, cortigiane e prostitute, chiamate ad effigiare nei quadri una dimensione che pur essendo altamente simbolica, non rinuncia ad essere profondamente umana. Così la Maddalena pentita prende le drammatiche sembianze di Annuccia, la cortigiana dolente sotto i colpi di frusta appena ricevuti. Partecipe di queste luci e di queste ombre che incarnano il suo mondo più vero, il pittore Caravaggio non si farà scrupolo di difendere la propria arte, la propria reputazione e il proprio status con tutti i mezzi: fossero pure la bravata, lo scherno, la prevaricazione, l'omicidio.
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F. M. Giani, "Gaudenzio Ferrari. Battesimo di Cristo", in "Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari", a cura di G. Agosti, J. Stoppa, Milano, Officina Libraria, 2018, pp. 428-433, 2018
Restituzioni 2013. Tesori d'arte restaurati, XVI edizione, catalogo della mostra (Musei di Capodimonte, Gallerie d'Italia, Napoli 23 marzo- 9 luglio 2013, 2013