Questioni di metodo (original) (raw)

Questione di metodo

Rivista Italiana di Filosofia Analitica Junior, 2010

Ettore Brocca -Leonardo Caffo «Ritenni necessario rigettare come interamente falso tutto ciò in cui potessi immaginare il minimo dubbio». Cartesio, Discorso sul metodo Qualche tempo fa ci capitò di sfogliare gli atti dell'Assemblea Costituente alla cui stesura parteciparono le forze politiche antifasciste del Secondo Dopoguerra. Passando poi in rassegna le biografie dei padri costituenti ancora in vita notammo un dato interessante: l'età media di Giulio Andreotti, Emilio Colombo, Luigi Gui, Teresa Mattei e Oscar Luigi Scalfaro all'epoca della Costituente era di circa ventotto anni. Età che, se paragonata all'ambito universitario, corrisponde grosso modo a quella di un dottorando. Certamente le traversíe storiche degli anni Quaranta erano differenti ed è azzardato porre in relazione dati cosí lontani nel tempo; cosí abbiamo condotto una breve ricerca collegando "età di carriera" piú recenti negli anni Sessanta, passando poi agli anni Settanta e cosí via; sottraendo l'anno della prima pubblicazione di un certo autore con la sua data anagrafica. L'età sostanzialmente non variava rispetto al dato estratto dai padri costituenti. Era piuttosto frequente trovare persone giovani tra ricercatori e docenti, ma anche tra le varie componenti della classe intellettuale italiana. Se il dato era vicino ai ventotto anni, tra gli anni Ottanta e Novanta il dato progrediva fino ad oscillare tra i trentacinque e i quaranta. A quel punto, non potendo affidarci all'intuizione per fugare ogni ingenuità, ci siamo affidati alla statistica ricavando un'immagine interessante della realtà italiana. Secondo gli studi di settore condotti dal MIUR e dall'EURAXESS 1 i punti critici della ricerca scienti fica in Italia sono molti: la qualità della ricerca di base negli atenei italiani è buona, nonostante sia sottofinanziata; gli atenei formano un bacino di potenziali ricercatori, ma imprese e atenei stessi non sono strutturalmente in grado di investire in ricerca in modo adeguato, attingendo a questo bacino; infine, dato interessante, la composizione poi del corpo docente si presenta a piramide rovesciata e con un'età media elevata. Corrado Mangione, docente di logica venuto da poco a mancare, sosteneva, per esempio, che un dipartimento coinvolto in un'impresa scientifica è come una catena montuosa, le vette possono essere cosí definite solo grazie alla loro partecipazione a catene montuose piú ampie che le legano fra loro. Maggiori sono le basi, piú estese saranno le catene montuose.

Fra comunicazione e questioni di metodo

2018

The aim of this review is to describe the structure of Archeologia dell’Italia medievale , by Andrea Augenti, with particular attention to some methodological issues: the relation between written and archaeological sources, and between specific case studies and general interpretations.

IL METODO E IL TRATTATO

IL METODO E IL TRATTATO. Saggio sull'Etica Nicomachea, 2017

L'Etica Nicomachea è il primo trattato di filosofia morale nella storia del pensiero europeo. Aristotele fonda l'etica come disciplina autonoma ed applica ad essa il metodo di ricerca delle definizioni descritto in Analitici secondi II, insieme al metodo dialettico descritto all'inizio dei Topici. La dottrina aristotelica della scienza si rivela un metodo molto duttile, applicabile anche a realtà mutevoli come il campo delle azioni umane.

CONSIDERAZIONI SUL METODO

Affrontare gli Yoga-Sūtra di Patañjali è impresa ardua. Il testo è ermetico, come peraltro è tipico degli scritti di ogni Tradizione iniziatica, dove la “trasmissione” avviene mediante il rapporto diretto tra Maestro e Discepolo. Come tutti gli scritti della Tradizione, il linguaggio utilizzato è altamente “simbolico”, quindi veicolo di Significati multipli, la cui decodifica è pressoché impossibile se non si ha la possibilità di leggerli “dall’interno”. Preso da solo resta un testo la cui comprensione è quasi impossibile per un profano. Nel corso del lavoro tale ipotesi di lavoro si è consolidata anche attraverso l’insegnamento ricevuto, come ad esempio: “Quando un testo è per iniziati, o si è iniziati o ci si riferisce alle interpretazioni dei grandi Maestri” . Problema analogo è quello delle interpretazioni del testo originale, la piena comprensione dei quali è di fatto affidata a coloro che l’hanno commentato con formulazioni sovente non omogenee (per i commenti si farà riferimento, ove disponibili, alle traduzioni in italiano). Vi è infine l’ulteriore complicazione di doverli leggere a valle di una duplice traduzione, prima dal sanscrito antico alla lingua moderna del traduttore (in primis i traduttori indiani, poi quelli occidentali, non sempre italiani). Addressing the Yoga-Sūtra of Patañjali is a difficult task. The text is airtight, as is typical of initiatic Tradition, where every "dagger" is via the direct relationship between master and disciple. As all the writings of tradition, the language used is highly symbolic, "then" vehicle of multiple meanings, whose decoding is almost impossible unless you have the ability to read them "from within". Taken alone remains a whose understanding is almost impossible for a layman. In the course of work the working hypothesis has been consolidated through the teaching received, such as: "when a text is for initiates, or has started or referring to interpretations of the great masters." Similar issue is that interpretations of the original text, the full understanding of which is entrusted to those who have commented with inhomogeneous often formulations…. S'adressant aux Yogasūtra de Patañjali est une tâche difficile. Le texte est étanche à l'air, comme il est typique de la Tradition initiatique, où chaque « dague » est par l'intermédiaire de la relation directe entre maître et disciple. Comme tous les écrits de la tradition, le langage utilisé est hautement symbolique, « puis » véhicule de multiples significations, dont le décodage est presque impossible, sauf si vous avez la possibilité de les lire « de l'intérieur ». Pris seul la compréhension est quasiment impossible pour un profane. Au cours de travaux, l'hypothèse de travail a été consolidée par le biais de l'enseignement reçu, tels que: "lorsqu'un texte est aux initiés ou a commencé ou se référant à des interprétations des grands maîtres. » Problème similaire, c'est que les interprétations du texte original, la pleine compréhension de qui est confiée à ceux qui ont commenté avec inhomogène souvent des formulations ...

Il metodo

2021

Ma, come si è detto, nessuna realtà è originariamente matematica. La matematizzazione del reale, la sua riduzione ad un tutto coerente univoco (μάθησις cartesiana) è frutto di un processo di astrazione, un derivato, legittimo fintanto che si mantenga la consapevolezza della sua natura derivata, giustificabile come strumento d’analisi e prospettiva nuova sul mondo fino a quando il derivato non pretenda di imporsi come verità totalitaria, capace di soffocare qualsiasi altro spazio di pensiero in quanto fondato su presupposti alieni a quelli del metodo scientifico. Non è quindi l’astrazione nell’impianto epistemologico alla base della prassi scientifica, di per sé, a dover essere criticata, perché ogni punto di vista su qualcosa ne coglie soltanto alcuni aspetti e secondo una certa conformazione particolare. Qualsiasi prospettiva sul mondo, in un certo senso, astrae. Soltanto le aspirazioni totalitarie del metodo scientifico devono essere sottoposte a giudizio e criticate, in quanto il metodo stesso esiste, per primo, a partire da una selezione di elementi che esso ha ritagliato dalla realtà e ha scelto di considerare, scartando gli altri [...]

CARTESIO - Discorso sul Metodo

Se questo discorso sembra troppo lungo per essere letto tutto in una volta, lo si potrà dividere in sei parti. E si troveranno, nella prima, diverse considerazioni sulle scienze. Nella seconda, le principali regole del metodo che l'autore ha cercato. Nella terza, qualche regola della morale ch'egli ha tratto da questo metodo. Nella quarta, gli argomenti con i quali prova l'esistenza di Dio e dell'anima dell'uomo, che sono i fondamenti della sua metafisica. Nella quinta, la serie delle questioni di fisica che ha esaminato, in particolare la spiegazione del movimento del cuore e di qualche altra difficoltà della medicina e, ancora, la differenza tra l'anima nostra e quella dei bruti. Nell'ultima, le cose ch'egli crede siano richieste per andare avanti nello studio della natura più di quanto si è fatto, e i motivi che lo hanno indotto a scrivere.

ALLA RICERCA DEL METODO

Nel 1462 fu fondata la prestigiosa accademia platonica da parte di Marsilio Ficino, rappresentante di grande rilievo nel campo della filosofia durante il Quattrocento. Rispetto al Medioevo, la differenza sostanziale fu che l'uomo del Quattrocento prese coscienza della sua potenziale natura creativa e razionale: cioè egli comprese di essere in grado di esaminare il mondo a prescindere dalle Sacre Scritture; il che non significava negare, deliberatamente, l'esistenza di Dio; anzi l'uomo capì l'importanza del suo ruolo come tassello principale dell'intera creazione. Non a caso, Pico della Mirandola cercò di sottolineare questo aspetto scrivendo un'opera, De Dignitate homini, a proposito della libertà dell'uomo, come segno della sua superiorità rispetto agli esseri a lui inferiori; precisando, però, che l'essere umano è inferiore soltanto a Dio e agli angeli. Tuttavia molte furono le scoperte che testimoniarono l'incremento culturale nel corso di quel preciso periodo storico: la scoperta della stampa fu, per esempio, un'importantissima novità, poiché permetteva di pubblicare le opere dei grandi autori con maggiore diffusione, consentendo, così, un forte sviluppo culturale. Inoltre, uno degli aspetti più marcati dell'inizio del Quattrocento fu la ripresa dei classici, latini e greci: da Platone ad Aristotele, da Virgilio a Livio. Gli antichi furono, quindi, i maestri dei moderni. Con ciò, in Italia, nel Quattrocento, si affermerà quel movimento culturale di notevole rilevanza storica che prese il nome di Umanesimo: il cui principale protagonista fu l'uomo, posto al centro della svolta culturale. L'Umanesimo deriva dall'espressione humanae litterae, espressione completamente diversa rispetto alle divinae litterae, che designavano le Sacre Scritture. In effetti, la filosofia umanistica fu il terreno fertile da cui nacquero diverse discussioni in ambito religioso, filosofico e scientifico.

L'eterno ritorno del problema del metodo

Etica & Politica, XXIV, 2, 2022

Fabio Ciaramelli’s book L’ordine simbolico della legge e il problema del metodo proposes a convincing methodological perspective for legal knowledge in contemporary constitutional democracies. The central claim is that a middle path between strong objectivism and absolute discretion exists. Ciaramelli thinks that the key concept for legal methodology is that of “symbolic order”. In this paper I deal with this notion and try to emphasize some features of it from a perspective slightly different from Ciaramelli’s one.