Il ruolo della Corte di Giustizia nella definizione della politica economica e monetaria europea (original) (raw)
AISDUE POST, 2019
Abstract
Si potrebbe correttamente osservare che non spetta alla Corte definire la politica economica e monetaria europea. E, tuttavia, il ruolo svolto dalla giurisdizione suprema dell’Unione è rilevantissimo: pur non entrando nel merito delle due politiche (indirizzi, strumenti, obiettivi). La Corte è intervenuta nel definire cosa si intenda per politica economica e cosa per politica monetaria nell’Unione europea, quali ne siano gli attori e come si delimitino i rispettivi campi di intervento: un regolamento di confini che ha importantissime implicazioni giuridiche e politiche. Infatti, in un sistema quale quello in oggetto, in cui i poteri, le competenze e gli strumenti sono definiti e attribuiti dai trattati, il ruolo della Corte quale interprete qualificata degli stessi – attraverso gli strumenti del rinvio pregiudiziale e dell’impugnazione degli atti – si conferma fondamentale. Entrano in gioco il ruolo degli Stati e quello dell’Unione, gli spazi di discrezionalità del Consiglio e i margini di autonomia della Banca centrale. La Corte ci aiuta a comprendere cosa si intenda per indipendenza della BCE e cosa per stabilità dei prezzi, sia pure recependo spesso (e, così facendo, legittimando) l’interpretazione offerta dallo stesso istituto di emissione. Essa verifica, inoltre, se questo sia competente ad intervenire in caso di crisi ed in che termini.
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