Igiaba Scego, figlia di due lingue madri (original) (raw)

Spazi transgenerazionali in "Adua" di Igiaba Scego

In Adua vengono messe a confronto due voci narranti, il padre e la figlia, mentre la Somalia e Roma segnano, in periodi diversi, le vite di entrambi. Con i cambiamenti della focalizzazione nel romanzo si conferma che la complessità del rapporto tra l’uomo e lo spazio è molto di più che una questione transculturale (bianco vs nero, italiano vs straniero); vi è soprattutto sottostante la dicotomia fra individuale e collettivo, vecchio e nuovo, reale e immaginario, maschile e femminile. Nell’intervento l’obiettivo è esaminare il modo in cui il cambiamento socioculturale avvenuto nell’arco di due generazioni abbia trasformato la percezione dello spazio dalla parte dei soggetti migranti.

Parole Migranti. I Migratismi DI Igiaba Scego

Italiano LinguaDue

I sei romanzi della scrittrice di origine somala Igiaba Scego qui presi in considerazione sono contraddistinti, specialmente i primi, da un accentuato plurilinguismo, data la presenza di parole somale, arabe, spagnole, francesi e inglesi, mescolate a voci dialettali romane e napoletane. Utilizzando queste opere come corpus si propone un glossario dei 153 migratismi che si sono rintracciati. Per ognuno di essi si segnalano le eventuali varianti grafiche e si riportano le informazioni grammaticali, la lingua di provenienza e il campo semantico. I significati, quando possibile, sono ricavati da fonti interne al corpus (glossari proposti dalla stessa autrice) o esterne (studi critici o vocabolari, qualora la registrazione lessicografica sia già avvenuta), altrimenti sono desunte a partire dal contesto. Per ogni migratismo si dà poi l’elenco delle occorrenze nel corpus e un breve commento in cui si riportano i dati relativi alla diffusione della parola nei corpora di raffronto considerat...

"Italia mia benchè ..." . La dismatria linguistica nella narrativa di Igiaba Scego

In this paper is analized the mixture of languages, cultures, identities, in Igiaba Scego novels and short stories. Igiaba Scego, italian writer from Somalia, uses to practice Italian language with a lot of particular lexical choices: somalian words, Italian and dialectics ones, Italian and somal memories; all this complex texture is oriented in a constant recherche of identity, between Italy and Somalia, made by attraction and repulsion of both nationality and cultures.

Una famiglia multietnica siciliana e Ippia di Elide

Aristonothos Scritti Per Il Mediterraneo Antico, 2012

La curatela di questo volume è di Francesca Berlinzani. Gli studi riuniti in questo volume integrano le ricerche effettuate all'interno di un progetto PRIN 2007 dal titolo "Convivenze etniche, scontri e contatti di culture in Sicilia e Magna Grecia", svolto sotto la direzione nazionale

I “nuovi italiani” e la crisi dell’italianità: La mia casa è dove sono di Igiaba Scego

Con questo contributo cercherò di indagare il concetto di "italianità" a partire dal romazo "La mia casa è dove sono" di Igiaba Scego. L'apparente paradosso del titolo - Italianità senza italiani - entro cui il mio contributo si colloca, sembra trovare pieno riscontro nell'opera narrativa che prenderò in esame: in essa il concetto di italianità viene sollecitato, sfumato e rivisto anche grazie ad un uso sapiente dell'ironia. Tale testo contribuisce a innovare, sganciando da rigide griglie concettuali, la nozione di italianità, più che mai sollecitata oggi dalle trasformazioni sociali e culturali in atto e che trova, in letteratura, un vivace ambito di sperimentazione. Alcune espressioni letterarie rispecchiano e descrivono i mutamenti che la società italiana sta vivendo ed hanno la capacità di descriverli senza creare allarmismi, ma suscitando spesso il sorriso: così avviene per il concetto di italianità, che viene messo in discussione in un'ottica costruttiva volta a favorire il dialogo e la reciproca accettazione e inte(g)razione tra italiani "vecchi" e "nuovi".

L'immagine linguistica della figlia nei proverbi e nelle locuzioni italiane e polacche

Fraseologia e paremiologia tra lingua e discorso, 2022

Riassunto: Nella vita bisogna fare tre cose: fare un figlio, scrivere un libro, piantare un albero, dice un antico proverbio Zen; secondo il proverbio polacco, invece, Prawdziwy mężczyzna musi zbudować dom, posadzić drzewo i spłodzić syna [Un vero uomo deve costruire una casa, piantare un albero e fare un figlio]. Cosa succedeva però quando nasceva una figlia? La presente comunicazione si propone di studiare l'immagine linguistica della figlia nei proverbi italiani e polacchi documentati nei secc. XVI-XIX, al fine di individuare le somiglianze tra essi-1 dovute probabilmente alla comune appartenenza alla cultura occidentale e cristiana-ma anche di evidenziare e spiegare le notevoli differenze riscontrate.

Espressivismo linguistico e culturale in "Oltre Babilonia" di Igiaba Scego

Romanica Silesiana n°6: "Postcolonialisme et le fait littéraire", 2011

ABstract: Postcolonial literature, which did not appear in Italy until the 1980s, started to flourish in that country in the early 1990s. Although it originated there and draws on Italian historic colonial experiences, it can be understood as a way of emphasising the linguistic and cultural separateness of Italian-speaking authors originating from former Italian colonies in Africa (i.e. Libya, Somalia and Ethiopia). It appears that a country like Italy, which has been deprived of its homogeneity and linguistic and cultural cohesion, is particularly susceptible to the absorption of traditions and languages from outside. Postcolonial literature, which at its very basic level is a hybrid, cannot be pushed into the framework of one convention or tradition. On the contrary, it fits well into the mainstream of non-canonical, avant-garde and expressionistic literature that has been present since Dante. Igiaba Scego, the author of Oltre Babilonia, published in 2008, belongs to the generation of young Italian writers of African origin. The article aims to analyse the novel in terms of writing techniques defined as expressionistic at the level of surface, typology of characters and linguistic and stylistic features.