Sul problema del linguaggio nella filosofia di Michel Foucault. Linee e appunti per una ricerca (original) (raw)

Enunciato e discorso in Michel Foucault

Definire l'oggetto di una teoria è operazione ambivalente: da un lato, infatti, l'oggettività veicola necessariamente un certo grado di immediatezza, per cui la scienza -o pseudo-scienza che sia -trova già all'inizio, in qualche modo, il suo oggetto come positum, das Bestehende, datità evidente di un dominio fenomenico; d'altro canto, tuttavia, è la batteria concettuale che la teoria introduce -in maniera più o meno metodica -a determinare e concretare progressivamente l'oggetto suo proprio, nella differenza che lo specifica da quello di altre teorie complementari o concorrenti. Il compito che mi prefiggo in questa sede -ossia spiegare il significato dei termini "enunciato" e "discorso" nelle opere foucaultiane della fine degli anni Sessanta -obbliga a cimentarsi in tale manovra di definizione dell'oggetto di una teoria; conformemente all'ambivalenza sopra accennata, questa operazione può limitarsi all'indicazione ostensiva di un fenomeno dato (riconoscimento dell'esistenza di un oggetto) oppure cercare di afferrarne, nei limiti del possibile, l'articolazione intrinseca (conoscenza dell'oggetto) 1 . Questa articolazione può essere ottenuta solo ripercorrendo la scansione inferenziale della teoria -cosa che mi riprometto di fare qui, a proposito dell'archeologia del discorso di Foucault.

Parlar franco oggi. Alcune questioni sulla parresia nell’ultimo Foucault

Materiali Foucaultiani, 2021

In this paper, I trace an itinerary through Foucauldian reflections on epistemological structures and alethurgical forms that restore the subject’s capacity to transform its own life. Parresia, in the three declinations that Foucault describes, is the most interesting form of alethurgy to illuminate an innovative and emancipating relation of the subject with itself. With respect to each of these three declinations of parresia, I highlight the aspects that would make its reactivation problematic and try to give an account of the epistemological structures that the subject finds around it today, the set of relations that makes it what it is.

Analisi testuale: La Nascita della Clinica di Michel Foucault

Cosa intende Foucault per nascita della clinica? Nella Nascita della Clinica, Michel Foucault svolge una critica del processo di formazione di quel discorso o regime di verità, cui noi ci riferiamo con il nome di medicina clinica. Come nel caso della follia, secondo Foucault, anche tutto ciò che oggi si può dire in relazione alla malattia non sarebbe stato dicibile – né pensabile – in ogni tempo. Prima del XVIII secolo, ad esempio, non sarebbe mai stato possibile formulare «un discorso a struttura scientifica» 1 sull'individuo. Infatti, il principio aristotelico, secondo cui è possibile soltanto una scienza degli universali, non avrebbe mai potuto essere messo in discussione prima degli eventi che hanno caratterizzato quel periodo storico. Non prima, cioè, che lo sguardo medico, da riduttore dell'individuo all'intoccabile chiarezza dell'universale, divenisse capace di fondare l'individuo nella sua «irriducibile qualità».

L'enigma kantiano. Critica e illuminismo in Michel Foucault - in "Atti dell'Accademia di Scienze Morali e Politiche", Giannini Editore, Napoli 2016

The essay examines some of the issues related to the foucauldian interpretation of Kant's philosophy. From the "Introduction to Kant's Anthropology", written by Foucault in 1961, to his lectures focused on the question "What is Enlightenment?" in the early 1980s, the paper draws a possible development of a critical philosophy starting from what Foucault himself calls the "enigma" of modern anthropological thought. His analysis yields a particular characterization of modern societies, in which Kant's influence appears fundamental. On the one hand, modern societies undergo a process of rationalization and normalization of collective experiences. In turn, this process marks a specific relationship between knowledge and power. On the other hand, modern societies manifest a new "critical attitude", which is the representation of the ancient greek parrēsia, the "courage of truth", linked to the experience of Enlightenment. According to Foucault, this attitude builds a renewed relationship between thought and life. In particular, it grounds those practices of subjectivation which lead to the "government of the self" and the selfdetermination of the human being.

Labirinto, soglia e scrittura: Foucault interprete di Roussel

Areté-International Journal of Philosophy, Human & Social Sciences, Volume 5 Year, 2020

This study intends to deal with the work of Raymond Roussel in the light of the studies of Michel Foucault. Among the main themes, we define the concept of the labyrinth linked to that of interpretation in order to understand how Roussel constantly seeks a plural truth. Secondly, we tried to define the role of language as a founding threshold between the simulacrum and reality; the reference to thresholds that are always cyclical, indicates that true and false are mobile categories and the language has the task of digging both in depth and horizontally along the surface of things.

“Gli ‘attrezzi’ nietzschiani nella filosofia critica di Foucault“, recensione-commento di S. Righetti, Foucault interprete di Nietzsche. Dall’assenza d’opera all’estetica dell’esistenza, Mucchi Editore, Modena 2012; rivista on-line “Materiali Foucaultiani”

Recensione di Stefano Righetti, Foucault interprete di Nietzsche. Dall'assenza d'opera all'estetica dell'esistenza, Mucchi Editore, Modena 2012 (238 p.) Tanto la ricerca di Foucault quanto quella di Nietzsche sono contraddistinte, seppur all'interno di modalità espressive molto diverse, da continui spostamenti e cambiamenti di rotta. Questa interrogazione continuamente ripresa, mai acquietata in una prospettiva definitiva, ci pone al cospetto di opere da ambo le parti intimamente ostili nei confronti di un'inquadratura unitaria e lineare. Il rapporto privilegiato che ha legato Foucault al filosofo dell'Übermensch fornisce un grande esempio del suo metodo di lettura -applicato con vantaggio anche nei confronti di Kant o Marx, o, in modo più mediato e complesso, anche di Hegel -finalizzato a valorizzare e assorbire elementi concettuali fecondi e strumenti di analisi efficaci, per impostare e indirizzare la propria ricerca. Tutt'altro che una lettura epigonale o una "ripetizione devota", come si è sostenuto[1]. Partendo dalle indicazioni testuali, l'analisi dell'interpretazione foucaultiana di Nietzsche richiede perciò la composizione di una complessa mappa interpretativa, nella quale rintracciare delle zone adiacenti, dei territori comuni, degli elementi analoghi o delle distanze. Difficoltà che il libro di Righetti non teme di affrontare, proponendo lo studio più ampio e articolato oggi disponibile sul tema. Il filo conduttore dell'analisi è cronologico, e si svolge lungo quattro fasi principali -benché non prive di sovrapposizioni e slittamenti interni -riconosciute nell'opera di Foucault: quella che va da Folie et déraison. Histoire de la folie à l'âge classique a Les mots et les choses (capitolo 2); il periodo tra l'opera "strutturalista" del 1966, L'archéologie du savoir e il saggio del 1971 Nietzsche, la généalogie, l'histoire (capitolo 3);