Duello e cultura nobiliare nel Rinascimento (original) (raw)
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Palazzi del Rinascimento dal rilievo al confronto
1989
The book brings together the results of research on Renaissance palace style based on reading the works of important buildings related to dela Tuscany and Emilia Romagna which is accompanied by a filing full of four-sixteenth-century palaces of Bologna. MR study deepens the study of the development of the porch, a special characteristic of the historic buildings of the city of Bologna, with a particular influence on the type of the building and the local conformation of its prospectus road. Il volume riunisce gli esiti di una ricerca sulla tipologia del palazzo rinascimentale basata sulla lettura dei lavori di rilievo relativi ai palazzi dela Toscana e dell’Emilia Romagna alla quale si affianca una schedatura completa dei palazzi quattro-cinquecenteschi di Bologna. MR approfondisce lo studio lo studio dello sviluppo del portico, caratteristica peculiare degli edifici storici della città di Bologna, con una influenza particolare sulla tipologia del palazzo locale e sulla conformazione del suo prospetto stradale. References E. SULZE, Gli antichi portici di Bologna, Atti e memorie della Deputatione di Storia Patria per le province di Romagna, serie IV, val. XVII I, Bologna 1928. G. RICCI, Bologna, Bari 1980. Statuti di Bologn a, raccolta a cur a di L. FRATI. F. BERGONZONI, Venti secoli di città: note di storia urbanistica bolognese, Bologna 1980. IO G. RICCI , op . eh . F. MALAGUZZI VALERI, L 'architettura a Bologna nel Rinascimento , S.Casciano, 1899. G. CUPPINI, I palazzi senato ri a Bologna, Bologna 1974. C. DEANGELlS, P. NANNELLI, Proposta per una rilettura dell'architettura bolognese del quattrocento, Il Carobbio , I , 1975.
La cultura delle élites marchionali nella Casale della prima metà del Quattrocento
In: Casale Monferrato, una capitale per il territorio. Le premesse: da Teodoro II a Giovanni IV (1404-1464), a cura di C. Aletto, A. Perin, Genova, SAGEP, 2019, pp. 31-69.
In the first half of the fifteenth century some elements show a progressive transformation in the Casalese culture. The schools offer higher level courses, in addition to basic education, and the court opens its interests to Lombard humanism, as Guglielmo VIII will later do with greater conviction. In the entourage of the prince, together with members of the aristocracy, there are also jurists, more and more often with university degrees, who are members of the Marquis’ council and are employed in the administration of justice and in political-diplomatic assignments. Nella prima metà del Quattrocento è possibile cogliere una progressiva trasformazione nella cultura casalese. Le scholae cittadine offrono ora, oltre all’istruzione di base, anche corsi di livello superiore, e la corte si apre all’umanesimo, principalmente lombardo, secondo un orientamento ripreso poi con maggiore convinzione da Guglielmo VIII. Tra il personale destinato al servizio del marchese si affermano inoltre, insieme agli esponenti del ceto aristocratico, anche uomini di scienza giuridica sempre più spesso di formazione universitaria, impiegati nell’amministrazione della giustizia, negli incarichi politico-diplomatici e nel consiglio del principe.
Miseria e nobiltà nella Roma Imperiale
edizioni QuaSar e s t r a t t o MiniStero dei Beni e deLLe attività cuLturaLi e deL turiSMo Soprintendenza per i Beni archeoLogici deL Lazio a cura di Giuseppina Ghini e Zaccaria Mari Coordinamento Giuseppina Ghini L'editore si dichiara pienamente disponibile a soddisfare eventuali oneri derivanti da diritti di riproduzione. È vietata la riproduzione con qualsiasi procedimento della presente opera o di parti di essa. © 2013 Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio © Roma 2013, Edizioni Quasar di Severino Tognon srl via Ajaccio 43 -00198 Roma, tel. 0685358444 fax 0685833591 e-mail: qn@edizioniquasar.it www.edizioniquasar.it ISBN 978-88-7140-513-1 e s t r a t t o
Ludicità e potere nello spazio della corte rinascimentale
Le relazioni fra festa e politica nello specchio della trattatistica, e nella prospettiva dello sguardo all'indietro che consentono le fonti del primo quarto del Cinquecento. Un terreno non privo di problematicità, con da un lato una valorizzazione dell'importanza ed efficacia di queste forme di attività e della comunicazione politica che fa presagire gli sviluppi della festa barocca, dall'altro perplessità intorno allo spreco e al carattere effimero di quelle spese e occupazioni, fino al dubbio che solo un fine giusto ed elevato possa restituire un senso a una vita di corte altrimenti ridotta a esercizio di pura e vana mondanità quotidiana.