ANO VIII -‐ NUMERO 102 L’ultimo viaggio di Antonio Tabucchi (original) (raw)
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"Isole": un racconto di Antonio Tabucchi
Analisi del racconto breve pubblicato nella raccolta "Piccoli equivoci senza importanza" (Feltrinelli, Milano 1985 e 1988) con particolare attenzione al tema del viaggio quale rappresentazione spaziale di un percorso esistenziale e all'isotopia dell'isola nella letteratura.
I quaderni di Antonio Tabucchi e il cantiere della scrittura
L'intervento analizza i quaderni che accolgono le stesure manoscritte dei racconti e dei romanzi di Antonio Tabucchi. Dall'esame filologico e critico del materiale emergono, da una parte, diverse varianti che concernono il paratesto (titoli, indici, copertine), dall'altra frequenti interventi correttori che riguardano il finale dei testi e la sistematica espunzione dei "dati di realtà".
Notturno indiano - Antonio Tabucchi
crede che sia proprio questo che la letteratura deve fare, inquietare 1?» scrive Tabucchi in Requiem. Notturno indiano, pubblicato nel 1984, è indissolubilmente legato a tale quesito e a questo risponde in maniera positiva, attraverso una trasfigurazione metaletteraria che si sostanzia della continua osmosi fra menzogna e verità, realtà e allucinazione, in una sequela di dualismi indissolubili che nel rovesciamento e nell'illusorio rinvengono le loro costanti. Il romanzo si divide in tre parti, è ambientato in India e racconta il viaggio di Roux (diminutivo di Rouxinol, in francese usignolo) per ritrovare il suo vecchio amico Xavier. L'India è rivelata in maniera trasversale, periferica, è un altrove obnubilante che si esperisce attraverso camere d'albergo, pullman, ospedali, evocata nello sguardo dei trasognati personaggi che s'imbattono nel protagonista: dalla prostituta al direttore della Theosophical Society, dal dottore dell'ospedale di Bombay alla ladra Margareth, dal fantasma di Alfonso di Alburquerque alla fotografa Christine. Incontri che avvengono sempre di sera o di notte e che scandiscono il ritmo a latere della narrazione. L'India 2 di Tabucchi non esiste perché va a trasmigrare nel linguaggio letterario del sogno, il suo essere nella realtà storica è solo un mero dato 1
Estudos Italianos em Portugal, 2014
A navegação consulta e descarregamento dos títulos inseridos nas Bibliotecas Digitais UC Digitalis, UC Pombalina e UC Impactum, pressupõem a aceitação plena e sem reservas dos Termos e Condições de Uso destas Bibliotecas Digitais, disponíveis em https://digitalis.uc.pt/pt-pt/termos. Conforme exposto nos referidos Termos e Condições de Uso, o descarregamento de títulos de acesso restrito requer uma licença válida de autorização devendo o utilizador aceder ao(s) documento(s) a partir de um endereço de IP da instituição detentora da supramencionada licença. Ao utilizador é apenas permitido o descarregamento para uso pessoal, pelo que o emprego do(s) título(s) descarregado(s) para outro fim, designadamente comercial, carece de autorização do respetivo autor ou editor da obra. Na medida em que todas as obras da UC Digitalis se encontram protegidas pelo Código do Direito de Autor e Direitos Conexos e demais legislação aplicável, toda a cópia, parcial ou total, deste documento, nos casos em que é legalmente admitida, deverá conter ou fazer-se acompanhar por este aviso. [Recensão a] Adamastor e dintorni. In ricordo di Antonio Tabucchi, con un frammento inedito, a cura di Valeria Tocco
Figure Femminili Nei Racconti DI Antonio Tabucchi
Revista Internacional de Culturas y Literaturas, 2012
Nelle opere di Tabucchi le immagini femminili In Tabucchi's works, women are really assumono una particolare importanza nell'evoluzione della trama. Sono ritratte nella loro individualità ed ognuna di esse si adatta all'ambiente sociale in cui vive. La donna è una presenza silenziosa, isolata e dinamica e assume il ruolo di figlia, sorella, moglie, madre, amante, serva. Vengono presentati alcuni esempi tratti dall' opera di Tabucchi. important for the development of the plot. They are represented in their individuality and all of them adapts to the social environment where she lives. Women are a silent presence, they are silent, isolated and dynamic. They can take the role of daughter, sister, wife, mother, lover or servant. In this article, some examples are taken from Tabucchi's work. Donna, opera, Tabucchi.
41 | 110 | 2018, 2018
L'automobile, la nostalgia e l'infinito: su Fernando Pessoa è un libro che raggruppa quattro saggi sull'autore portoghese preparati da Antonio Tabucchi come lezioni da tenere= in francese, presso la École des Hautes Études en Sciences Sociale di Parigi, nel 1994, arricchito con un Prologo e una parte finale intitolata: «Pessoa e i suoi eteronimi», una breve presentazione degli eteronimi per indicare al lettore 'chi è chi' all'interno della poetica del poeta portoghese (103). Secondo quanto descritto da Tabucchi, queste lezioni sono state preparate considerando e privilegiando, da un lato, gli aspetti della poetica di Fernando Pessoa e la sua adesione alle avanguardie di inizio del ventesimo secolo (futurismo, cubismo, simultaneismo di Delaunay) e, dall'altro, la relazione con il «Tempo, la Nostalgia, la 'riappropriazione' del Passato attraverso la scrittura (Proust, Bergson)» (10). Vale la pena ricordare che Fernando Pessoa è stato un autore portoghese con cui Tabucchi ha stabilito una relazione «che va al di là della semplice fedeltà al lettore», un tipo di «relazione attiva», che «è propria dei traduttori e dei critici» (9). Dunque, questo intenso e forte vincolo si è stretto grazie alle traduzioni delle opere di Fernando Pessoa che Tabucchi ha realizzato in italiano, da solo, o in collaborazione con Maria José de Lancastre, e grazie ai vari saggi che ha scritto durante la sua vita, sulla personalità e la poetica dell'autore portoghese. Per questo, non è strano che il libro in questione riproponga queste lezioni in un unico volume, conservando il tono orale (come voluto dall'autore stesso) e la leggerezza nell'affrontare temi profondi e complessi della poetica pessoana. Nella prima lezione-saggio, La Nostalgia del possibile e la finzione della verità su Pessoa, Tabucchi si occupa dell'universalità di Pessoa che, a suo dire, risiede 400 Guerini rec. Tabucchi
Tre inquietudini di Antonio Tabucchi
2020
Senza mio merito, ho avuto da Antonio numerose attestazioni di stima e di amicizia, e per parte mia ho avidamente letto moltissimi suoi libri e articoli, avvertendo da un lato una quasi perfetta sintonia di valutazioni sui fatti della vita politica e del costume italiani, e dall'altro una crescente ammirazione per la qualità della sua scrittura e del suo pensiero. Ma non posso nascondere, in questa circostanza, che la nostra amicizia avrebbe potuto, e forse dovuto, essere più profonda e più intensa, ed è forse mia colpa se non lo è stata abbastanza. Il luogo dove ci siamo visti più spesso, Pisa, è una piccola città che favorisce gli incontri casuali, invita alla conversazione, suggerisce un tempo lento e ricco di pause di riflessione. Per Antonio era la sua città; per me, che vengo dalla Calabria, una città d'adozione. Ma per entrambi il suo perimetro si concretava nella spola fra la Piazza dei Miracoli, uno dei luoghi più frequentati dal turismo internazionale, e la più raccolta Piazza dei Cavalieri. Un percorso a cui si ispirano alcune parole di un racconto di Antonio, Voci portate da qualcosa, impossibile dire cosa: « Ti incammini giù per via Santa Maria, ci sono i primi stormi di turisti in giro con la macchina fotografica al collo, alcuni scattano fotografie, da qui la torre offre una prospettiva strana, se ne vede un pezzo storto che pare stia per ruzzolare sui tetti, fa una certa impressione ». La Piazza dei Cavalieri non è lontana, ed è qui che Antonio ed io ci siamo incontrati la prima volta, nel Palazzo della Carovana, dove ha sede la Scuola Normale Superiore, un'istituzione universitaria fondata da Napoleone nel 1810: è qui che ho conosciuto, nei primi anni Sessanta, Antonio Tabucchi, che era di due anni più giovane di me.
I treni che vanno a Madras è un racconto della raccolta Piccoli equivoci senza importanza 1 di Antonio Tabucchi. Si tratta della terza raccolta di racconti di Tabucchi, dopo Il gioco del rovescio e altri racconti 2 e Donna di porto Pim 3 . I piccoli equivoci senza importanza, o meglio, i piccoli equivoci senza rimedio del racconto che dà il titolo alla raccolta «[...] è un piccolo equivoco senza rimedio, disse, è inutile preoccuparsi tanto. Federico lo guardò allibito con la faccia congestionata, e balbettò: un piccolo equivoco senza rimedio?! Il vecchietto non si scompose, mi scusi, disse, è stato un lapsus, volevo dire un piccolo equivoco senza importanza [...]» 4 sottolineano l'importanza del caso, di quel κλινάμην greco che attraversa la vita degli uomini e la sconvolge all'improvviso. Così leggiamo nel racconto Any where out of the world: «Come vanno le cose. E cosa le guida. Un niente. A volte può cominciare con un niente, una frase perduta in questo mondo pieno di frasi e di oggetti e di volti, in una grande città come questa, con le sue piazze, e la metropolitana, e la gente che cammina frettolosa [...]». 5
[Recensão a] Tabucchi o del Novecento, a cura di Vincenzo Russo
Estudos Italianos em Portugal, 2014
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