AMBIENTI IN PENOMBRA GLI INTERNI DI NANDA VIGO (original) (raw)
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BENI CULTURALI E AMBIENTALI PANORAMICA GENERALE
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, nonostante l'istituzione (con d.l. 14 dic. 1974 n. 657, convertito in l. 29 gen. 1975 n. 5) del Ministero per i Beni culturali e ambientali, riorganizzato come Ministero per i Beni e le Attività culturali, a norma dell'art. 11 della l. 59 del 15 marzo 1997, con d. legisl. 20 ott. 1998 n. 368. Oggetto di esperienze per l'occupazione giovanile (l. 285 del 1° giugno 1977), che non hanno però presentato l'effetto dinamico atteso, soltanto a partire dagli anni Novanta i b. c. hanno registrato un sempre crescente interesse, che si è formalizzato in iniziative con intenti di rinnovamento e di imprenditorialità. Al centro dei dibattiti e delle proposte politiche a livello nazionale e internazionale, i b. c.anche attraverso le grandi mostre, il più delle volte veri motori di interesse e di consensosono stati offerti al pubblico, per renderlo consapevole del patrimonio storico nazionale e competente nella fruizione. I b. c. sono stati quindi riscoperti come settore attivo dell'economia nazionale, per l'accertata potenzialità di produrre utili e nuove professionalità, attraverso l'organizzazione, la promozione e la gestione mirate (v. oltre: Economia della cultura). Dopo anni di politica centralizzata e autofinanziata, lo Stato italiano ha dovuto riflettere sulle difficoltà di gestione -con appena lo 0,45% dell'intero bilancio nazionale -del cospicuo patrimonio, composto di circa 3500 musei, 2099 siti archeologici, 20.000 centri storici, 95.000 chiese, 40.000 rocche, 30.000 dimore storiche, 4000 giardini, 30.000 archivi, 3100 biblioteche; un complesso di beni, tra cui alcuni settori in crescita, è, a fine secolo, al centro di un rinnovato interesse scientifico: vanno
2017_Le aree interne del Sinis e dell’alto Campidano
La Sardegna fenicia e punica. Storia e materiali. Corpora delle antichità della Sardegna, A cura di Michele Guirguis. Nuoro, Ilisso edizioni, 2017., 2017
Sintetico quadro sui rapporti tra nuragici e fenici nell’entroterra tharrense, Sardegna centro-occidentale
Presented in ESPAnet Italia 2018 - The work is a critical analysis in the redistribution of financial funds for essential services by the Snai (National strategy for inner areas in Italy). The policy within the framework of the Coesion policy for UE 2020 carried out by the National Agency for Territorial Coesion with the objective to reduce the inequalities for access to essential services (education, mobility and healthcare). The study is based on the regional distribution of funds per capita in the inner areas, in order to the demostrate the mismatch of distribution of funds between Northen Italy regions and the Southern ones.
PIOMBI FENICI IN AMBITO SARDO E MEDITERRANEO
Riproduzione di un affresco da una tomba di Tebe (XIV secolo a.C.) che mostra la pesatura di anelli d'oro di differenti dimensioni; su un piatto della bilancia sono posti dei pesi a forma animale.
LA MONETA NEI SANTUARI DEI CENTRI INDIGENI DELLA CAMPANIA* (Tavola VI
Annali dell'istituto Italiano di Numismatica, 64, 2008
Nei santuari delle comunità anelleniche della Campania gli accumuli di moneta rispondono perlopiù a pratiche devozionali e non presentano caratteristiche tali da essere interpretati come quel che resta del tesoro della comunità . Forse solo il deposito di grossi frammenti di bronzo recuperati nell’area del santuario settentrionale di Pontecagnano (pezzi di metallo, e non monete, trattandosi di materiale di VI a.C.) si può interpretare come una pubblica riserva di valore, posta sotto il controllo della divinità . I ritrovamenti dalle stipi votive di Teano (CE), di Stabia (NA), della valle di Ansanto (AV) e di Pontecagnano (SA) costituiscono le situazioni più significative, oppure meglio documentate perché oggetto di scavi o di studi sistematici. Sono presentate, quindi, osservazioni riguardo al tipo e ai quantitativi di moneta deposta come ex voto in questi santuari, con la premessa che l’esame condotto si riferisce alla fase sannitica e che il limite cronologico più basso è dato dagli anni della guerra annibalica.
ANFORE PANATENAICHE DALLE NECROPOLI DI HIMERA
S T U D I I N O N O R E DI S T E F A N O V A S S A L L O, 2020
From the necropolis of Himera come three examples of panathenaic amphorae. The first one is a fortuitous discovery that dates back to the second half of the 19th century; it is a pseudo panathenaic amphora that has been heavily restored. On the vase, dated at the beginning of the 5th century, is represented a boxing scene. The second find comes from the eastern necropolis: it is another pseudo panathenaic amphora, datable to the last quarter of the 6th century BC and decorated with the representation of a horse race. The third specimen is the most recent discovery and comes from the western necropolis; it is a very fragmentary vase, where, however, it is possible to recognize the figure of the promachos Athena and also some letters of the epigraph (ton Athenethen athlon) that characterize the panathenaic amphorae.
VIOLENZE E RIVOLTE NEI PENITENZIARI DELLA PANDEMIA
Studi sulla questione criminale , 2022
Introduzione.-2. La pervasività della dimensione sanitaria nel penitenziario.-3. La pandemia tra le mura del carcere: impatto, effetti e reazioni.-4. Razionalità situate e conflitto.-5. Salute politica e bisogni radicali.-6. Limiti gestionali nelle varie fasi dell'emergenza.-7. Il carcere come luogo della sindemia.-8. Conclusioni: prospettive di chiusura. * Ricercatrice di tipo B in Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale al Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Torino. ** Professore associato in Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale al Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bologna.
LA CANAPA IN PUNTA DI PENNELLO
BeLeaf, 2019
Ci sono tracce dell'uso della canapa come sostanza ricreativa, già nel XVII secolo, quando veniva usata per rilassarsi nei Paesi Bassi. All'epoca il tabacco era molto costoso e la gente lo miscelava con la cannabis, essendo più economica e reperibile presso i tabaccai. Questa abitudine era diffusa fra marinai, soldati, artisti e divenne un passatempo popolare tra i diversi strati della società nord-europea. Nei musei di Amsterdam e Barcellona è possibile vedere, ancora oggi, numerosi dipinti di pittori, che si sono specializzati nella raffigurazione dei fumatori, nelle cosiddette "case dei fumatori".
I castelli di Yale Rivista, 2022
Our aim is to analyze the Kantian discourse on the subject and how we experience the fact that our ego is an empty representation. Unlike the kantian theory, the advantage of the Hegelian point of view is that it allows us to conceive an empty subject starting from the symbolic space that recognizes us and that, alone, can support the existence of us as subjects. So, through Althusser and examples taken from architecture, we are always caught up in a series of relationships that define our living conditions, and this has nothing to do with our knowledge of these same conditions. In the final part we'll see how these questions are connected with the theme of sublimation.