Linguaggio e noumeno (original) (raw)

Lingue e Linguaggi

This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 PIERANGELA DIADORI Teoria e tecnica della traduzione. Strategie, testi e contesti. Le Monnier Università, Milano, 2012, 380 pp. Nell'ormai vasto panorama dei Translation Studies la ricerca scientifica ha senza dubbio raggiunto notevoli risultati: la traduttologia è stata declinata in molteplici prospettive, tanto teorico-metodologiche quanto pratico-applicative e si è lasciata arricchire dai contributi provenienti da altre discipline, quali la sociolinguistica, la linguistica applicata, l'antropologia culturale e, non ultima, la didattica delle lingue straniere. In questo scenario variegato, la dimensione della traduzione probabilmente un po' più trascurata è quella di stampo pedagogico e didattico. Difatti, sebbene la traduzione faccia parte, ormai da più di un decennio, dei piani di studio di numerosi corsi universitari, tanto triennali quanto specialistici 1 , nel panorama editoriale italiano è davvero esi...

La lingua e il pugnale

Lo sposo burlato da Piccinni a Dittersdorf. Un'opera buffa in Europa, 2018

Nelle enciclopedie della musica, il libretto dello Sposo burlato di Niccolò Piccinni (1769) è attribuito in modo unanime quanto erroneo a Giovanni Battista Casti. Attraverso un’indagine che dalla partitura si allarga alla storia della letteratura e della Chiesa, si propone qui l’attribuzione della paternità di questo testo a Giulio Cesare Cordara; e si spiegano altresì le ragioni sorprendenti che con ogni probabilità condussero un importante gesuita, già ben noto per il suo talento comico-satirico, a concepire un libretto anonimo e con molteplici livelli di lettura. Il volume contiene inoltre la ricostruzione completa della circolazione di quest’opera non soltanto in Italia, ma pure in Francia, dove Piccinni ne musicò una versione in francese firmata da Pierre-Louis Ginguené, e in Austria, Ungheria, Germania. Nei paesi germanofoni il libretto italiano fu musicato da Carl Ditters von Dittersdorf, che successivamente ne curò una traduzione tedesca che si adattasse alla musica da lui già composta. Per ciascuno dei tre libretti è qui presentata l’edizione critica integrale, preceduta da un ampio saggio firmato da uno specialista dell’area musicologica e linguistica di competenza. Questa ricerca tripartita contiene, tra l’altro, nuovi ritrovamenti di fonti musicali e librettistiche, nonché l’individuazione di amplissime parodie testuali e musicali che nel caso italiano riguardano un’aria dalla Merope di Giovanni Battista Borghi, nel caso francese l’Armide di Quinault. Dell’aria di Borghi e della parodia di Piccinni viene pure offerta l’edizione critica integrale.

Linguaggio e fantasia

[Nota a proposito del volume Educazione linguistica e fantasia, Atti del convegno di Omegna, 3 ottobre 2020, a cura di Simone Fornara e Silvana Loiero, Franco Cesati Editore 2022]

La lingua al botteghino

2017

La tradizione della lingua filmata dal cinema comico ha sempre cercato e attinto le proprie coloriture dal polo meno controllato della lingua. Attraverso l’analisi della veste linguistica dei quattro film di maggior successo di pubblico per l’anno 2014, se ne sono volute indagare le tendenze, in continua oscillazione tra usi consapevoli e usi stereotipati delle marche regionali.

Linguaggio e concetti

In "Filosofia & Linguaggio in Italia. Incontro dei Dottorati di Ricerca, Atti dell’VIII Congresso Nazionale della Società di Filosofia del Linguaggio (20-22 settembre 2001)", Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi della Calabria, pp. 224-230, 2002

An established tradition in philosophy, from Aristotle to Frege and his followers, has tried to explain the relationship between language and reality by appealing to thoughts and their constituents, concepts. In this frame, a word would designate the thing that it designates in virtue of the concept that it expresses, and a sentence would express a thought that is its meaning. Here I suggest that there is something wrong with this strategy. Indeed, I provide an argument aiming to show that concepts are not strange, mysterious entities (mental or belonging to a platonic third realm), but simple words, usually coming from our public language. So, if we really want to understand how words — also the words that constitute our thoughts — are connected with things, we should look elsewhere.