L’occupazione straniera in provincia di Brescia (original) (raw)
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, Milano: Vita e Pensiero, pp. 27-70, 2012
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Nascite da extracomunitari a Brescia 1999-2003
RAPPORTI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO METODI QUANTITATIVI - QUADERNO N. 261, 2006
L'interesse del Comune per questo segmento di domanda attiene ancora la specificità dei bisogni e fa riferimento, nella sostanza, alla necessità di sostenere, con opportuni interventi, l'integrazione dei giovani. Le ragioni sono quelle ben note che rimandano per l'oggi, al ruolo di mediazione linguistica e culturale che i giovani svolgono rispetto alle famiglie di appartenenza, col che favoriscono la più difficile integrazione degli adulti, e per il futuro, al contributo che possono fornire al progresso del nostro sistema sociale ed economico. Affrontare il tema della natalità delle comunità straniere significa dover affrontare due tipi di difficoltà la prima relativa alle fonti dei dati e la seconda, di maggiore importanza, relativa alle specifiche caratteristiche assunte dall'immigrazione extracomunitaria nel nostro paese. Quanto alla disponibilità di dati, il sistema informativo della popolazione fornisce una base informativa ricca, e riferita, per altro, alla popolazione residente che costituisce la componente potenziale della domanda di servizi. A questi aspetti è dedicato il successivo punto 3. Quanto alla seconda difficoltà ricordiamo che l'immigrazione straniera, per come si è manifestata, si caratterizza per la pluralità ed eterogeneità sia delle comunità sia, anche all'interno delle singole comunità, dei modelli migratori. Questi aspetti sono esaminati nel dettaglio nel punto 2. Quanto alla pluralità delle comunità ricordiamo che, a distanza di quasi venti anni dalle prime ondate migratorie, la comunità più consistente, quella pakistana, non raggiunge il 10% dell'intera popolazione straniera, mentre le prime dieci comunità raggiungono appena il 60% della popolazione straniera. La pluralità di comunità è associata, per altro, ad un'elevata eterogeneità dei comportamenti inter e intra comunitari. Mentre l'eterogeneità tra le comunità si può trattare tenendo distinte nell'analisi dei dati le singole provenienze, l'eterogeneità all'interno delle comunità dipende dai progetti migratori seguiti dai migranti. In altre parole è il progetto migratorio che determina le scelte di vita del migrante, e quindi anche le decisioni relative alla vita di coppia, alla costruzione della famiglia e quindi alla natalità e fecondità. Un dato costante che caratterizza le recenti migrazioni internazionali nel nostro paese è la loro natura essenzialmente economica 2 . Questo fatto non va, tuttavia, trattato come fosse una sorta di singolo modello migratorio: si emigra per ragioni economiche, certamente, ma i modelli migratori possono essere notevolmente diversi, e con diverso impatto sulla stessa demografia delle comunità straniere. Un primo modello è dato dall'emigrazione individuale che ha come obiettivo l'accumulo di capitale da utilizzare in patria per raggiungere i propri obiettivi di vita, ad esempio mantenere la famiglia, gli studi dei figli, acquistare la casa, o di lavoro, come aprire una attività economica. Il caso della badante ucraina è quello forse maggiormente rappresentativo. Un secondo modello fa riferimento sempre all'accumulo di capitale, ma da parte della famiglia, magari allargata, che ha finanziato l'emigrazione di uno dei suoi componenti più giovani per garantirsi, in patria, un certo flusso di rimesse. Esempi di questo tipo di progetto sono le migrazioni della comunità cinese, o di persone provenienti
Diseguaglianze dei redditi e povertà delle famiglie straniere residenti nel comune di Brescia
CIRMIB - Immigrazione e contesti locali, 2012
In un contesto di assenza di fonti informative sulle condizioni economiche delle famiglie a livello comunale, la peculiarità e importanza di questa ricerca risiede nell’utilizzare dati provenienti da fonte amministrativa locale per la stima sui redditi e povertà delle famiglie a livello di small-area. In particolare, i risultati a cui si è pervenuti contribuiscono alla conoscenza delle condizioni di vita degli stranieri in una città come Brescia che è chiamata ogni giorno ad affrontare, in prima fila, problemi di integrazione e di convivenza pacifica tra diverse realtà culturali.
Il comportamento insediativo della popolazione straniera nell’Italia meridionale
Studi Emigrazione/Migration Studies, 2008
La conoscenza dei modelli territoriali d'insediamento degli immigrati provenienti da paesi a forte pressione migratoria (PFPM) e dei fattori che maggiormente condizionano tale distribuzione geografica rappresenta un utile strumento al fine di disporre sia di una fotografia delle modalità con cui i contingenti di stranieri si posizionano e si sviluppano sul territorio di destinazione, sia di indicazioni sulle possibili direttrici migratorie future.
2006
Veneto Lavoro ha redatto il capitolo "L'inserimento lavorativo" Si ringraziano per i dati e le informazioni procurati: Ufficio Centrale di Statistica -Ministero dell'Interno; Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria -Ministero della Giustizia; Osservatorio regionale sulla casa -Regione Veneto; Osservatorio Regionale della Patologia in Età Pediatrica -Regione Veneto; Veneto Lavoro -Ente tecnico-strumentale della Regione Veneto; Marco De Conti -Responsabile AROF di Veneto Lavoro; Andrea Turco dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto -Regione Veneto; Antonio Ferro -Responsabile del Servizio di Sanità Pubblica della Regione Veneto; Fabio Fuolega della Direzione risorse sociosanitarie della Regione Veneto; Giampaolo Redivo -Responsabile Ufficio Studi e ricerche economiche della Camera di Commercio di Padova; Alessandro Castegnaro dell'Osservatorio socio-religioso del Triveneto -Delegazione Caritas Nord-est; Associazione Bellunesi nel Mondo e Associazione Polesani nel Mondo.