Città Razionale (original) (raw)
2016, L’ADC L’architettura delle città. The Journal of the Scientific Society Ludovico Quaroni, n. 9/2016
La città moderna proposta dai giovani architetti lombardi sotto la guida o la protezione entusiasta di Giuseppe Pagano può davvero essere detta, la Città Razionale? Mi spiego meglio: i progetti di Milano Verde (1938) e della Città Orizzontale (1940) dove, con poco sforzo e una certa superficialità potremmo immaginare realizzate anche le idee architettoniche dei giovani razionalisti italiani che fondarono, qualche anno primo il Gruppo 7, possono davvero essere considerati la continuazione a scala urbana di quell'idea di Architettura Razionale che proprio i giovani di quel gruppo d'avanguardia presentarono nella Prima Esposizione del 1928 nel Palazzo delle Esposizioni di Roma (e poi, nel 1931, nella nuova Galleria Bardi di Roma)? Premessa 1) Queste note nascono da una questione apparentemente già da tempo esaurita. O forse, addirittura, neanche da porre (o da porre più). Ma ho la fortuna, alla mia età, di poter partecipare comodamente, solo da spettatore, ad alcune ben mirate elaborazioni critiche sull'architettura moderna italiana cui giovani di indubbio valore tentano di dare forma di Tesi di Dottorato, pietra inaugurale del loro sogno accademico. Essi hanno un'età felice e faticosa che anche io ricordo d'aver avuto e che per me fu età di ampie, infinite discussioni tra noi giovani, alle prese con una disciplina (o un'arte?), che avevamo cominciato a conoscere davvero soltanto all'università. Qualcuno del nostro gruppo, come capita spesso, era giunto all'architettura perché s'era appassionato a un'altra arte, imparando, ben prima di iscriversi all'università, a dipingere o a modellare la creta o persino a scheggiare la pietra al primo slancio di passione creativa adolescenziale. Ma nessuno aveva potuto davvero tentare l'architettura se non mediante scolastici disegni 1. Lucio Valerio Barbera: Professor of Architecture and Urban Design, Sapienza University of Rome; email: lucio.barbera@uniroma1.it.