Le chiese lo spazio gli uomini (original) (raw)
A tal fine ha scelto come punto di partenza la Pianta elaborata nel 1737 dal duca di Villarosa, per soddisfare una domanda fatta ai vescovi l'anno precedente dalla Congregazione del Concilio, alla quale la nuova dinastia dei Borboni aveva subito dato l'exequatur. Per una volta, il papato e la monarchia erano d'accordo sulla procedura, pure se ogn'uno si aspettava da questa grande inchiesta risultati differenti: informazioni sulle strutture e il personale (secolare e regolare) della Chiesa il primo, sui patrimoni e la loro utilizzazione la seconda. A differenza delle grandi inchieste anteriori, le Visite Regie della seconda metà del Cinquecento realizzate dalla monarchia spagnola per la sola Sicilia, e l'inchiesta sullo stato dei regolari promossa da Innocenzo X, in tutta Italia, a metà del Seicento, ma anche a differenza delle visite ad limina sullo stato delle undici diocesi e delle visite pastorali (i cui contenuti o sono spesso ripetitivi o sono fortemente influenzate dalla personalità del prelato), la Pianta deve (o dovrebbe) registrare tutto, senza differenza di rito (greco o latino), di statuto ecclesiastico (regolari e secolari), di sesso (uomini e donne), di statuto giuridico (legato al titolare del jus patronato), di localizzazione (città, per la maggior parte demaniali, e paesi rurali, le cosiddette «terre» baronali). Essa inoltre avrebbe dovuto dare, sia alla Curia romana che alla Corte napoletana, delle informazioni abbastanza complete per ordinare delle ricerche e delle verifiche approfondite, quando quelle raccolte nella Pianta sarebbero potute sembrare sospette o insufficienti. La data della redazione della Pianta, fine del primo terzo del Settecento, dà a questo documento un valore quasi strategico: situandola, infatti, da una parte dopo un secolo e mezzo non solo di applicazione delle riforme tridentine, ma anche di trasformazioni profonde dell'economia e della società siciliana, di cui il segno più spesso evidenziato è quella creazione, decisa e realizzata dai feudatari, di un centinaio di nuovi paesi, che assumono rapidamente, almeno alcuni come Palma di Montechiaro, le dimensioni di una vera e propria città e, dall'altra, la sua collocazione anteriore alla ridefinizione critica del ruolo e dei diritti della Chiesa, iniziata dall'Illuminismo e portata a termine dall'Unità d'Italia. La «fotografia» sincronica della Pianta permettere così un'osservazione diacro-CAPITOLO I I LUOGHI DELLA FEDE La geografia ecclesiastica siciliana dopo il dominio spagnolo