LE BEFFE DI ZANARDI: ANDREA PAZIENZA, IL «TRICKSTER» E LA SATIRA DELLO STUDENTE (original) (raw)
2019, Studi Italiani XXI 2
Andrea Pazienza allestisce una critica sferzante dei costumi della sua epoca e del suo ambiente, la Bologna universitaria tra metà anni Settanta e inizio anni Ottanta, sulla base di un discorso culturale e letterario preciso: il carnevalesco. Per il tramite della parodia – linguistica e iconica – e dello sfruttamento delle possibilità consentite dalla figura del trickster, Pazienza si concentra, in particolare, sulla crisi del sistema educativo. Questa operazione assimila i suoi fumetti a una delle pietre miliari dell’anticlassicismo rinascimentale, il Baldus di Teofilo Folengo, testo con cui il fumettista entra in contatto, quando studia al DAMS, durante la frequentazione dei corsi di letteratura tenuti all’Università di Bologna da Piero Camporesi, Gianni Celati e Ezio Raimondi. Il mio studio offre una lettura comparata dei motivi fondamentali delle opere di Pazienza e Folengo, anzitutto il dispositivo parodico. My analysis focuses on Andrea Pazienza’s stern satire of the students’ life at the University of Bologna in the late 1970’s and early 1980’s. His criticism derives from a clearly recognizable literary/cultural motif: the carnevalesque aesthetics. Through linguistic and visual parody, as well as the figure of the trickster, in his comics, Pazienza condemns the poor educational system of the time. I therefore argue that, in his parody of the students and the academic system, Pazienza recovers aspects of anticlassical Italian tradition, especially that of Teofilo Folengo’s Baldus, a text with which the illustrator became familiar, while attending the courses held by Piero Camporesi, Gianni Celati, and Ezio Raimondi. My study compares the discourse developed by Pazienza and Folengo, especially in view of their parody of reality.