Parola di dio (original) (raw)

La Bibbia ad oggi è uno tra i testi più diffusi e tradotti al mondo, oltre che il più studiato. Viene considerata e definita dai credenti: "Parola di Dio". Ma perché questo libro che è "Parola di Dio", ciò che dovrebbe essere un punto d'incontro e di riferimento per tutti coloro che si riconoscono e credono in Dio, è invece causa di molti diverbi? È buono soffermarsi e chiedersi il motivo per cui la sua interpretazione da alito a così tante dispute e controversie, creando innumerevoli fazioni. Vi sono emeriti studiosi della Bibbia che vantano riconoscimenti a livello mondiale, dimostrando un'ampia conoscenza biblica, studiandola in maniera maniacale anche nelle lingue in cui La Bibbia fu in origine scritta. Fra i tanti studiosi che vantano notorietà e seguaci, avvalendosi delle proprie indiscutibili conoscenze teologiche, vi è:-Mauro Biglino "Per anni ha collaborato con le edizioni San Paolo per la traduzione di alcuni libri del vecchio testamento. Oggi propone libri e organizza conferenze in cui mette in discussione Dio come perno e origine del racconto biblico, presentando l'ipotesi secondo cui, nel Vecchio Testamento, lo stesso termine "Elohim" non indicherebbe una singola entità, ma un gruppo di esseri evoluti che avrebbero accelerato l'evoluzione del genere umano avvalendosi di tecniche avanzate di ingegneria genetica, i quali si sposterebbero e utilizzerebbero velivoli (identificati come velivoli alieni)-o comunque a dispositivi dotati di tecnologie ignote e incompatibili con le conoscenze dell'epoca; da cui la possibile presenza di esseri viventi giunti da altri pianeti o appartenenti a civiltà avanzate non riconosciute dalla storiografia ufficiale, popolando di conseguenza il pianeta terra non attribuendola quindi alla creazione divina descritta nel libro della Genesi. " Oltre a Biglino, vi sono molti altri teologi e studiosi della Bibbia che contestano la corretta interpretazione di questi testi, esponendo tesi che al posto di istituire un ordine tra le varie opinioni, creano maggiore confusione e divisione. Ad un livello di preparazione più comune a tutti, le discussioni non sono di certo meno divergenti rispetto agli intellettuali citati sopra. Vi sono forti contrapposizioni dottrinali, e in molti confessano di possedere l'assoluta verità, abbracciando una fede e seguendone gli insegnamenti tratti da interpretazioni bibliche, impregnando una particolare denominazione, condotta e sostenuta da specifiche linee guida e dottrine, attribuendole ad una sana e "umile" comprensione della "Parola di Dio". Ma cosa è la "Parola di Dio"? Sembra una domanda banale di cui la risposta dovrebbe essere più che scontata. Ma vediamo di fare qualche saggia riflessione. La "Parola di Dio" ha un concetto che non si limita ad un'analisi intellettuale e personale, l'idea più diffusa di cosa sia, è che la "Parola di Dio" è la Bibbia. Di principio non è sbagliato definire la Bibbia "Parola di Dio", è sbagliato limitare la "Parola di Dio" al solo testo scritto. La Bibbia non è un semplice testo da leggere, ma va decisamente oltre. Ne vanno scoperte le origini, il metodo di diffusione, il suo percorso storico, e capirne il significato originale che ne trasmette un pensiero profondo e spirituale che va oltre il nostro limite intellettuale. Non soffermarsi in questa analisi, da origine alle grandi divisioni tra le religioni, nate a seguito di dispute dottrinali frutto dell'orgoglio umano presuntuoso a tal punto da reclamarne un copyright della "Sua Parola". Un tale atteggiamento non porta frutto, e blocca quell'azione che permette alla Sua Parola di essere per noi quell'arricchimento quotidiano che non deve fermarsi e bloccarsi in un'arida dottrina. La Sua parola produce frutto, questo frutto è l'amore e il costante e continuo rinnovamento delle nostre menti: Efesini 4:23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente. Un esercizio importante, è comprendere la "Parola di Dio" nella sua origine divina e non umana, la sua iniziale diffusione avveniva oralmente, quando la stampa e la scrittura ancora non esisteva. I primi manoscritti venivano replicati manualmente da coloro che venivano chiamati "copisti", vi fu poi l'invenzione della stampa, e il primo libro realizzato in