10_STORIA E RICONOSCIMENTO DEI PROCEDIMENTI FOTOGRAFICI X (original) (raw)

2020, STORIA E RICONOSCIMENTO DEI PROCEDIMENTI FOTOGRAFICI X

IL NUOVO PROCEDIMENTO DOMINANTE L'evoluzione maggiore, comunque, della seconda metà del XX secolo ci sembra essere senz'altro l'ascesa della fotografia a colori a procedimento dominante. L'autocromia si diffuse fino alla metà degli anni '30. Vennero introdotte, nel 1931, lastre autocrome su pellicola ("Filmcolor") ed ancora in seguito (nel '33) su pellicola in rullo con il nome di "Lumicolor": su ogni rullo potevano essere realizzate 8 autocromie nel formato 6x9 cm. Il colore prodotto con la tecnica dello sviluppo cromogeno su materiali a copulanti incorporati venne introdotto dopo la metà degli anni '30: il procedimento Kodachrome da parte Kodak e quello Agfacolor da parte Agfa. Gli studi sulla tecnica dello sviluppo cromogeno datano dai primi decenni del secolo ma necessitarono di molto tempo per iniziare a fornire risultati utilizzabili. Il problema principale da risolvere era la diffusione dei copulanti (le sostanze necessarie alla formazione del colore) tra i vari strati dell'emulsione. Il copulante giallo, ad esempio deve restare, durante il trattamento, nel suo strato: se migra in un altro strato destinato ad un altro colore la riproduzione risulterà, naturalmente, alterata. Negli anni '30 tale problema fu risolto, con metodologie diverse sia dalla Kodak sia dalla Agfa, che introdussero in commercio, quindi i nuovi materiali, che andarono a sostituire l'autocromia. Dopo l'inevitabile battuta d'arresto dovuta alla II guerra, il colore iniziò ad avere una progressiva diffusione. I primi procedimenti furono, come si è detto, ad inversione, e producevano diapositive a colori, ma ben presto furono disponibili le prime pellicole negative per stampe a colori. Naturalmente la diffusione del colore non fu istantanea, data la complessità chimica del trattamento ed il relativo costo, sensibilmente più elevato dei collaudati procedimenti in