"De Bibliothecis Romanorum di Christian Curio. Una tesi di storia delle biblioteche nel 1734", a cura di Diego Baldi; nota filologica e traduzione di Luca Tiberi; presentazione di Alfredo Serrai, Roma, CNR-Istituto di studi sul Mediterraneo antico, 2019, 234 p., Bibliothecae.it, 8 (2019), 2, 431-433 (original) (raw)
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Andreina Rita, Biblioteche e requisizioni librarie a Roma in età napoleonica. Cronologia delle fonti, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2012, 560 p. (Studi e Testi, 470)
Nel presente articolo vengono pubblicati tre elenchi relativi a una parte della biblioteca di Martino I di Sicilia. Tali documenti offrono l’opportunità di ragionare su un metodo di studio comparativo delle fonti inventariali e di verificare, mediante due esempi tratti dal caso in esame, le potenzialità della sua applicazione. Il metodo è articolato in tre livelli : il primo si fonda sull’interpretazione dei dati desumibili dall’elenco base ; il secondo comprende la comparazione dell’elenco base con documentazione diversa e complementare ; il terzo sfrutta i dati dei due livelli precedenti per arrivare all’individuazione di eventuali esemplari tuttora conservati. Da questo percorso ci si attende la ricostruzione di un’immagine quanto più precisa possibile della raccolta libraria ; la ricostruzione della storia successiva dei singoli esemplari che componevano la raccolta, con l’individuazione di eventuali altri fruitori ; lo studio di esemplari tuttora conservati che, grazie alle loro peculiarità, divengono a loro volta fonte di ulteriori conoscenze.
«Alli 10 Agosto 1806 soppressione del monastero di S. Giorgio», a cura di G. Vian, Centro Storico Benedettino Italiano, Cesena, pp. 71-91., 2011
Le vicende delle biblioteche dei regolari veneziani tta la caduta della Repubblica e I'awicendarsi dei domini austriaco e francese nel Venero sono note. A partire dal vecchio saggio di Pietro La Cute, del t929, fino ai lavori recenti di Marino Zotzi, la dissoluzione delle raccolte monastiche e conventuali è stata rievocata con sistematicità e dettaglio tali che poco resta da aggiungere dal punto di vista informativo, della ricostruzione dei fatti.l Ma non è forse inutile ritornarvi, per considerare quei drammatici esiti in una prospettiva più ampia. lacceletazione dell'età napoleonica in questo iome in tand altri campiincrociò infatti trasformazioni profonde e di più lungo periodo. E attraverso la parubola delle libreii" d.i religiosidalla grande espansione settecentesca alla repentina liquidazione -è possibile ritrovare le tracce di diverse funzioni e immàgini della biblioteca, ripercorrere le tappe contrastate dell'affermazione di modelli di raccolta e consefvazione a noi più f.amlia-i e vicini, individuare, in altri termini, I'originale 4pporto di Venezia alla <> che investì I'Europa tra Sette e Ottocento.