“Oracio Fortezza da Sebenico fece”: un bacile all’antica nelle Collezioni del Museo Correr di Venezia (original) (raw)
This paper focuses on a brass washbasin by Orazio Fortezza (1530-1596), goldsmith, engraver and painter, who was born in Sibenik and perhaps spent part of his training and artistic activity in Venice: the artifact is currently part of the Museo Correr Collections in Venice. The vessel, engraved on the entire inner surface, has a central ornate medallion with the coat of arms of the Tagliapietra family, in which the client should be sought; moreover, there are three decorative bands of classical character, interrupted by inscribed medallic portraits of Roman emperors and by more complex scenes related to the history of Rome. These ones are inspired by a historical repertoire of Uomini Illustri, very popular in the Italian and especially Venetian Art since the fourteenth century. The imperial portraits, recalling the twelve Caesars of Suetonian tradition, are loosely based on ancient Roman coins or more likely from printed texts. This contribution sets the washbasin in the artist’s production, especially trying to trace the influence of the Venetian Renaissance culture. L’intervento riguarda un bacile di ottone opera di Orazio Fortezza (1530-1596), orafo, incisore e pittore che nacque a Sebenico e svolse molta parte della sua attività artistica a Venezia: attualmente il manufatto è conservato presso il Museo Correr di Venezia. Il recipiente, inciso nell’intera superficie interna, è caratterizzato da un medaglione centrale con l’arma della famiglia "Tagliapietra", nel cui ambito va cercato il committente; inoltre compaiono tre fasce decorative di carattere classico interrotte da ritratti d’imperatori romani entro tondi iscritti e da scene più complesse riferibili alla storia di Roma. Queste ultime sono ispirate a incisioni presenti in libri a stampa cinquecenteschi, mentre i tondi con ritratti imperiali, relativi ai dodici cesari di svetoniana memoria, sono liberamente tratti da antiche monete romane o più probabilmente derivati da testi a stampa. Il contributo cercherà di inquadrare il bacile nella produzione dell’artista di Sebenico, tentando soprattutto di individuare quali siano stati i modelli ispiratori delle “vignette” e dei tondi con ritratto.