Pittori di confine. Nuove ricerche e scoperte sui trecentisti 'umbri' in Abruzzo (original) (raw)
The exploration of the Abruzzo region continues to reveal evidence of the local activity of painters usually defined as Umbrian, not for their origin but for their figurative culture, marked by the revolutionary innovations of the Lower Church of San Francesco in Assisi. The discovery in L’Aquila of murals attributable to the Maestro della Croce di Trevi and the French-inspired Maestro del Crocifisso d’argento makes it possible to establish an earlier date and context for the spread of an individual version of Giotto’s language as found in Assisi. This characterised the entire course of fourteenth-century painting in L’Aquila, finding favour with both the Angevin court – through the Neapolitan activity of the painter Bartolomeo dall’Aquila – and the family of the Counts Mareri, the patrons of the Virgin and Child in Scurcola.
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Atti XLII Riunione Scientifica I.I.P.P., “L’arte preistorica in Italia”, Trento, Riva del Garda, Val Camonica, 9-13 ottobre 2007. Museo delle Scienze, Trento: 109-117., 2012
RIASSUNTO -Nuove scoperte di arte rupestre in Abruzzo -Si presenta una comunicazione preliminare sul ritrovamento di sei nuovi siti di arte rupestre preistorica sul versante orientale della Maiella in provincia di Chieti. Il sito di Pastine, nel Comune di Civitaluparella, sembra essere il contesto più importante, in quanto promette di restituirci un vero e proprio luogo di culto preistorico. Gli elementi finora identificati sono i seguenti: 1) una parete con una sequenza di pitture formata da un antropomorfo e tre figure geometriche; 2) accosto alla base della parete, un masso lievemente inclinato con tre segni incisi (due croci e un cerchio con una croce inscritta) presso un'estremità; 3) altre due croci sono incise sulla parete accanto al masso, e una piccola area sotto di queste è fortemente levigata; 4) la superficie del masso è pure fortemente levigata per tutta la lunghezza nella parte verso la parete rocciosa. Tutti questi elementi indicano chiaramente che il masso era usato come letto, nel quale la persona sdraiata poteva toccare con la mano destra la porzione di parete sotto la croce incisa inferiore e contemporaneamente vedere le figure dipinte. Questo contesto corrisponde bene alle condizioni conosciute a proposito del rito denominato incubatio dai Romani; tale rito prevedeva la permanenza di una persona sopra un letto di roccia al fine di ottenere qualche beneficio (soprattutto guarigioni) da entità o potenze soprannaturali. La litoterapia e l'incubatio sono state a lungo praticate in abruzzo e in diversi casi si sono perpetuate fino ai nostri giorni.
Pittori e committenti a Camerino nel Rinascimento: un bilancio di quindici anni di ricerche
Tra Norcia e Camerino. Una terra ferita, un patrimonio da salvare, 2017
Testo e diapositive della lezione tenuta a Camerino il 7 luglio 2017 nell’ambito della summer school della Fondazione Federico Zeri ‟Tra Norcia e Camerino. Una terra ferita, un patrimonio da salvare” (Spoleto - Norcia - Camerino - Matelica, 2-8 luglio 2017), a cura di Alessandro Delpriori e Andrea De Marchi
Nuove ricerche sulle pitture del complesso tempio-criptoportico di Urbs Salvia
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The paper aimed to expose the results of recent research carried out on the paintings of the temple-cryptoporticus complex of Urbs Salvia, in the Piceno area. The excavations and research being carried out by the University of Macerata have in fact made it possible to enrich the knowledge relating to this public pictorial complex attributable to the Third Pompeian Style.
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Una periferia è spesso dimenticata, e ciò vale in part i c o l a re per i territori artistici, dove l' a pp a rente mancanza di un'identità storica e culturale rappresenta il ve ro ostacolo alla compre n s i one di un luogo. Alcuni monumenti, poi, sembrano quasi espressione di fro n t i e re non solo geografiche, ma anche temporali, ov ve ro appartengono a un'età di mez zo rispetto alla periodizzazione convenzionale, oltre che a territori contesi e di confine.
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