È POSSIBILE VIVERE SOLTANTO DI POESIA (original) (raw)
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Imparare ad abitare nel suo fondamento poetico
AORISTO - International Journal of Phenomenology, Hermeneutics and Metaphysics / ISSN 2526-592X (versão eletrônica), 2019
Learning to dwell in his poetic foundation The purpose of this paper is to offer a contribution to the reflection on the concept of dwelling in the Martin Heidegger's meaning. This principle finds its foundation in the poetizing spirit and is developed here starting from the reference to the “poetically man dwells” of Hölderlin. The poetic element of dwelling, an essential trait of the the ‘being there’, according to Heidegger's theory, is original experience from which it derives the invitation to a new form of thought: a “poetizing thought”. The poetic speak has its specific relevance in this direction, rising to a ‘setting-into-work’ of truth in which resounds the provenance of the difference between being and ente in the original rhythm of openness and concealment. Only man poetizing, communicator par excellence, can reach to the original dwelling and touch the divine, sacred, arranging themselves to the self-revelation of being in accordance with the image of the Quadrature (Geviert) wherein the four voices (Heaven, Earth, Divinities and Mortals) are all one shining in the sight of his say. Far from slip back into the language of metaphysics, rather with regard to renew it, Heidegger assigns to the poetic word, as a measure of our dwell, the role of ontological foundation from which pours out the event and the openness of the Being. KEYWORDS Know; Learning; Language; Being; Poetry
LA POESIA NELLE CLASSI DI ITALIANO LS IN CAMERUN
ITALIANO LINGUADUE, n 1, 2021
The paper focuses on the usefulness of poetry in the teaching of Italian as a foreign language, with the aim of clarifying various negative points such as linguistic difficulties, semantic density etc, that tend to exclude the poetic genre from the range of texts proposed in the classroom. It also highlights the resources offered by the poetic text, such as lexical richness and the possibility to reflect on the language. The study illustrates the importance of the poetic text for a balanced and global development in communicative competence. It also outlines different theories that influence the creation of the Learning Unit, giving space to a choice of teaching techniques considered particularly suitable for the work on poetry. The study presents two Learning Units focused on poetic texts that provide a detailed description of the techniques and activities of each step of the Learning Unit for high school teachers of Italian in Cameroon. It also describes the linguistic level of the Italian student in Cameroon in order to reflect on his/her ability to analyze poetic texts. Specifically, the study intends to propose teaching techniques for the exploitation of the poetic texts to Cameroonian teachers in high schools
OGNI POETA (O SCRITTORE) È FIGLIO DEL SUO TEMPO
Ogni poeta (o scrittore) è figlio del suo tempo. Questa affermazione è giusta, ma mi sembra che debba estesa a tutti gli scrittori, non solo ai poeti, e, in ultima analisi, a tutti gli uomini, i quali recano in sé l'impronta dell'epoca in cui sono nati e dell'ambiente in cui sono vissuti...
LE VOCI DEI POETI. PAROLE, PERFORMANCE, SUONI
Il volume raccoglie una scelta degli interventi tenuti durante i tre Seminari dedicati alla Voce Regina (2007-2010) svolti presso la Biblioteca del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell'Università di Bologna.
Possiamo ancora dirci poeti? All'origine di una risposta vichiana.
in Premio Nuova Estetica della Società Italiana d'Estetica, a cura di L. Russo, Centro Internazionale Studi d'Estetica, Palermo 2013.
è un Istituto di Alta Cultura costituito nel novembre del 1980 da un gruppo di studiosi di Estetica. Con d.p.r. del 7 gennaio 1990 è stato riconosciuto Ente Morale. Attivo nei campi della ricerca scientifica e della promozione culturale, organizza regolarmente Convegni, Seminari, Giornate di Studio, Incontri, Tavole rotonde, Conferenze; cura la collana editoriale Aesthetica © e pubblica il periodico Aesthetica Preprint © con i suoi Supplementa. Ha sede presso l'Università degli Studi di Palermo ed è presieduto fin dalla sua fondazione da Luigi Russo. Aesthetica Preprint © Supplementa è la collana editoriale pubblicata dal Centro Internazionale Studi di Estetica a integrazione del periodico Aesthetica Preprint © . Viene inviata agli stu-
PER UNA STORIA DEL FUTURO COME RESISTENZA DEL POETICO
Intervento letto nell'ambito della due giorni di incontri sulla poesia contemporanea "Convergenze", a cura de ‘La balena bianca’ e del CEST, Padova 8-9 giugno 2018. “La nostra età sembra di fatto non avere più storia non tanto perché è l'età del riuso, ma perché la tecnologia informatica ha reso tutto eterno, memorizzabile, archiviabile: in pratica, non produce più rovine. Perfino i morti rimangono ancora in rete nei Social. Ma la rovina è essenziale perché, dice ancora Marc Augé nel saggio ‘Rovine e macerie: Il senso del tempo’, ‘il paesaggio delle rovine, che non riproduce integralmente alcun passato e allude intellettualmente a una molteplicità di passati, in qualche modo doppiamente metonimico, offre allo sguardo e alla coscienza la duplice prova di una funzionalità perduta e di un'attualità massiccia, ma gratuita. Conferisce alla natura un segno temporale e la natura, a sua volta, finisce col destoricizzarlo traendolo verso l'atemporale’.Ora, è precisamente la mancanza di rovine, cioè di storia, a far ripiegare, a volte anche appiattire, molta poesia contemporanea solo sull'esperienza (cioè sul dato evenemenziale), condannandola così prima di tutto all'impossibilità del deporsi come strato geologico su cui si fonda il pianeta intero della conoscenza. Una poesia senza storia è destinata ad essere anche senza memoria di sé stessa, addirittura e in prima istanza anche come semplice riuso ravvicinato.”
PERCHÉ I POETI? La poesia in mezzo a questa Babele
Credo molto nel cammino filosofico, quasi quanto la poesia. La speculazione teoretica non deve per forza occuparsi del particolare, in quanto essa cerca sempre una validità universale, e quindi ha come fine ogni possibile contingenza. Essa deve andare fino in fondo, e trarre le estreme conseguenze da sé; così, prima o poi incontrerà l’oggetto con cui farà eco. La filosofia è una sorta di radar con cui scandagliare il mondo. Nessun instant book quindi; tiro dritto anche quando nel 2020 il mondo (contemporaneo) entra in una situazione del tutto nuova, drammatica. Ma cos’è il contemporaneo? E qual è la posizione del poeta in questo fumoso Evo? (...) La nota domanda perché i poeti nel tempo di privazione non può che assumere un significato drammaticamente attuale, e non c’è modo di sfuggire a questo richiamo. Nonostante il contesto e il significato del verso di Hölderlin sia ben altro, il tempo del lockdown è stato per noi esperienza di radicale privazione dell’aria che respiriamo, di quell’essenza dello spirito umano che definiamo libertà. Dunque non mi resta che rispondere brevemente in questa nuova semantica, come una specie di introduzione posticcia ma inevitabile.