"KASPAR HAUSER" dramma musicale – Libretto di Noemi Ghetti, musiche di Francesco Venerucci – Sinossi (original) (raw)
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Kasparhauser XVII, Contro la poesia, a cura di G. Cavalli
Contro la poesia, 2020
Forse ogni epoca, in modo diverso, mette in discussione la poesia. Oggi, però, più che la sua congenita eccedenza, esasperazione, instabilità, la poesia sembra patire un difetto di identità, una triste somiglianza con lo sfondo, una sospetta sintonia con gli spazi, i toni, i modi della comunicazione odierna. Fortini parlava di “Surrealismo di massa” per svelare la convergenza tra i comportamenti e i valori con cui la più lirica e evocativa delle avanguardie avrebbe voluto dare attacco alla Norma e ciò che nel frattempo è divenuto la normalità. “Automatismi psichici e verbali, sovvertimento dei rapporti spazio-temporali, esaltazione dell’arbitrio eccetera sono penetrati nella generalità dei nostri contemporanei soprattutto attraverso le strumentazioni dominanti, visive e verbali, del secolo; cioè la televisione e la pubblicità”. Ed ora che tutto il linguaggio è sempre subliminale, polisemico, ora che tutta la parola è sempre metonimica, evocativa, sensitiva, ora che è compiuta la trasformazione (digitale) della parola in immagine, luogo del nonsenso e dell’inconscio… ora che cosa rimane alla poesia?
Kepos Semestrale di Letteratura italiana , 2020
Il presente lavoro intende esaminare caratteri e funzioni del fantastico musicale in alcune novelle di autori scapigliati o veristi che mettono in scena la crisi dell’artista, oppresso dalle esigenze della nascente industria culturale, e al tempo stesso il suo riscatto attraverso la più espressiva delle arti: la musica. Un filtro magico permette al tenore de Il romanzo di un sì di petto (1875, Fernando Fontana) di acquisire una voce dal fascino morboso; quando si esaurisce il cantante ripiomba nella quotidianità, a riprova di quanto la logica economica della società di fin de siecle non sia superata neanche col ricorso al soprannaturale. Il discorso musicale mostra la pericolosa contiguità fra realtà di superficie e aldilà nel visionario La serenata ai morti (1884, Giovanni Faldella), dove il suono della fisarmonica risveglia i cadaveri di un cimitero, rivelando al tempo stesso il carattere mortuario dei viventi. Un melodramma inedito (1889), e Il sogno di un musicista (1901) di Luigi Capuana, incentrati sui misteri della creazione artistica, ci mostrano un giovane che, in uno stato allucinatorio, compone un dramma polifonico di incredibile bellezza; nella seconda storia una musica divina appare in sogno al protagonista, ma l’esecuzione ne provoca la morte, come punizione per aver oltrepassato i limiti. Queste novelle musicali presentano un quadro tendenzialmente pessimista: se la società riduce gli spazi di espressione, l’incursione nel fantastico si rivela rischiosa e non risolutiva; almeno però individua la possibilità di una realtà altra, dove l’atto creativo è eccessivo ma sublime. Questa musica ossimorica, che esplora l’oltremondo per affermare se stessa, ci introduce al Novecento, ad un’Arte che muore per poter rinascere.
MUSICOTERAPIA E CATARSI IN TEOFRASTO
Bulletin of The Institute of Classical Studies, 2004
Abstract Si propone una nuova interpetazione di Teofrasto, Historia Plantarum IV. 11.1–9 dedicato alla descrizione di due tipologie di ance per aulo: il passo è stato messo a confronto con le esperienze pratiche di costruzione e uso di questo tipo di imboccatura ancora vive in zone grecaniche della Calabria, documentate da fotografie e da una registrazione dei suoni (accessibili nella pagina web http:www.unicatt.itdocentimatelli). Anche in altre opere Teofrasto si è occupato dell'aulo per descriverne gli effetti terapeutici e catartici. Si approfondiscono le questioni musicali implicate in tali testimonianze (tipo di strumento musicale, concetti di ‘genere’, ‘amonia’, ‘ritmo’), offrendo alcune esemplificazioni esecutive nella pagina web attraverso il suono dell'aulo (suonato dal M.stro C. Crucitti). Infine la nozione di ‘catarsi’ viene studiata all'interno della filosofia di Teofrasto, dove fisiologia umana, psicologia, poetica e musica sono teoreticamente collegate in un sistema unitario. Particolare importanza viene data al collegamento dell'idea di ‘entusiasmo’ a quella di ‘catarsi’, entrambe esperienze sia fisiologiche che psichiche, e al tempo stesso ‘poetiche’: una intima unione collega l'esperienza poetico/estetica alla condizione psico-fisica dell'individuo.