Il contagio e i suoi simboli. Saggi semiotici (original) (raw)

Semiotica, prossemica e contagio: il senso delle distanze ai tempi del Covid-19

2020

Nulla l'uomo teme di più che essere toccato dall'ignoto. Vogliamo vedere ciò che si protende dietro di noi: vogliamo conoscerlo o almeno classificarlo. Dovunque, l'uomo evita di essere toccato da ciò che gli è estraneo. Di notte o in qualsiasi tenebra il timore suscitato dall'essere toccati inaspettatamente può crescere fino al panico. Neppure i vestiti garantiscono sufficiente sicurezza; è talmente facile strapparli, e penetrare fino alla carne nuda, liscia, indifesa dell'aggredito." Elias Canetti, Massa e potere (1960) Language! It's a virus! Language! It's a virus! Paradise Is exactly like Where you are right now Only much much better. Laurie Anderson, Language is a virus (1986) per successivi progressi sotto forma di trattamenti: ancora tempo! Quello che certamente sappiamo, e su cui non abbiamo dubbio alcuno, è che ci ritroviamo immersi in una colossale infrastruttura tecnologica di comunicazione che è totalmente asimmetrica rispetto alla traballante infrastruttura tecnologica dei sistemi sanitari. Questa asimmetria è un potente motore per la trasmissione del virus.

Un trattato sui segni – Filodemo: Sui segni e le inferenze semiotiche

Il trattato De signis di Filodemo (40 a. C) gioca un ruolo fondamentale nella ricostruzione del pensiero semiotico dell'antichità, perché presenta un'ampia e sofisticata serie di riflessioni filosofiche concernenti l'inferenza da segni. Esso registra in quattro distinte sezioni (di cui qui è presentata la traduzione della prima) la polemica sorta tra gli epicurei e una scuola filosofica avversaria, che per alcuni è rappresentata dagli stoici. Gli epicurei consideravano l'inferenza da segni, o semeiosis, una procedura basata sulla similarità. La critica degli avversari era centrata sull'idea che un'inferenza deve essere basata non sulla similarità, ma sulla anaskeué ("eliminazione", talvolta interpretata come "inferenza alla migliore spiegazione", e considerata un "criterio", non un "metodo"). Replicando alla critica gli epicurei elaborarono un criterio di validità del condizionale definito "adianoesia" ("inconcepibilità").

Il contagio della metafora

Lexia, 2016

This paper aims to discuss the theoretical framework of the contagion or infection or virality theories, according to which the semiosphere and, more generally, the circulation of ideas are produced by the diffusion of semantic elements through imitation. An historical frame for the recurrent fashion of this kind of theories is proposed. Against these theories many theoretical, epistemological, and also ethical objections are raised.

La semiotica e il dibattito sull’iconismo. Alla ricerca di una teoria del segno iconico

Paris, O. (2022), La semiotica e il dibattito sull'iconismo in Italia. Alla ricerca di una teoria sul segno iconico, Cultura & Comunicazione” (ISSN 2239-1916), 2022

The debate on the semiotic statute of the iconic sign played an important role in the growth of semiotics. In fact, between the sixties and seventies, it was precisely the theme of iconic signs and the construction of a semiotic approach capable of interpreting the operational mechanisms of images, that was the driving force behind the project for the construction of a semiotics that was independent of linguistics. In this paper we will endeavour to reconstruct the main theoretical proposals that have characterised the debate on iconism, with added focus on the evolution of the various approaches. A diachronic reconstruction that aims to define some key theoretical steps and suggest a systematisation of the various semiotic theories of the image.

La dimensione simbolica della malattia. Interpretazioni sul caso italiano

2013

Despite the deep evolution of scientific paradigms, conventional medicine is still strongly linked to a structuralist and reductionist approach, which focuses the attention on the organ or organic function to be repaired, using chemical solutions, electromagnetic devices, surgery. The concept of care, implicit in the medical profession, has given way to a mere use of the technologically advanced solutions proposed by the big companies of the medical and pharmaceutical sector, both in the diagnostic and therapeutic moment. This approach, as already pointed out Ivan Illich, has created the dependence of the individuals by the continuous instrumental monitoring of their state of health, inhibiting the capacity of listening their symptoms and the possibility of reflecting on the deep meaning of their illness. After having introduced the theoretical assumptions of that branch of alternative medicine which associates a symbolic meaning to every organ and organic function – reasoning, therefore, on an analog basis – the paper examines the potential applications of this particular approach, providing an interpretation of disease in Italy, with particular reference to cancer mortality. Assuming that the disease is always the manifestation of a relational or existential distress who asks to be addressed, the paper examines the possibility of using this approach to understand the roots of the social problems affecting the collectivities of the territorial contexts examined, starting from the distribution of the diseases with a high symbolic content.

Narrare il contagio

Medical Humanities & Medicina Narrativa , 2021

In considering the Covid-19 pandemic as a narrative, this article aims to focus on the discursive modalities that guided the story of the pandemic situation in the Italian context, with particular attention to the rhetorical and thematic structure. Subsequently, the essay focuses on two specific texts: Nel contagio (2020) by Paolo Giordano and Giuseppe Genn a’s Reality (2020), to identify, on a sty- listic-rhetorical level, the persistence of specific cognitive frames – first of all the personification of the viral agent – that make the story of the pandemic a real apocalyptic narrative.

«Contagiosa fortuna»: il contagio della colpa, dai classici ai moderni

2020

Taking the cue from the COVID-19 emergency, this essay focuses on the theme of infective faults, widespread at anthropological as well as literary, especially dramaturgical, levels, in both ancient and early modern times, in particular, as far as this study in concerned, in the 17th century, taking into account two champions of Baroque literature in Veneto: Carlo de’ Dottori from Padua (1618–1686) and Guido Casoni from Serravalle (1561–1642). First of all, this study will need to cover basic historical-cultural notions (on the magical-religious, legal sides, etc.), helpful to shed light on the deep archetypal meaning of such a theme, commonly found in the classical models, then paying special attention to the two aforementioned authors, belonging to two different generations from the mid- and early Baroque century, yet both witnessing the plague epidemic.

In principio era il segno. Momenti di storia della semiotica nell'antichità classica

2013

Il libro ripercorre le varie tappe del pensiero semiotico come si è manifestato nell’antichità classica, focalizzando l’attenzione sia sulle pratiche indiziarie, sia sulle teorie del segno e del linguaggio: si va, così, dai segni della divinazione greca al linguaggio delle Sibille, dagli indizi e prove della storiografia ai sintomi descritti nella medicina greca, per arrivare alle teorie dei filosofi. Queste ultime si susseguono in un ordine cronologico tale da coprire in maniera organica il percorso semiotico della cultura classica: una sorta, quindi, di comprensiva storia della semiotica dell’antichità. Si inizia con la teoria linguistica del Cratilo di Platone, si prosegue con Aristotele e gli stoici, si arriva al De signis di Filodemo, che illustra il dibattito tra epicurei e stoici sull’inferenza semiotica, e in cui compare per la prima volta l’espressione “semeiosis” (semiosi), poi adottata da Charles Sanders Peirce proprio in seguito alla lettura di quel testo nel 1879-80. Si affronta quindi il tema del confronto tra il linguaggio degli animali e quello degli uomini, che ha attraversato la riflessione filosofico-linguistica dell’antichità e si è posto alla radice di una lunga tradizione che conduce, attraverso il Medioevo, fino a Cartesio, ai dibattiti settecenteschi e alle indagini attuali sulla mente degli animali. Il volume si conclude infine su alcune tematiche semiotiche generali, che legano il mondo antico a quello contemporaneo, come la relazione tra un modello equazionale del segno e un modello inferenziale. Cap.1) "Indizi e prove nella cultura greca " Cap.2) "Il linguaggio del dio. Divinazione e comunicazione" Cap.3) “Voce e scrittura nella profezia delle Sibille” Cap.4) "La teoria del linguaggio nel Cratilo di Platone" Cap.5) “Aristotele e la metafora” Cap.6) “La teoria del comico in Aristotele” Cap.7) “Linguaggio degli uomini e linguaggio degli animali. A partire da Aristotele” Cap.8) "Percezione e linguaggio presso gli Stoici" Cap.9) “L’inferenza semiotica epicurea nel De Signis di Filodemo” Cap.10) “Etica animalista e linguaggio. Da Filone di Alessandria a Porfirio” Cap.11) “Da Agostino a Saussure, e ritorno. Modello inferenziale ed equazionale del segno tra antichità e epoca contemporanea”.