ST 2020. Questioni di storia sociale ed economica a cavallo tra il quarto ed il terzo millennio a.e.v. (original) (raw)
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La questione sociale nel terzo millennio.pdf
clarissa.it, 2019
Esiste una questione sociale, agli inizi di questo Millennio? Quale rapporto con la questione sociale di fine Ottocento? Delle brevi indicazioni sulla nuova questione sociale che la globalizzazione sta evidenziando.
IL SEMINARIO SENESE. Note storiche nel quattrocentesimo anniversario della fondazione
2014
Fondato ufficialmente nel 1614 dal Cardinale Arcivescovo Metello Bichi, il Seminario Arcivescovile Senese eredita una realtà complessa e varia di percorsi di formazione clericale, con i tratti tipici di una realtà come quella di Siena, ormai inglobata nello Stato mediceo, ma ancora determinata a mantenere culturalmente i tratti della sua indipendenza. Quattro secoli di storia che raccontano il mutare della sensibilità ecclesiale, delle condizioni sociali e culturali, oltre che religiose, del territorio della Toscana meridionale.
Gli anni 4–9 d.C.: riforme e crisi alla fine dell’epoca augustea
Segenni, S. (ed.), Augusto dopo il bimillenario. Un bilancio, 2018
The period after the death of Gaius Caesar and the adoption of Tiberius is marked by a series of reforms that gave a more autocratic character to the Principate of Augustus. A global reconsideration of the events of these crucial years, aided by the discovery of new documents, shows that the important administrative reforms of the years 4-9 AD were not only a pragmatic answer to the various military and annonarian crises of this period. Some of them were also part of a more coherent plan through which Augustus aimed at consolidating the consensus around the Principate and at improving the military, financial and social foundations for the continuous domination of the Romans over their vast empire.
Economia e società a Foiano fra Tre e Quattrocento
Statuto del comune di Foiano del 1387, edizione a cura di Simone Allegria, 2017
Foiano si trova «nell'ombelico della Valdichiana toscana», secondo la felice e immaginifica definizione del Repetti, ma stranamente questa centralità geografica non ha attirato fino al presente molti studi storici mirati e solo negli ultimissimi anni si è cominciato ad utilizzare la documentazione inedita che lo riguarda 1 . Le fonti per l'epoca medievale sono, come di consueto, lacunose e insufficienti, ma questa è una condizione generalizzata per i centri minori toscani e non solo. Per il periodo delle origini, a partire dall'XI secolo, si può far conto sulle decine di pergamene conservate nel fondo di Camaldoli realizzate per conto del vicino monastero di S. Quirico delle Rose, ma poi queste diventano assolutamente insufficienti a trattare i secoli finali del Medioevo quando venne realizzato lo statuto oggetto della presente edizione 2 . Manca poi quasi del tutto, fino al tardo Quattrocento, l'apporto della documentazione 1 EMANUELE REPETTI, Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana, I-VI, Firenze, presso l'autore e editore, 1833-1846, alla voce. GABRIELE TADDEI, I centri minori della Val di Chiana, in I centri minori della Toscana nel Medioevo, Atti del convegno (Figline Valdarno, 2009), a cura di G. Pinto e P. Pirillo, Firenze, Olschki, 2013, pp. 97-125. 2 Regesto di Camaldoli, pubblicato dall'Istituto Storico Italiano,4 voll., Roma, E. Loescher, W. Regenberg [poi P. Maglione & C. Strini], 1907-1922. Trattandosi di un regesto, oltretutto non sempre precisissimo nelle trascrizioni ed esauriente nella resa dei documenti, è buona regola controllare le pergamene in originale, conservate presso l'Archivio di Stato di Firenze (da ora in poi ASFi). Sempre all'Archivio fiorentino, nel vasto fondo del Diplomatico, si trovano pergamene provenienti dall'archivio del comune di Foiano e da altri enti del territorio aretino aventi per oggetto cose e persone legate al nostro castello. Sulla sua nascita e le sue prime vicende: JEAN PIERRE DELUMEAU, Arezzo espace et société, 715-1230. Recherches sur Arezzo et son contado du VIII e au début du XIII e siècle, 2 voll.
2020 - La cultura materiale di Roma tra IV e III secolo a.C. Contesti, produzioni, società, economia
A. D'Alessio, M. Serlorenzi, Ch.J. Smith, R. Volpe (eds.), Roma medio repubblicana. Dalla conquista di Veio alla battaglia di Zama, Atti del Convegno Internazionale (Roma, 5-7 aprile 2017), Roma, pp. 467-512 , 2020
Nei quasi 50 anni che ci separano dalla mostra del 1973 rievocata in questi Atti, le conoscenze sulla cultura materiale, la società e l’economia della città medio repubblicana e del territorio che la circonda sono profondamente cambiate. Da una parte per i nuovi studi prodotti su una documentazione che si è andata consolidando nel tempo, dall’altra grazie ai nuovi dati forniti dalle ricerche condotte con metodo stratigrafico all’interno dell’abitato moderno e del suo suburbio. L’analisi comparata di stratigrafie e contesti ha permesso, anche in virtù del dettaglio con cui si è cercato spesso di precisare cronologia e natura/funzione dei depositi indagati, di acquisire informazioni concrete sulle merci prodotte localmente o acquisite dall’esterno. L’esame parallelo di queste sequenze e di quelle note per altri centri dell’area centro-italica e mediterranea ha inoltre consentito di aggiornare l’ipotesi di seriazione dei più diffusi gruppi/produzioni/tipi ceramici documentati tra IV e III secolo a.C., con una datazione al trentennio - o addirittura ad intervalli di tempi più ristretti - delle 10 facies individuate. Sono state infine affrontate tematiche legate alla produttività della città e del suo territorio, alle maestranze e alle pratiche artigianali, al bacino di approvvigionamento dei beni importati.
Aspetti di storia sociale di Atene nel VI sec. d. C.
Gli Ateniesi e il loro modello di città, a cura di L. M. Caliò, E. Lippolis, V. Parisi, (Thiasos Monografie, 5), pp. 351-364, 2014
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Seminari di Storia e Archeologia greca I, Roma 25-26 giugno 2012 Thiasos Monografie 5, Roma 2014 Le Monografie pubblicate nella Collana sono sottoposte a referee nel sistema a doppio cieco. Sommario L.M. Caliò, E. Lippolis, P. Vannicelli, Introduzione I. Formazione e sviluppo del modello urbano ateniese Rituali e identità civica V. Parisi, Terrecotte votive e pratiche rituali nell'Atene di VII secolo a.C. A. Sassù, Depositi votivi e funzioni cultuali collettive nell'Atene di VII secolo a.C. R. Dubbini, Apollo Patroos, Pythios e Delphinios: culto e politica ad Atene durante i secoli G. Santoro, Ricontestualizzare il sacro: il caso del "recinto dell'incrocio" nell'angolo nord-occidentale dell'Agorà di Atene P. Vannicelli, Il giuramento di Platea: aspetti storici e storiografici E. Lippolis, Il giuramento di Platea: gli aspetti archeologici Le forme della cultura urbana R. Sassu, La ricchezza di Atene: l'Acropoli e le risorse della polis F. Santi, I Pisistratidi e il frontone della Gigantomachia M. Papini, "…quelle immense forze impersonali…" I perché dello stile severo e la coppa del Pittore della Fonderia R. Di Cesare, Cimone e l'immagine di Atene nel dopoguerra persiano L.M. Caliò, Misurare la polis. Legge, spazio e tempo nella città di Pericle G. Marginesu, L'edilizia come racconto. Una creazione dell'Atene periclea A. Caruso, Il "giardino di Teofrasto". Inquadramento topografico della scuola peripatetica di Atene tra il IV e il III sec. a.C. F. Longo, Ritorno al Pireo. Alcune riflessioni sull'organizzazione urbana e sulla cronologia dell'impianto p. 9 19 21 23 37 51 65 77 89 105 107 119 129 139 163 187 197 217 II. Percezione e gestione del modello urbano ateniese nell'Impero La città romana M. Osanna, Pace e libertà: Pausania e l'arredo scultoreo dell'Agorà di Atene R. Belli Pasqua, La continuità delle botteghe greche in età imperiale: il caso di Atene V. Bizaki, Marble theatre masks from Attica: some preliminary results M. Galli, Lucio Vero, Atene e le memorie persiane con un contributo di M. Tentori Montalto, La stele del monumento dei Maratonomachi dalla villa di Erode Attico a Loukou D. Sourlas, The monument within the monument: preliminary results of the excavations at the "Aiolos" Hotel in Plaka La città tardoantica I. Baldini, Atene: la città cristiana N. Tsoniotis, Lo scavo del lato est dell'Agorà romana di Atene (2000-2003): dati stratigrafici e risultati E. Bazzechi, Il Ceramico in età tardoantica: sviluppo topografico e mutamenti funzionali S. Cosentino, Aspetti di storia sociale di Atene nel VI secolo d.C. Abbreviazioni bibliografiche Indice p. 233 235 237 251 263 275 294 299 307 309 323 337 351 365 421 Aspetti di storia sociale di Atene nel VI secolo d.C., Salvatore Cosentino, Thiasos Monografie 5, 2014, pp. 351-364 351 Aspetti di storia sociale di Atene nel VI secolo d.C. Salvatore Cosentino Secondo una tradizione riportata nel Lessico della Suda (X secolo), ma risalente probabilmente a Esichio di Mileto (fine V-metà VI secolo), Triboniano, il grande giurista dell'età giustinianea, sarebbe stato un hellēn 1 . Nel linguaggio della Bisanzio di età macedone, vi sarebbero stati pochi dubbi che questo aggettivo indicasse una persona devota al culto degli antichi dei. Più difficile è, invece, sapere cosa significasse con precisione nell'età di Esichio di Mileto 2 . Certo, già Eusebio di Cesarea, nella Vita di Costantino, aveva impiegato il verbo hellēnizein 1 Cfr. Suida, Lexicon, T 956. La Suda, però, ricorda anche un altro personaggio con tale nome: cfr. Suida, Lexicon, T 957. I due, descritti dall'anonimo lessicografo con alcuni caratteri comuni (entrambi figli di avvocati, entrambi molto istruiti) sono stati considerati da diversi studiosi come individui diversi; una proposta di identificazione tra i due è stata fatta recentemente da Cosentino 2013, pp. 355-358. 2 Su Esichio cfr. i lavori di Kaldellis 2005, pp. 381-403 (incline a dare credito, a mio avviso con argomenti convincenti, alla testimonianza della Suda secondo la quale Esichio sarebbe vissuto per la maggior parte della sua vita durante il regno di Anastasio I) e Costa 2010, pp. 43-55. Su Esichio, diversa da Kaldellis la posizione di Treadgold 2007, pp. 270-278, in particolare pp. 270-271 (che io non condivido).