SACERDOZI MUNICIPALI ED EDILIZIA PUBBLICA A PRIVERNUM (original) (raw)
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TRA SACRO E PROFANO, PUBBLICO E PRIVATO NELLA CITTÀ DI VENAFRO DALL'ANTICHITÀ AL MEDIOEVO
Il volume raccoglie differenti contributi di colleghi e giovani ricercatori, che a vario titolo e in differenti momenti si sono dedicati allo studio dell'antica città di Venafrum, e costituisce gli atti della Giornata di Studio Tra sacro e profano, pubblico e privato nella città di Venafro dall'Antichità al Medioevo, svoltasi il 3 maggio 2019 a Venafro, finanziata dall'Università degli Studi del Molise, con un contributo della Neuromed. Grazie poi al finanziamento del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell'Università del Molise, ne è stata realizzata la stampa. Il Convegno e i relativi Atti hanno potuto godere del patrocinio dell'ICA, del MIC e del Comune della città di Venafro. A tutti vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.
EDILIZIA SOSTENIBILE, URBANISTICA PARTECIPATA E (DIS)ORDINE DELLE COMPETENZE COSTITUZIONALI
AmbienteDiritto.it, 2021
Abstract [Ita]: il contributo si occupa, in chiave costituzionale, di alcuni aspetti riguardanti il complesso tema dell’eco-edilizia. In particolare, dopo aver rintracciato le fondamenta costituzionali della materia, si farà accenno a due problematiche di grande rilievo: da una parte si guarderà al poco esplorato tema dell’urbanistica partecipata; dall’altra, alla mancanza di organicità che caratterizza la materia «governo del territorio». Il tutto, come si vedrà, nella convinzione che il «paesaggio» rappresenti, sul piano costituzionale, un vero e proprio «teatro della democrazia». Abstract [Eng]: the essay deals, in a constitutional key, with some aspects regarding the complex theme of eco-building. After tracing the constitutional foundations of this interesting subject matter, we will mention two fundamental issues: at first we will focus on the still quite unknown «participatory urban planning», whereas in the final part of the article we will talk about the lack of a systematic structure of the provisions that characterize the «government of the territory». All this in the belief that the «landscape» represents, on a constitutional level, a real «theater of democracy».
STIMA DEGLI INDENNIZZI NELLE ESPROPRIAZIONI PER PUBBLICA UTILITA'
Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dalla legge. La proprietà è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento ed i limiti, allo scopo di assicurare la funzione sociale.
Servi, liberti pubblici e pretoriani
FOLIVM
La servitus romana non corrisponde al concetto moderno di schiavitù, e servi e liberti non avevano motivo di vergognarsi della loro condizione. In caso di cambi di gentilizio tra fratelli pretoriani il termine frater non significa commilitone.
I Vescovi nell’edilizia pubblica
R. LIZZI TESTA – P. BROWN (edd.). Pagans and Christians in the Roman Empire: The Breaking of a Dialogue (IVth-VIth Century A.D.) Proceedings of the International Conference at the Monastery of Bose (October 2008), Münster , 2011
On the base of the evidence offered by the sources, the article examines the role of the early Christian bishops for the erection not only of Christian Basilicas but – when needed – also of civic and military buildings, drawing the differentiation in responsibility between administrative and technical direction.
Pellegrini e abitatori nei luoghi del sacro
Vorrei prendere spunto per la mia riflessione da un brano evangelico abbastanza noto, che narra un episodio della vita di Gesù avvenuto su un "monte alto", espressione che pur nella sua genericità indica un luogo che ha a che fare con il sacro, con la manifestazione di Dio. Lo riporto nella versione più scarna, quella lasciataci dall'evangelista Marco: Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù. Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!». Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!». E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi cosa volesse dire risuscitare dai morti 1 .
LE PRATICHE INCLUSIVE COME PRESUPPOSTO DI CITTADINANZA
Il termine inclusione sta facendo timidamente la sua comparsa nel linguaggio pedagogico attuale: infatti lo si ritrova nei convegni e in alcuni testi che riguardano l'integrazione delle persone con disabilità all'interno del sociale e delle istituzioni educative. Sembra quindi che le resistenze iniziali ad assumere tale forma lessicale, rilevabili soprattutto nell'ambito scolastico 1 , stiano venendo meno e che quindi ci sia un accordo sul suo utilizzo: una riflessione più attenta porta però a sottolineare come l'impiego dello stesso termine non corrisponda ad una identità teorica e di prospettiva.
PRIVATIZZAZIONI E DEBITO PUBBLICO
The proposal to use privatization proceeds in order to decrease public debt in Italy is criticized for several reasons. The Italian debt, now more than 133 per cent of the GDP is the outcome of fundamental fiscal unbalances, including large tax evasion. Without targeting such unbalances, the privatization proceeds will only contribute to delaying a fiscal crisis. Moreover, when a government sells its assets, it exchanges real or financial assets with cash, and the ratio Debt/Gdp is a poor indicator of the net wealth of the state. The possibility that selling government assets may create a demand side shock is unlikely. Eventually, given the difficulty to tax income in a country with large tax evasion, taxation of private wealth should be considered. Private wealth/Gdp per capita ratio in Italy is higher than in Germany and in several other developed countries, and is a symptom of the fiscal anomaly of the country, as this private wealth is the counterpart of public debt, tax evasion, tax elusion, corruption, and rent capture by some social groups.
CAPITOLO 3 LA SOCIETÀ DI PUBBLICA ISTRUZIONE ED IL CLERO VENEZIANO
Premessa Il giorno 6 Pratile (25 maggio) 1797, alle 15 e 30, fecero il loro ingresso nella sala dell'ex Maggior Consiglio, dove era riunita la Municipalità provvisoria in seduta pubblica, " il Cittadino Giovanelli Patriarca di Venezia, con Croce e Capa Magna, unitamente alli cittadini Canonici della Cattedrale ed alli Parrochi e Cappellani-Curati di Venezia" 1. È questo il primo atto ufficiale del rappresentante della Chiesa nei confronti del nuovo governo ins ediatosi da una decina di giorni sopra le ceneri di quello dei Patrizi e del Doge, autoproclamatosi estinto il 12 maggio, ma è anche l'inizio di una relazione tra le due istituzioni, Municipalità e Patriarcato non prive di sospetti reciproci, difficoltà ed anche di momenti di vera tensione. Scopo della presente ricerca non è, tuttavia, di analizzare le complesse relazioni tra il nuovo governo ed il Patriarcato, bensì quello di far emergere i complicati rapporti tra Patriarcato, i parroci veneziani e la Società di pubblica Istruzione per meglio comprendere se e in che modo quest'ultima abbia contribuito, con il suo operare, alla formazione del consenso nei cittadini di Venezia. Crediamo però utile, prima, esporre alcune brevi note sullo stato delle relazioni tra la Chiesa veneziana e il governo del Doge, nell'immediata vigilia della sua abdicazione, sulla figura del Patriarca e sugli atteggiamenti e comportamenti nei primissimi giorni successivi al cambiamento di regime. Come è noto, i rapporti tra il governo della Serenissima e la Chiesa veneziana erano sempre stati caratterizzati da un giurisdizionalismo più o meno accentuato, a seconda dei tempi, delle controversie specifiche e delle personalità coinvolte. Il momento di maggior tensione fu forse quello del papato di Pio VI, a causa dell'Interdetto del 1606, tensione che si andò lentamente allentando, per poi accentuarsi nuovamente nel decennio 1766-1775, periodo in cui il governo veneziano sviluppò alcune riforme relative alle strutture ecclesiastiche. Ispiratore di questa politica era stato 1 Alberti, Verbali delle sedute della Municipalità Provvisoria di Venezia 1797, p. 43-45.