Angeli e Diavoli alle Crociate (original) (raw)
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Angeli piangenti al cospetto di Dio
«Studia Albanica» 52/1 (2015), 83-104 (in Italian and Albanian language); «Erba d'Arno» 138-139 (autunno 2014-inverno 2015), 80-93 (only in Italian)
New Covenant Publications International Ltd., 2020
I rapporti del mondo visibile con quello invisibile, l’opera degli angeli di Dio e il compito degli spiriti malvagi, sono chiaramente rivelati nelle Sacre Scritture e messi in relazione con la storia umana. È opinione comune mettere in dubbio l’esistenza degli spiriti malvagi e ritenere che gli angeli “...mandati a servire a pro di quelli che hanno da eredare la salvezza,” siano gli spiriti dei defunti. Le Scritture insegnano non solo l’esistenza degli angeli, buoni e malvagi, ma presentano anche prove indiscutibili del fatto che essi non sono affatto gli spiriti disincarnati dei morti.Gli angeli esistevano prima della creazione dell’uomo, perché quando furono gettate le fondamenta della terra “...le stelle del mattino cantavan... e tutti i figli di Dio davan in gridi di giubilo”. Dopo la caduta dell’uomo, alcuni angeli furono inviati a custodire la via d’accesso all’albero della vita e ciò prima che un essere umano morisse. Gli angeli, per loro natura, sono superiori agli uomini; infatti il salmista afferma che l’uomo è stato fatto “...poco minor degli angeli”. Gli angeli malvagi, creati senza peccato, erano quanto a natura, potenza e gloria, uguali agli esseri celesti che sono ancora oggi messaggeri di Dio. Caduti, in seguito al peccato, si sono coalizzati per disonorare Dio e per distruggere gli uomini. Si sono uniti a Satana nella sua ribellione, sono stati espulsi dal cielo e nel corso dei secoli hanno collaborato con il principe delle tenebre nella sua lotta contro l’autorità divina. Le Scritture ci parlano della loro unione, del loro governo, delle loro varie categorie, della loro intelligenza, delle loro trame e dei loro malvagi propositi contro la pace e la felicità dell’umanità.
Michelangelo e i diavoli del Purgatorio
Artibus et Historiae, 2016
La percezione del Giudizio fi nale di Michelangelo neppure oggi è immune dai turbamenti e dalle intemperanze che sorsero tra i primi osservatori dell'affresco. 1 Da qualche parte, infatti, abbiamo letto un'insinuazione greve. Secondo il suo responsabile, l'odio di Michelangelo nei confronti dei prelati romani lo spinse a mettere il papa di fronte alla schiena di un diavolo quando diceva messa nella Cappella Sistina! Uno storico non può che allarmarsi davanti al livello che testimonia la battuta 2 ; tuttavia, essa induce ad applicarsi con più buon senso alla zona sovrastante l'altare della Cappella, nell'eventualità che possa svolgere nell'economia dell'immagine un ruolo diverso da quello attribuitogli da certi interpreti avventurosi.
Segni e comprensione, 2001
Sulla mistica e le mistiche in particolare, dagli anni Settanta in poi, è stato scritto molto. Basterebbe guardare la ricca bibliografia che Luisa Muraro pone in appendice al suo testo Le amiche di Dio. Scritti di mistica femminile (a cura di Clara Jourdan, Napoli, D'Auria, 2001, pp.260). Ma, Le amiche di Dio, l'ultimo volume pubblicato da Luisa Muraro ha un altro respiro. Va oltre. Indubbiamente, l'autrice, che è da tempo nota e riconosciuta come punto di riferimento nel panorama internazionale del pensiero critico delle donne, analizza i contenuti, ricostruisce il contesto storico, legge e commenta con rigore i testi, come è richiesto a ogni studio attento e ben fatto, e, come altri ci sono. Ma quello che, in questo caso, è singolare, è il fatto che la sua testa di studiosa, la sua anima di lettrice e il suo dare corpo alla relazione tra donne anche nelle pratiche di pensiero, tutti insieme diventano, in questo volume, materia che non si scinde ed entra, invece, tutta intera nelle pieghe delle parole, nella carne viva della storia, nei sensi stessi del ragionamento, liberandosi e aiutando il lettore e la lettrice a liberarsi dalla soggezione a quel sapere fatto di presunta autosufficienza e finta universalità, qual è stato, sinora, il sapere maschile. Questo è il terzo libro in cui Luisa Muraro riflette e ricerca sullo stesso tema. Dopo Guglielma e Maifreda (1985) e Lingua materna scienza divina (1995), continua, quasi con caparbia insistenza, a dedicarsi a conoscere e capire, per farci conoscere e capire, un pensiero non documentato nella storia della filosofia e completamente assente dai percorsi di formazione tradizionale. Si tratta di un pensiero vivo ancora oggi, che appare in Occidente tra il tramonto del medioevo e l'alba dell'era moderna, cioè tra il XII e il XIII secolo, un pensiero che è anche una pratica di conoscenza e di azione e che, come dice lei stessa, "non ha un nome, ma si usa chiamarlo, genericamente, mistica femminile e così lo chiamerò anch'io, fino a quando esso stesso ci porterà a trovarne uno". Ma perché proprio questo percorso? Perché proprio lei, così laica in ogni sua scelta, si interessa alle amiche di Dio? Non certamente per quel bisogno di colmare lacune storiografiche, come si diceva una volta, lacune che poi si rivelavano essere sempre valutate come episodi marginali della storia e del pensiero, visto che, in definitiva, il più e i grandi temi erano sempre già stati analizzati e santificati nel panorama dello spirito.
Due Angeli adoranti di Giovanni Caccini
La Diana. Rivista semestrale della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Università degli Studi di Siena, 2022
Il testo presenta una coppia di sculture lignee inedite raffiguranti Angeli Adoranti, acquisite sul mercato antiquario romano negli anni Settanta del Novecento e a lungo custodite in una prestigiosa collezione privata. Scolpite con grande raffinatezza esecutiva da un artista che sembra avere particolare dimestichezza con la produzione lapidea, le due sculture si inseriscono pienamente nell’ambiente artistico fiorentino fra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, presentando persuasivi elementi di riscontro con il corpus di Giovanni Caccini.
Lucano alle Crociate, in Studi sull’epica latina in onore di Paolo Esposito, cur. E.M. Ariemma – V. D’Urso – N. Lanzarone, Pisa 2023, 559-566. La presenza della Pharsalia nella letteratura in latino di Terrasanta.
Templari e Crociati in Sardegna
Proprietà letteraria riservata © Massimo Rassu -Giuseppe Deplano È vietata la riproduzione, anche parziale, di questo volume, quale che sia il mezzo impiegato: microfilm, fotocopie, fotostatiche, ecc. L'illecito sarà penalmente perseguibile a norma dell'art. 171 legge 22 aprile 1941, n° 633 Massimo Rassu. Ingegnere, libero professionista, è appassionato studioso della storia e architettura della Sardegna. Collabora con diverse testate giornalistiche. Da alcuni anni compie un censimento, catalogazione e studio sistematico degli edifici civili, religiosi e militari di epoca medioevale, e delle relative problematiche sul restauro.
Angeli combattenti in campo alla battagl
2015
Angeli combattenti in campo a Badr ? Letture tendenziose o superficiali dei versetti coranici di riferimento sembrano avallare la tradizione, ma, scandagliando la dettagliata narrazione trasmessaci dal Tàbari e approfondendo VIII,10 e III,126, la battaglia-primo grande successo militare del neonato stato musulmano di Medina-rivela risvolti inaspettati e assume aspetti molto più concreti.
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da 'Novecento', rivista di politica e cultura, n. 15/97, direttore Marcello Mustè
in C. Cremonini, F. Fergonzi (curated by), "Da Giorgio Franchetti a Giorgio Franchetti. Collezionismi a Ca' d'Oro", exh. cat., 30 May-24 Nov 2013, Ca' d'Oro, Venice, 2013