Il bonus facciate quale volano per la rigenerazione turistica dei piccoli borghi (original) (raw)
Related papers
Borghi rinati, paesaggi abbandonati ed interventi di rigenerazione
Il Poligrafo, architettura e città, nuove forme dell’abitare, 2019
[ITA] Lo spopolamento dei centri minori è una dinamica comune nell'odierna società urbanizzata, in Italia e nel mondo. La difficoltosa tutela del patrimonio diffuso dei paesaggi abbandonati è in questo volume osservata come spinta rigeneratrice: i vuoti lasciati dai movimenti demografici sono qui visti come altrettante possibilità di rinascita dei borghi italiani ed esteri. Attraverso una diversificata selezione di casi studio, il libro identifica le strategie di difesa dall'abbandono energicamente messe in pratica in taluni centri e al contempo studia gli interventi che hanno innestato nuova vita nei borghi già spenti. L'analisi dei casi studio è complementare ad una trattazione socio-demografica delle problematiche del territorio rurale ad opera della giornalista Paola Pierotti, PPan, e ad un'osservazione dei borghi rinati dal punto di vista progettuale. Le singole esperienze di rigenerazione sono poi corredate da alcune interviste alle persone coinvolte - Oreste Torri, Succiso ed altri - e da un saggio del professor Sixto Marin, Università di Saragozza, studioso del rinnovamento dei villaggi abbandonati dell'Altoaragona. Il volume si chiude con un dialogo tra gli autori e l'architetto Mario Cucinella, da diversi anni attivo nella mappatura dei progetti di riuso del patrimonio minore italiano. [ENG] The depopulation of the countryside is a shared issue in today's societies, both in Italy and worldwide. The present book addresses the struggle to protect the abandoned heritage as a trigger of regeneration: the emptyness left from migration waves and demographic stagnation offers unexpected opportunities of rebirth of the deserted towns. Throughout a wide range of selected case-studies, this work focuses on one hand on the undeftigable fight against abandonement of some villages and on the other hand sheds light on the new life commenced by several old, left vacant towns. Two essays complete the study: a sociological analysis concerning the major issues affecting rural areas by journalist Paola Pierotti, PPan, and a more architectural observation of the regenerated villages. Some of the case studies are juxtaposed to interviews to the key players of the projects, such as Oreste Torri for the villge of Succiso, whereas an essay by professor Sixto Marìn, Unversity of Saragoza, explains the renewal process in the Altoaragona region by means of a field research. The volumes terminates with a dialogue between the authors and architect Mario Cucinella, who leads a long-term mapping initiative of the new architectures spread across the Italian landscape.
Ridisegnare le geografie turistiche con le «piccole patrie»
"Movability Books" by SIMTUR, 2021
Abstract e invito alla lettura del volume "Be green, be digital, be local", che illustra la visione, la storia, i valori e le modalità operative del programma nazionale «piccole patrie», che intende contribuire al ridisegno delle geografie turistiche del Bel Paese, ripartendo dai territori che non intendono più sentirsi "minori".
Sui borghi dell’osso. ‘Centri minori’ e ‘aree interne’ in prospettiva storica
R. Parisi, Sui borghi dell’osso. ‘Centri minori’ e ‘aree interne’ in prospettiva storica, in La città palinsesto. Tracce, sguardi e narrazioni sulla complessità dei contesti urbani storici, atti del IX Convegno internazionale CIRICE (Napoli, 10-12 giugno 2021), 2 voll., Federico II University Press - FedOA, Napoli 2020, vol. I (Memorie, storie, immagini, a cura di F. Capano e M. Visone), pp. 437-446.
Reload: riattivare il capitale territoriale per re-immaginare lo sviluppo
L’interazione esplosiva tra aumento dell’impronta urbana sul pianeta e crisi di un modello finanziario di sviluppo, tuttavia, ci impone di rivedere i paradigmi che guidano le politiche urbane non più in termini esclusivi di crescita, accumulo e consumo, ma programmando e regolando anche la decrescita e il riuso. La città espansiva tendeva infatti ad incorporare le aree marginali nell'organismo della città, adottando misure per regolamentare la marginalità (introduzione di servizi pubblici, strade, social housing, ecc.) che spesso hanno contribuito ad aggravare il problema, incentivando l’effetto attrattore e il consumo di risorse (prima fra tutte il suolo). La città che si ricompatta (Shrinking City), invece, richiede che le nuove morfologie insediative siano individuate attraverso uno sforzo creativo di interpretazione delle identità e delle risorse, di integrazione delle azioni e di riconfigurazione degli spazi liberati dal processo di riduzione, producendo tessuti urbani più “relisienti”, "addattativi" e "fluidi" (Coyle S.J., 2011). E pertanto chiede di essere progettata e regolata con nuovi strumenti di pianificazione e progettazione.
Bonifica come progetto territoriale. Lo scenario buffer.
REDS conference. Rome, Italy, 2013
The paper describes a "buffer zone" design scenario for the social and ecological regeneration of the Napoli's eastern Plain. The area is subject to flooding and suffers from social and environmental legacies of shut-down industrial districts. The buffer sone scenario entices an alternative to main-stream hard engineering solutions, by providing widespread advantages and reduced costs of intervention.
Vicenza: l’urbanistica per piccole rivoluzioni quotidiane
2015
L'articolo tratta l'aspetto della partecipazione civica nelle decisioni pubbliche e descrive l'attività dei comitati e delle associazioni ambientaliste che si oppongo a interventi infrastrutturali ritenuti dannosi per la città e il territori