A.R.STAFFA, "La transumanza in Abruzzo tra Tarda Antichità e Medioevo", in PCA - Post Classical Archaeologies, 10 (2020), pp. 401-448. (original) (raw)
Lo studio analizza il fenomeno della transumanza in Abruzzo, anzitutto quella verticale fra aree montuose della Regione, Gran Sasso, Majella, Morrone e vicine aree pianeggianti, fenomeno di origine pre-protostorica che trova il suo sviluppo dal I secolo a.C. a seguito dell’introduzione della sua gratuita con la Lex Agraria Epigraphica del 111 a.C. Approfondisce anche la grande transumanza orizzontale fra Abruzzo e Puglia, con il suo sviluppo in età tardo repubblicana e la sua continuità sino al VI secolo, la sua interruzione sino all’VIII, quando riprende nell’ambito dei collegamenti di grandi abbazie fra i loro beni in Abruzzo e quelli nel nord della Puglia. Ne segue infine lo sviluppo, a partire dalle costituzioni dei re Guglielmo I (1155) e Guglielmo II (1172), sino alla prima introduzione di un controllo fiscale sugli armenti transumanti, in età angioina, e poi sino alla grande riforma di Alfonso II, che nel 1447 crea la grande Dogana delle Pecore di Foggia, regolamentando la transumanza nelle forme poi conservatesi sino al XIX secolo.