Dalla sincronicità di Jung all’entanglement quantistico. Per un modello causale di connessione locale e non-locale di tipo naturale e psichico (original) (raw)

Inconscio, sincronicità, quantismo.

2014

Il saggio intende mostrare come il fenomeno della sincronicità, come del resto lo stesso quantismo al quale è saldamente connesso, scredita di fatto il modello meccanicista, ossia l’unico modello tutt’oggi ufficiale per l’interpretazione e la descrizione scientifica della realtà e impone un nuovo modello di comprensione che include necessariamente l’interazione di psiche e materia.

Sull'origine filogenetica delle strutture mentali aprioristiche responsabili del nesso causale.

La ragione umana presenta dei modi di funzionamento «attivi», che in qualche modo pre-selezionano il materiale mentale attraverso strutture a priori piuttosto che fornirne una mera rappresentazione passiva: uno di essi consiste nella capacità di stabilire nessi causali. Il mio intento è quello di dare ragioni del fatto che esso possa essere ricondotto, partendo dalle analisi di Immanuel Kant e David Hume e attraverso il metodo dell'epistemologia evoluzionistica, a fenomeni indagati dall'etologia comparata, il ramo della biologia che si pone come obiettivo il confronto tra i comportamenti animali e quelli umani – in sintesi, di dimostrarne l'aspetto «biologico» e filogenetico, cioè storicamente determinato da leggi di selezione e variazione genetica; in ultima analisi, discutere le conseguenze che la tesi avrebbe, se fosse vera.

Dalla sostanza alla relazione: il principio della Wechselwirkung nella filosofia trascendentale kantiana

Quaderni materialisti n. 17, ISSN 1972-3792, ISBN 9788857564616, 2018

In this paper I show the historical roots of the Kantian concept of Wechselwirkung, tracing them in the Leibnitian concept of influxus, and in Newtonian physics, in particular in the law of action and reaction. Subsequently, I show that in the Critique of Pure Reason this concept has the function of making the thinkability of experience possible as an innervated unitary set of relationships not founded on autonomous substances; this is because, according to the phenomenological turn of transcendental philosophy, neither the subject nor the world are substances, but they define themselves on the basis of a reciprocal and inextricable reciprocal relationship