Covid setting Alcune riflessioni sulle modifiche imposte dall'emergenza COVID-19 al setting psicologico (original) (raw)

2020, Covid setting Alcune riflessioni sulle modifiche imposte dall’emergenza COVID-19 al setting psicologico

L'emergenza sanitaria COVID-19 ha imposto modifiche radicali alla pratica clinica che, come tutte le altre prassi umane, ha dovuto fare i conti con il cambiamento repentino della quotidianità: nessuno aveva mai respirato, fino ad oggi, l'aria di un'emergenza sanitaria mondiale. Le riflessioni che seguono sono frutto del lavoro di gruppo degli psicologi ordinari, volontari e tirocinanti del servizio di salute mentale ds 33 della ASL Napoli 1 centro che ha continuato ad operare in tutto il periodo dell'emergenza sanitaria, sia nella clinica che nelle riunioni di supervisione e di considerazioni metodologiche, centrando l'attenzione sull'esigenza di far fronte alle problematiche imposte dall'emergenza sanitaria. Dopo una prima fase di blocco delle attività, si è data la possibilità di proseguire la relazione d'aiuto in modo surrogato, per telefono o su piattaforma digitale, per coloro i quali, portavano avanti un percorso psicologico di sostegno e d'aiuto all'interno dei servizi pubblici. Dopo una prima fase di congelamento della vita sociale e, naturalmente, della prassi clinica la risposta istituzionale non si è fatta attendere aprendo alla possibilità di impiegare diverse forme di smart working al fine di non interrompere la relazione d'aiuto. Finora, il ricorso a strumenti tecnologici per effettuare colloqui, era circoscritto a situazioni particolari, cambiamenti di vita dei pazienti, difficoltà ad incontrarsi per lontananza, in cui l'unica soluzione per non interrompere il trattamento, rimaneva appunto un video collegamento, una modalità comunicativa, non accettata da tutti né, ancora molto diffusa. Sebbene anche il padre della psicoanalisi, Freud, alla fine dell'Ottocento, abbia ritenuto utile fare ricorso ad una variazione del setting classico nel caso di Katharina-tenendo i colloqui al tavolino di un albergo in un rifugio alpino-tuttavia l'emergenza sanitaria ha determinato una situazione del tutto nuova per tutti i pazienti e tutti i clinici. Questi, infatti, si sono trovati nella condizione di dover modificare il proprio assetto interno proponendo al paziente la seduta online stravolgendo così il setting. Dopo un approfondito confronto, il gruppo di lavoro costituito da psicologi ordinari, volontari e tirocinanti dell'UOSM 33 ha deciso di offrire spazi di ascolto diversi da quelli abituali al fine di non