2 Gioacchino Volpe nello specchio del suo Archivio. II. Qualcosa se ne salvò. L'«opera ... che non è stata mai scritta» e le lezioni di storiografia (original) (raw)

1 Gioacchino Volpe nello specchio del suo Archivio. I. Qualcosa se ne salvò. La tesi di laurea e le lezioni su Bonifacio VIII

2020

2020: Trattasi di un saggio di storia della storiografia supportato da molto materiale archivistico, per metà-2/3 di ciascuno dei 3 volumi, tutto inedito, proveniente dal fondo Volpe presso la biblioteca Baldini di Santarcangelo di Romagna. Tra i materiali: la tesi di laurea e le lezioni universitarie. Lungo lavoro di trascrizione su argomenti di studio di Volpe per i quali, un poco paradossalmente, ci sono molte e ricche interpretazioni sul “non pubblicato”, ma solo basandosi sul pubblicato o su alcune lettere. Quindi, accompagnamento con strumenti bibliografici aggiornati, e ampie descrizioni dello stato di fatto dell’archivio, con estrapolazione di ulteriori documenti, tra i quali l’indice di un testo mai pubblicato nel suo secondo volume, lo stato di fatto dell’epistolario (peraltro nei miei orizzonti di continuazione del lavoro, più o meno lontanissimi) e tanti piccoli camei di biografia intellettuale: tra altri, una lettera “repubblicana” che Volpe – notoriamente monarchico – scrisse in gioventù. Di fatto, o almeno negli auspici e con tutti i limiti di una operazione radicale che è durata un lustro, si mette l’archivio di uno dei maggiori storici italiani a disposizione degli studiosi.

La Scrittura di Volponi tra Natura e Storia

2009

La scrittura di Volponi presenta una costante contiguità tra poesia e narrativa, evidente fin dalle prime opere poetiche come Il Ramarro (1948) e ancora riscontrabile nelle pagine dell'ultimo romanzo La strada per Roma (1991). Essa testimonia la crisi di un linguaggio novecentesco, ormai esausto dopo l'esperienza ermetica e sempre più ambiguo, vischioso, torbido nella sua densità semiotica. Ne è conferma l'adozione di titoli la cui polisemia è accentuata dall'uscita attributiva in-ale , così frequente nelle opere dell'urbinate (Memoriale , La macchina mondiale, Corporale, Sipario ducale, Foglia mortale, Le mosche del capitale, Nel silenzio campale). E se in Memoriale si intreccia il senso di una biografia ricostruita sul filo della memoria con quello di un documento-denuncia trascritto da chi si sente sotto processo,nella Macchina mondiale convive l'idea di un congegno con quella, di estrazione seicentesca,di un progetto cosmico evidenziato da una rappresentazione teatrale. In Corporale, invece,il riferimento a tutto ciò che è organico, che appartiene alla fisicità animale, si depura nella sacralità mistica che il lemma simbolizza nella liturgia cattolica, mentre nell'aggettivo campale convergono i concetti di spazialità, figuralità e conflittualità. Nell'insieme dei titoli si può, d'altro canto, leggere la configurazione di una sequenza ritmico-musicale.

STORIOGRAFIA COME STORIA: GIOACCHINO VOLPE (E DINTORNI)

Historiography as history. Gioacchino Volpe (and his surroundings) In this contribution an interpretation of Enzo Cervelli's investigation into the figure of historian Gioacchino Volpe is advanced. Cervelli’s Volpe, it is argued, is seen as a prism through which to reconstruct the history of Italian culture between the nineteenth and twentieth centuries, notably in its ideological aspects of anticipation of Fascism. Cervelli was able to discern, across the whole of Volpe’s historiography, a number of topics, such as nation and nationalism, the generational discourse, the missed encounter with Marxism, the historiographic irrationalism, the autobiographical subjectivity, some of which elaborated decades before the maistream research did. By leveraging on these issues, Cervelli traced a complex and labyrinthine fresco of Italian and European culture during the late liberal age and Fascism, which took its cue from a historical question of an essentially political nature. In questo contributo si propone una interpretazione dell’indagine di Enzo Cervelli sulla figura di Gioacchino Volpe, vista come un prisma attraverso il quale ricostruire la storia della cultura italiana tra Otto e Novecento nei suoi aspetti ideologici di anticipazione del fascismo. Attraverso l’individuazione, nell’analisi della produzione volpiana, dei temi della nazione, del discorso generazionale nel mancato incontro con il marxismo, dell’irrazionalismo storiografico, della soggettività autobiografica – alcuni dei quali elaborati con decenni di anticipo rispetto ai tempi della ricerca – Cervelli tracciava un complesso e labirintico affresco della cultura italiana ed europea fra età liberale e fascismo, che prendeva le mosse da un problema storico di natura essenzialmente politica.

Un capitolo non scritto del "Mestiere di storico" di Marc Bloch

Contemporanea, 2002

Massimo Mastrogregori Un capitolo non scritto del Mestiere di storico ■ Una scommessa col destino Nel secondo capitolo del Mestiere di storico, Bloch scrive che la ricerca storica in fondo comporta dei rischi. Certo, si riferiva al fatto che si possono cercare per anni dei documenti, senza trovarli mai. Ma la sua osservazione si può estendere a un altro rischio, non minore: quello di lasciare delle pagine

MASSIMO COLELLA, Fisionomia di una raccolta poetica dimenticata: 'L’alba ai vetri' di Giorgio Bassani (1963), in «Quaderni d’Italianistica» (Toronto), 40, 2, 2019, pp. 83-112.

Fisionomia di una raccolta poetica dimenticata: L'aLba ai vetri di Giorgio Bassani (1963) Massimo Colella Riassunto. Momento cronologicamente mediano dell'itinerario poetico di Giorgio Bassani, L'alba ai vetri (1963) rappresenta il tentativo autoriale di una messa a punto e di un bilancio complessivo dell'esperienza lirica svolta sino a quel momento. Una corretta storicizzazione e decifrazione dell'opera bassaniana non può prescindere dalla valutazione critica di tale raccolta. Il saggio ne propone pertanto una dettagliata lettura ravvicinata, giocata su molteplici assi (non escluso quello correlato alle questioni variantistiche di tipo genetico ed evolutivo), restituendo l'immagine di un'operazione letteraria di indubbio valore esistenziale ed estetico.