ESTENSIONE DEL PARADIGMA IN PSICOSOMATICA: STUDIO DI UN CASO (original) (raw)
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L'EUDAIMONIA NELLA PROPOSTA DELLA PSICOLOGIA POSITIVA DI MARTIN SELIGMAN
L'EUDAIMONIA NELLA PROPOSTA DELLA PSICOLOGIA POSITIVA DI MARTIN SELIGMAN, 2019
La felicità ha da sempre interessato i filosofi, ma negli ultimi sessant’anni se ne stanno occupando anche gli psicologi. Il benessere, il funzionamento ottimale e altri argomenti simili interessano studiosi di vari ambiti, ma anche il pubblico in generale, che ormai ha acquistato una certa familiarità con tali discussioni, tramite internet e i libri di autoaiuto. Questa ricerca intende esaminare come il discorso eudaimonico si sviluppi oggi anche al di fuori dell’ambito della filosofia morale. Dopo una breve considerazione sul ruolo dell’eudaimonia nel pensiero filosofico dell’antichità e all’interno della teorizzazione etica, si passa allo studio del pensiero di Martin Seligman fino ad arrivare alla nascita della psicologia positiva e alla nozione di felicità intesa come flourishing. L’eudaimonia nel pensiero di quest’autore è paragonata alla concezione classica, allo scopo di mettere in luce alcune similitudini e, al tempo stesso, rilevare delle differenze. Infatti, il presente saggio svolge, innanzitutto, un lavoro esplorativo sulla psicologia positiva, mettendo a disposizione del lettore le due teorie di Seligman sulla felicità e le principali tematiche empirico-esistenziali da lui esposte: le emozioni positive, la resilienza, le virtù, le esercitazioni, il carattere e i suoi punti di forza. Il focus non è tanto quello della “novità” della proposta, bensì quello di valutarne la formulazione, i limiti e gli sviluppi in corso. L’interlocuzione filosofica è sostenuta da elementi presenti all’interno del pensiero classico, sullo sfondo della teoria etica delle virtù che parte dal punto di vista del soggetto agente e lo considera in modo prioritario ma non esclusivo.
STUDI PER IL RIUSO DELL’OSPEDALE PSICHIATRICO DI COMO
CITTÀ CHE SI ADATTANO? ADAPTIVE CITIES? edited by Rosa Tamborrino, 2024
The paper deals with the issues involved in the reuse of Como Psychiatric Hospital, built 1878- 1882, adapted to new functions after Basaglia law, currently used only for a small part and badly maintained. The focus is on the identification of some characters, which should be conserved and elaborated in a coevolutionary reuse perspective, and the aim is also to highlight some opportunities given by the typology of the buildings, which could allow an easier and sustainable reuse.
IL PARADIGMA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE NELLA DIDATTICA A cura di
«L'uomo si è lasciato alle spalle la grandezza e la perfezione. Riesce a pensare tra sé e sé che in fondo in fondo, non gli manca nulla. Infatti: la casa è riscaldata, il frigorifero è pieno, la bottiglia di vino è a sua disposizione e nel giro di un paio di settimane andrà in vacanza; quindi: perché sforzarsi e cercare di raggiungere quelle vette di valori irraggiungibile e troppo elevate quando in fondo qui sotto si sta già discretamente bene?» (Achenbach 1 , 2006).
La consulenza filosofica oggi tra formazione e ricerca, 2023
"L'essente erra attorno all'Essere e istituisce così il regno dell'erranza, L'Errantato… L'Errantato è lo spazio essenziato della storia." M. Heidegger, Holzwege 1. Introduzione. L'erranza è stato il filo conduttore della mia esperienza di tirocinio in un centro diurno di riabilitazione psichiatrica. Ed è nell'essenza dell'esperienza intesa come ex-per-ire-partire da (ex) 1 un punto e andare girovagando (per)-che lo spostamento si faccia errante. Erranza, quindi, da intendersi come percorso, come errore, come narrazione, come ricerca, come spaesamento, come ricalibrazione di senso a partire dal progetto di tirocinio e del suo attuarsi-in-vista-di (prior theory) , 2
In questo lavoro ipotizzo che la passione per il rischio, la ricerca deliberata di eventi pericolosi capaci di provocare eccitazione e forte emozioni, possa trasformarsi in una dipendenza patologica. Il rischio diventa estremo quando si corrono pericoli che minacciano averi, incolumità, vita della persona. Si ha un rischio estremo anche quando la ricerca di rischio, diventata continua, finisce per caratterizzare lo stile di vita. Nell’articolo ho dedicato una certa attenzione alle teorie di Zuckerman che ha proposto come causa della ricerca di rischio un tratto di personalità, Il Sensation Seeking Trait. Al di là delle critiche al modello di Zuckerman, l’ipotesi Sensation Seeking Trait non permette di comprendere perché la ricerca di rischio diventi per alcune persone, da un certo punto in poi, inevitabile alla stregua di una dipendenza. La mia idea è che le emozioni giochino un ruolo di primo piano nella nascita di questa dipendenza patologica e che la dipendenza sia dovuta a uno schema di comportamento basato su emozioni che governano la capacità di decidere.
PSICOTERAPIA COME CAMMINO DI CONFORMITÀ
Prenderò la definizione di legge offerta da San Tommaso nella Summa Theologiae per analizzare due delle sue componenti più importanti per il tema della psicologia: l'ordine e il fine.
1999
L' insight è un concetto complesso adottato con significati diversi in psicologia della Gestalt, in psicoanalisi ed in psichiatria clinica. Tradotto letteralmente il termine inglese Insight significa "vedere dentro". Non sempre, tuttavia, esso risulta traducibile nelle sue diverse accezioni di significato. Viene così per lo più usato in originale in psicoanalisi e tradotto invece in psichiatria clinica. In psicoanalisi, il termine insight (insight psicodinamico) è utilizzato soprattutto nell'accezione di autocomprensione conscia. Nella letteratura psicoanalitica, tuttavia, non ne esistono né una definizione precisa e né una sua collocazione teorica universalmente accettata. Rycroft definisce l'insight come la capacità di comprendere i propri motivi, di essere consapevole della propria psicodinamica, di apprezzare il significato del comportamento simbolico. Secondo questo autore, inoltre, è possibile distinguere tra insight intellettuale ed insight emotivo. Per insight intellettuale si intende la capacità di descrivere verbalmente la propria psicopatologia e le proprie dinamiche psichiche, diventando cosciente dei propri conflitti. Per insight emotivo, invece, la capacità di sentire e afferrare pienamente il significato delle proprie manifestazioni inconscie e simboliche. In medicina psicosomatica il concetto psicoanalitico di insight riveste un ruolo importante in relazione all'analizzabilità del paziente affetto dalle cosiddette malattie psicosomatiche. Nel campo della psichiatria clinica il termine inglese "insight", o meglio “insight into illness”, viene utilizzato nell'accezione di atteggiamento verso la malattia o in quella più ristretta di consapevolezza di malattia. La prima di queste due accezioni, che è quella più utilizzata nei riguardi dei pazienti affetti da patologie fisiche, risale al 1934 quando A. Lewis ha definito l’insight del paziente riguardo alla malattia come "un atteggiamento corretto nei confronti di un cambiamento morboso in se stessi". Per quel che riguarda la medicina psicosomatica, l'atteggiamento del paziente nei confronti della malattia ha importanti implicazioni nell’approccio psicosomatico alle malattie fisiche.