Presentazione del volume "Libri, biblioteche e società. Studi per Rosa Marisa Borraccini” a cura di Alberto Petrucciani, Valentina Sestini e Federico Valacchi (original) (raw)

Rosa Marisa Borraccini – Giovanna Granata – Roberto Rusconi, A proposito dell’inchiesta della S. Congregazione dell’Indice dei libri proibiti di fine ‘500

«Il capitale culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage», 6 (2013), p. 13-45, rivista online: http://riviste.unimc.it/index.php/cap-cult/article/view/400, 2013

This paper – divided into three sections – expands upon the work undertaken in “Ricerca sull’inchiesta della Congregazione dell’Indice”, which has examined the Codici Vaticani Latini 11266-11326, a collection which conserves around 9.500 lists of volumes owned by Italian monks and clerics at the end of the sixteenth century. Roberto Rusconi offers an introductory overview of the libraries of religious orders at the end of the sixteenth century. Giovanna Granata analyses the findings of the Inchiesta and of the RICI database http://rici.vatlib.it/ in terms of actual library holdings and in terms of the circulation of different editions. Rosa Marisa Borraccini examines the case study of the “Confessionario” of Girolamo da Palermo to demonstrate the importance certain texts, although now forgotten and largely ignored, had at the time of their production and circulation. Il contributo – diviso in tre parti – muove dai risultati della “Ricerca sull’inchiesta della Congregazione dell’Indice” che ha preso in esame i codici Vaticani Latini 11266-11326 che conservano circa 9500 liste di titoli di libri posseduti dai religiosi italiani alla fine del XVI secolo. Roberto Rusconi sviluppa una panoramica introduttiva sulle biblioteche degli ordini religiosi alla fine del Cinquecento. Giovanna Granata sfrutta le molteplici potenzialità informative dell’Inchiesta e della banca dati RICI http://rici.vatlib.it/, sia in termini di conoscenza di tali biblioteche, sia rispetto alle modalità di circolazione delle diverse edizioni. Rosa Marisa Borraccini prende invece in esame un caso di studio come quello del "Confessionario" di Girolamo da Palermo per dimostrare l’importanza che un testo oggi quasi del tutto sconosciuto aveva all’epoca della sua produzione.

I libri del Collegio Borromeo e la fondazione della Bibliotheca publica dell’Università. Notizie dall’Archivio di Stato di Milano, in «Quaderni borromaici», 3 (2016), pp. 180-195.

1 è sancita, con quella di altre istituzioni destinate a dare lustro all'Almum Studium Papiense, dal Piano di direzione, disciplina ed economia, che ne definisce sinteticamente le finalità: «La Biblioteca Pubblica esistente in Pavia è principalmente destinata al comodo de' Professori, e Scolari dell'Università, e sarà aperta ne' giorni, e ore già prefisse» (Comodi dell'Università, Biblioteca, Museo della Storia Naturale, Orto Botanico, Teatro Anatomico, Chimica, Macchine, Art. IX). 2 Benché vari documenti, 3 anche negli anni 1 Una prima versione del Piano aveva avuto diffusione già nel 1771, e, pur provvisoria, era stata ufficializzata come «Legge inviolabile» (fino a quando «ulteriori notizie» non ne avessero fatto «riconoscere utile la rettificazione») dal dispaccio di Maria Teresa d'Austria datato 31 ottobre (Statuti e Ordinamenti della Università di Pavia dall'anno 1361 all'anno 1859, raccolti e pubblicati nell'XI centenario dell 'Ateneo, Tipografia Cooperativa, Pavia 1925, pp. 193-196). Nel 1773 viene pubblicato, con varie correzioni, insieme al Piano scientifico dell'Università: i due testi normativi chiudono un processo quasi ventennale di elaborazione di nuovi ordinamenti, testimoniato negli Archivi di Stato di Milano e Pavia da una «infinita miriade di documenti» per i quali si rimanda a m.G. di renzo villata, Tra Vienna, Milano e Pavia: un piano per un'università «dall'antico lustro assai decaduta» (1753-1773), in Gli statuti universitari: tradizione dei testi e valenze politiche, Atti del convegno internazionale di Studi (Messina-Milazzo 13-18 aprile 2004), a cura di A. Romano, CLUEB, Bologna 2007, pp. 505-546; e ora ead., 1740-1765: un declino inarrestabile? Il Senato milanese "recalcitrante" tra misure riformistiche di ripiego e modesti segni di rinnovamento dell'Ateneo pavese e 1765-1771: gli anni decisivi per la riforma. Dall'incubazione ai risultati, in Almum Studium Papiense. Storia dell'Università di Pavia, vol. 2, Dall'età austriaca alla nuova Italia, t. I, L'età austriaca e napoleonica, a cura di D. Mantovani, Cisalpino, Milano 2015, pp. 63-82 e 83-114. 2 Statuti e Ordinamenti della Università di Pavia dall'anno 1361 all'anno 1859, raccolti e pubblicati nell'XI centenario dell'Ateneo, p. 214. 3 Come ad esempio l'iscrizione che avrebbe dovuto decorarne l'atrio («Bibliotheca pub[lica] Regii Archigymnasii et Collegi Ghislieri commodo M. Theresiae Augustae munificientiae instaurata dotata aucta MDLXXIII») o il testo del Piano di direzione nella redazione del 1771 (una copia è conservata in Archivio di Stato di Pavia [aSPv], Università, Lettere e Filosofia, cart. 108; cfr. C. BUSSolino, 1771-1780: la riforma attuata, in

Per una storia delle biblioteche dall’antichità al primo Rinascimento, a cura di A. MANFREDI, con la collaborazione di F. CURZI e S. LAUDONI, Città del Vati-cano 2019 (La casa dei libri, 3).

Il manuale intende tracciare alcuni lineamenti di storia delle biblioteche, dal mondo antico all’età medievale e umanistica, fino al primo Rinascimento e agli albori dell’età moderna. Così la prima parte del volume, condotta per lineamenti, è dedicata ai modelli di biblioteca e ai fenomeni di trasmissione dei testi nell’antichità, dall’Oriente mesopotamico ed ebraico fino al mondo romano, passando attraverso la nascita delle biblioteche nel mondo greco. Un discorso più articolato occupa la seconda parte, in cui sono offerti quadri generali e approfondimenti che ci sono parsi significativi, tra tarda antichità ed età umanistica, fino al punto di svolta della diffusione della stampa e delle prime collezioni cinquecentesche.

Recensione a: Giorgio Montecchi, Storie di biblioteche di libri e di lettori, Milano, Franco Angeli, 2018, 282 p., ISBN 9788891768070

Bibliothecae.it, 2018

Recensione a Giorgio Montecchi, Storie di biblioteche di libri e di lettori, Milano, Franco Angeli, 2018

[Review] Il libro al centro. Percorsi fra le discipline del libro in onore di Marco Santoro. Studi promossi da R.M. Borraccini, A. Petrucciani, C. Reale, P. Zito, a cura di C. Reale, Napoli, Liguori, 2014 (Profili. Teorie e oggetti della letteratura, 45), pp. XXI, 539.

Filologia Antica e Modena, 2018

New York University), Yves Hersant (École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris), Amneris Roselli (Istituto Orientale di Napoli), Winfried Wehle (Eichstätt Universität), Heinrich von Staden (Princeton University) IN REDAZIONE FRANCESCO IUSI, FRANCESCA BIONDI DIRETTORE RESPONSABILE NUCCIO ORDINE CURATORE FRANCESCO IUSI ELABORAZIONE INFORMATICA DEI TESTI FRANCESCO IUSI, FRANCESCA BIONDI Libri e riviste per scambio e recensione vanno inviati alla Segreteria di Redazione di «FILOLOGIA ANTICA E MODERNA» presso il Dipartimento di Studi Umanistici, Università della Calabria, 87030 Arcavacata di Rende (Cosenza) Per l'acquisto di un numero o l'abbonamento (due numeri all'anno, € 40,00) rivolgersi a: Rubbettino Editore s.r.l. -Viale dei pini, 10 -88049 Soveria M. (CZ) Registrazione Tribunale di Cosenza N. 517 del 21/4/1992 FILOLOGIA ANTICA E MODERNA 45, 2018