(2020) Money, faith and politics: coins and medals of the Vatican in Lisbon (original) (raw)

(2016) La Città nelle Mani del Santo: Studi di Iconografia Monetale

Moneta e identità territoriale: dalla polis antica alla civitas medievale, ed. by A. L. Morelli and E. Filippini (Reggio Calabria: Falzea, 2016), pp. 261-268

This paper deals with a specific iconography of saints on some medieval Italian coins, consisting in the figure of the saint holding a model of the city or somehow associated to some architectural features referring to the city. Saints were a common theme on Italian medieval coins, especially bishop saints as founders of the Christian civitas. New saints were eventually represented on coins issued by seigniorial authorities, and at the same time a new iconographic scheme was developed significantly in seigniorial coinages (i.e. Padua, Pesaro, Camerino, Modena, Asti), where the local saint, bishop or martyr, was represented holding a model of the city in his hand. Several cases will be presented and commented, with references to images up to the 18th century.

E.A.ARSLAN, Il deposito monetale della trincea XII nel cortile della Sinagoga di Cafarnao, in Liber Annuus Franciscanus, XLVII, 1997, pp.245-328

1997

Nell'agosto del 1995 è iniziato, presso il Convento della "Flagellazione" della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme, da parte di E.A. Arslan, cui si è unito successivamente B. Callegher, l'analisi di un deposito monetale recuperato nel corso delle campagne di scavo tra il 1972 e il 1975 1 nell'area della Sinagoga di Cafarnao (Israele), effettuate da V. Corbo e da S. Loffreda 2 , alla ricca bibliografia dei quali si rimanda per la complessa problematica dell'inquadramento storico-archeologico dell'edificio e per le circostanze del ritrovamento 3 . . Tipo SNG Dan. Egypt,[442][443][447]. Tipo con Mgr. in ghirl. RIC X, 315, 973. Se ne hanno due esemplari (nn. 1912-1913), che significano, nel complesso della Trincea XII, una probabile presenza di ±13 esemplari tra le presumibili 12.900 monete leggibili (lo 0,1%). E. A. ARSLAN 248 di una schedatura sistematica che avrebbe richiesto un impegno di tempo che solo oggi è stato possibile quantificare.

E.A.ARSLAN, Monete axumite di imitazione nel deposito del cortile della Sinagoga di Cafarnao, in Liber Annuus Franciscanus, 46, 1996, pp.307-316, Pl.17-20

1996

Nel 1972 e 1975, nel corso degli scavi nel cortile della Sinagoga di Cafarnao, effettuati da V. Corbo e S. Loffreda 1 , venne recuperato, nella Trincea XII , impastato nella malta di preparazione della pavimentazione costituita da grandi lastroni lapidei, un complesso di monete, che, a pulizia conclusa, doveva rivelarsi costituito da oltre 20.323 esemplari 2 . Il deposito doveva essere ben più consistente, se proseguiva, come risulta dalla documentazione di scavo, sotto i settori di pavimentazione non sollevati e se erano stati scoperti altri nuclei molto ricchi di monete con carattere analogo in altri settori dell'edificio (nella sala di preghiera) 3 .

Moneta e Devozione. Le Offerte alla Sacra Cintola, gli Angio' e le Immagini Sacre nelle Monete tra Medioevo e Rinascimento a Prato

Comune di Prato, 2013

Moneta e Devozione è una piccola mostra, originale e preziosa. È uno scrigno di storie, di poteri e di commerci, di fede e di viaggi, di uomini illustri e di umili pellegrini. È anche un omaggio agli artigiani orafi toscani del Medioevo e del Rinascimento, idealmente collegato a quello dedicato ai grandi maestri dell'Officina pratese, grazie alla riapertura di Palazzo Pretorio. Questo catalogo arricchisce la mostra di approfondimenti e curiosità, consentendo uno sguardo sulla Prato di allora: non solo vitale centro economico ma, grazie alla sacra cintola, anche meta importante di pellegrinaggi, fucina potente di creatività e di bellezza. Una Prato che oggi abbiamo il dovere di valorizzare e far conoscere, anche nei suoi tesori più nascosti, con cura e passione. Come Francesco Bernocchi, Angelo Petrai, Alessio Montagano e Veronica Vestri hanno fatto, non solo in questa occasione. Oltre alle splendide monete, oltre all'importanza documentaria e storica del materiale esposto, la mostra e il suo catalogo sono quindi la testimonianza di un altro valore, mai come oggi prezioso per Prato: la generosità nel mettere a disposizione degli altri il proprio patrimonio di conoscenze e di energie, l'impegno disinteressato per il bene comune. Che siano d'esempio, Francesco, Angelo, Alessio e Veronica: non servono "monete" per ripagare il loro appassionato lavoro, la gratitudine è invece doverosa.