Culture Comunicazione e Diversità (original) (raw)

2020, Autori Associati - Roma

Questo lavoro rappresenta la seconda delle Lezioni dedicate alla sociologia e alla ricerca nel contesto più ampio delle scienze sociali. Anche in questo caso si tratta di una lezione che introduce alla conoscenza sociologica, puntando però sempre uno sguardo particolare verso coloro che svolgono o svolgeranno la propria attività nel campo delle professioni sociali. L’obiettivo principale, assieme agli altri due testi che formano il compendio (Nuove lezioni di sociologia, 2019 e Metodologia della ricerca sociale, 2020) è quello di offrire una visione ampia che aiuti a comprendere e fare propria la logica dei fenomeni piuttosto che addentrarsi nei particolari che, a un primo livello, non sembrano servire la causa pedagogica fondamentale ed elementare. Offriamo, pertanto, un punto di vista sulle dinamiche dominanti per tentare di stimolare il ragionamento e avviare alla ricerca, per comprendere in modo critico quel particolare oggetto scientifico cui diamo il nome di società.

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Etica della Comunicazione Interculturale

Sommario. L'elaborato presenta la prospettiva etica "a più strati" che Stella Ting-Toomey espone nell'articolo Intercultural Communication Ethics. In 1. vengono chiarificati i concetti su cui si basa l'etica della comunicazione interculturale. In 2. sono delineate quelle problematiche morali contemporanee generali affrontate dagli studiosi di etica della comunicazione interculturale e si discutono le tre correnti filosofiche principali che ne caratterizzano il dibattito, vale a dire: l'assolutismo, il relativismo e l'universalismo etico. In 3. si introducono le fasi di un processo decisionale applicato a un dilemma morale interculturale, e in 4. come questo processo possa essere arricchito da una prospettiva socio-ecologica "a più strati". In 5. e in 6. si identificano le linee guida e i vantaggi di un atteggiamento metaetico nelle controversie interculturali.

Etica della Comunicazione

Capitolo 1° -Etica e comunicazione L'atto filosofico per eccellenza, è la riflessione sull'agire. La riflessione è ciò che può interrompere lo svolgimento di altri atti, che può produrre una presa di distanze da ciò che stiamo facendo, allo scopo di comprendere meglio una certa situazione e di trarre indicazioni per i comportamenti futuri. In occidente, fin dall'antichità, questa riflessione filosofica si rivolge ai nostri atti, al nostro agire, ai nostri atteggiamenti, viene chiamata etica; si tratta di una riflessione sull'agire che risulta essere l'agire proprio della filosofia. Ma "etica" nomina anche il complesso dei criteri che guidano l'azione, i principi e le consuetudini che regolano i comportamenti del singolo o di una comunità, sia in generale che in un determinato periodo storico. Tali principi non sono assunti o scelti consapevolmente, ma costituiscono lo sfondo condiviso dei nostri comportamenti quotidiani. La parola "etica " deriva dal greco ethos che significa "comportamento", "costume", ma anche l'intimo legame di ogni comportamento alla dimensione della dimora e della comunità. Infatti, l'agire può consolidarsi in un'abitudine, in un costume e questo è il costume condiviso dalla comunità, quello capace di identificarla nei suoi specifici caratteri. "Ethos" trova un unico corrispondente nel latino con il sostantivo mos, moris.

Comunicazione e fruizione del patrimonio culturale

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La Mediazione Culturale per il Contatto tra le Culture

Ed è così, senza mura, che si intende aprire questo lavoro. ! 4 Roberto Ruffino -Presentazione a Garcea 1996. p.10-11 4 2. Il Contesto ! 2.1 La realtà sudanese ! La Repubblica del Sudan (in arabo: ‫السودان‬ ‫)جمهرية‬ è uno dei tanti Paesi al mondo dove i segni di un conflitto civile sono ancora forti e influenzano la vita dei cittadini. E' situato nella regione nordorientale d'Africa, più precisamente a sud dell'Egitto, confinante a Ovest col Chad e a Est con Eritrea e Etiopia; la parte nord-orientale del Paese è caratterizzata da un buon tratto di costa che si affaccia sul Mar Rosso. Da tempo il Sudan è scosso da scontri e proteste per quanto riguarda l'indipendenza di quello che ora è ufficialmente riconosciuto come Sud Sudan, dichiaratosi libero dal governo sudanese nel gennaio 2011. Prima di questa separazione, il Sudan era il paese più grande per estensione di tutto il continente africano. Decenni di guerra civile hanno visto tutte le etnie della regione combattere tra di loro, chi per la religione, chi per il dominio territoriale, chi per il controllo dei giacimenti di petrolio. Raul Pantaleo, l'architetto che ha progettato e realizzato il Centro Salam di Emergency, traccia un profilo del paese: ! « Il Sudan -un'invenzione post-coloniale degli inglesi -è uno strano paese sia dal punto di vista etnico che religioso. Dal punto di vista etnico, gli arabi costituiscono il trentanove per cento della popolazione e gli africani il sessantuno per cento; dal punto di vista religioso, il sessanta per cento risulta essere musulmano e il restante trenta per cento è suddiviso tra cristianesimo e altre fedi religiose [fonte: Human Rights Watch, Q&A: Crisis in Darfur , 7 maggio 2004]. Il potere economico e politico è comunque saldamente in mano alla 5 componente arabo-musulmana della popolazione: un fragilissimo equilibrio che negli anni è stato spesso travolto da sanguinose guerre, prima nel sud del paese, per vent'anni, e ora nella regione del Darfur.» 6 Per poi continuare: « Il Sudan è dunque un luogo di confine tra civiltà e religioni, un luogo che, se mal governato, è a forte rischio di "balcanizzazione" . Purtroppo, i segnali provenienti dal panorama internazionale indicano come già 7 sia in atto un tentativo di infuocare ulteriormente quest'area per le ragioni più disparate, anche se molti iniziano a sospettare che si tratti soprattutto di ragioni legate all'energia. Accentuando un latente conflitto tra religioni, è facile rendere incandescente una situazione estremamente precaria. Ed è appunto in questo quadro generale che ha fatto la sua comparsa un nuovo soggetto "politico" molto pericoloso: il petrolio. » 8 ! ! 5 http://www.hrw.org/node/12133/section/9 (ultima visita effettuata il 9/06/2014) 5 Raul Pantaleo "Attenti all'uomo bianco -Emergency in Sudan: diario di cantiere" 2010, Elèuthera, pag. 40-41 6 balcaniżżazióne s. f. [der. di balcanizzare, sull'esempio dell'ingl. balkanization]. -Il balcanizzare, il balcanizzarsi, l'essere 7 balcanizzato; perturbazione dell'ordine interno di un paese con conseguente indebolimento politico o smembramento artificioso in più stati. Definizione: Vocabolario Treccani online Pantaleo 2010: 41 8 ! 34 N.d.T. 88 5.3 Questionari: operatori italiani ! ! ! Questionario n.1 ! 1. Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a partecipare a questa esperienza professionale, che di per sé ha carattere sociale, umanitario e cooperativo?

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Modelli di comunicazione interculturale

L’EDUCAZIONE LINGUISTICA OGGI. Nuove sfide tra riflessioni teoriche e proposte operative. Scritti in onore di Paolo E. Balboni - A cura di Matteo Santipolo e Patrizia Mazzotta, 2018