Scultori britannici a Roma tra Settecento e Ottocento. (original) (raw)
2020, Roma-Londra: scambi, modelli e temi tra l’Accademia di San Luca e la cultura artistica britannica nei secoli XVIII e XIX, catalogo della mostra (Roma, Accademia Nazionale di San Luca, 2018-2019), a cura di C. Brook , E. Camboni, G. P. Consoni, A. Aymonino, F. Moschini, pp. 94-104
Breve storia, in senso cronologico, dei viaggi e degli insediamenti di scultori britannici e irlandesi a Roma, tra la metà del Settecento e l'immediato post-Restaurazione.
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2023
Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell'editore
Nella società di antico regime «lo specchio della corte» è il maestro di casa, ossia il ministro che, subito dopo il maggiordomo ma spesso rivestendo anche questa carica, aveva la cura dell’amministrazione, il controllo e la supervisione di tutto ciò che si svolgeva nel palazzo del principe, compresi gli acquisti di opere d’arte. In quest’ultimo settore era affiancato dal guardaroba, responsabile dei beni dell’arredo e del vestiario. Partendo dalla letteratura specialistica dedicata a questi ‘gentiluomini’ tra XVI e XVII secolo e prendendo in esame i documenti che li vedono protagonisti, il libro mette in luce il loro ruolo nella Roma del Seicento. Vengono delineate la specificità delle loro funzioni all’interno della corte (ad esempio chi faceva i pagamenti e come), ponendo in modo inedito la questione dell’eventuale loro influenza nella formazione delle grandi collezioni d’arte del periodo; attraverso i testamenti e gli inventari vengono rivelate le loro stesse collezioni ed interessi culturali. Collocandosi in una posizione di aurea mediocritas tra il principe e la società, il maestro di casa risulta essere una figura chiave della vita di corte e del mercato dell’arte di antico regime.
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