I negazionisti: Esempio di una società sempre più psicotica (original) (raw)

L'autore intende evidenziare il ruolo della psicoanalisi nel fronteggiare nuove forme di disagio psichico collettivo. Durante la pandemia da COVID-19 diverse persone si sono riunite in gruppi sociali caratterizzate dall'uso del diniego come meccanismo di difesa per contrastare l'angoscia causata dalla pandemia. Tali gruppi sono per l'autore l'esempio di una società sempre più psicotica. Recentemente Ratner e Gandhi (2020) hanno pubblicato, sulla prestigiosa rivista di medicina "The Lancet", un articolo denuncia nei confronti di parte della popolazione statunitense che si rifiuta di eseguire le indicazioni mediche per poter contrastare la diffusione del COVID. Secondo alcuni cittadini U.S.A. il COVID-19 non esiste, per tale motivo è del tutto inutile rispettare le limitazioni imposte dal governo per poter fermare l'esponenziale diffusione del virus. Un fenomeno analogo si è sviluppato anche nel nostro paese, in Italia i mass media hanno definito "negazionisti" coloro che rifiutano di credere all'esistenza del virus. I negazionisti si sono recentemente radunati a Roma per poter protestare contro le misure adottate dal governo per contrastare l'avanzamento del coronavirus, manifestazione che si è caratterizzata da grida che urlavano no-mask. Per i negazionisti il COVID-19 non esiste, a Bergamo non è morto nessuno i video e le foto delle bare mostrate dai mass media erano dei fake, e secondo alcuni di loro i vaccini sono degli strumenti per poter ridurre il numero della popolazione mondiale. Per poter dare sostegno alle proprie tesi i negazionisti fanno uso delle più assurde teorie pseudoscientifiche, basate su aneddoti o elementi parziali di una verità scientifica. Secondo Ratner e Gandhi vi è la necessità che la psicoanalisi si interroghi e cerchi di "curare" queste nuove forme di disagio sociale. Ma perché proprio la psicoanalisi? L'elemento che hanno in comune i negazionisti italiani con quelli statunitensi è l'uso prevalente di un meccanismo di difesa teorizzato e ben studiato dai teorici dinamici: il diniego. In accordo con Gabbard (2015) il diniego psichico è una forma primitiva di difesa che permette il disconoscimento di dati sensoriali provenienti dal mondo esterno fortemente destabilizzanti. La realtà esterna viene ritenuta eccessivamente minacciosa per la propria integrità psichica e per tali motivi viene rinnegata. Il diniego è un meccanismo di difesa riscontrato maggiormente nei pazienti psicotici o affetti da un grave disturbo di personalità. Il diniego permette di controllare l'angoscia causata da un evento esterno attraverso la completa negazione dell'evento stesso. I negazionisti mettendo in atto collettivamente il diniego negano l'esistenza all'interno della realtà di un elemento 1 1 Salvatore di Costanzo, psicologo clinico

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I negazionismi.

In: Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo. vol. 3, p. 423-448, 2006