CAMPANINI, GIORGIO, Senza preti? Nuove vie per evangelizzare, Cinisello Balsamo: San Paolo, 2016. – 106 p. (original) (raw)
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La prima generazione dei Frati Minori con una straordinaria audacia ha saputo portare sia il Vangelo come anche il loro specifico modo di vivere in Germania, che inizialmente si era mostrata ostile nei loro confronti. Sulla base della Cronaca di fra Giordano da Giano, si ripercorre le tappe della nuova missione minoritica in terra tedesca a partire dal 1221 e il suo sviluppo, mettendo in luce le principali forme di presenza evangelizzatrice da parte del clero locale. Articolo si trova: L'audacia di una nuova ripartita. L’esempio di evangelizzazione nella Cronaca di Giordano da Giano, in: Italia Francescana 1 (2013), 87-101.
Ignaziana, Rivista web del Centro di Spiritualità Ignaziana dell'Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana 35, 2021
https://www.ignaziana.org/indice.html La linea di condotta della Compagnia nel XVI sec., era schivare, per quanto possibile, la direzione di persone favorite di doni straordinari. A tutti veniva raccomandata grande prudenza, evitando di incoraggiare atteggiamenti entusiasti verso rivelazioni di ogni tipo. Con questo approccio, la presenza di gesuiti nel Carmelo fiorentino rappresentò una realtà nuova, rispetto ai frati domenicani che avevano garantito un’assidua cura pastorale fino al 1580 circa. L’afflato missionario, l’impegno in un’ascesi coraggiosa, la proposta degli Esercizi ignaziani e della meditazione sistematica, furono i doni che portarono i predicatori della Compagnia non sul piano del carisma, che rimase carmelitano, ma sui mezzi spirituali offerti alla comunità per sostenere un cammino di fede non improvvisato. Maria Maddalena de’ Pazzi ne recepì, in modo peculiare, l’attitudine al discernimento spirituale insieme ad un carattere fortemente apostolico ed evangelizzante della sua vocazione orante. Grazie anche a trascrizioni di inediti del Cepari e del Fabrini presenti nell’archivio fiorentino, si è provato a richiamare qualcosa del contributo che la Compagnia offrì a questo particolare Carmelo, partecipando non solo a sostenere il cammino ecclesiale di S. Maria Maddalena de’ Pazzi, ma anche a farlo conoscere, di tempo in tempo, con accenti e sottolineature variate.
Ecclesia Orans, 2020
Il lato positivo del libro di Vincenzo Lomiento, oltre ad una buona introduzione storica, è quello di ripercorrere il modo di pensare di Origene nel suo "Commento al Vangelo di Giovanni", basato solo sul testo stesso. Questa procedura, in ulteriori ricerche, può mostrare che ci sono alcune differenze (o similitudini) rispetto ad altre opere esegetiche dell’Alessandrino. La monografia di Lomiento può essere anche un buon manuale per coloro che stanno appena familiarizzando con l’opera di Origene, o con l’esegesi patristica in generale. Certamente nel "mare magnum" della letteratura specializzata c’è spazio anche per un saggio che presenta in modo relativamente semplice i temi origeniani e non entra nella complessità degli argomenti che interessano il ricercatore più avanzato.
V. ANSELMO (ed.), In cammino con la Bibbia. Vivere il Sinodo ispirati dalla Parola, AdP, Roma 2022, 35-45.
“Prendere la parola” potrebbe sembrare una nota ovvia, addirittura inutile. È infatti scontato che chi parla prenda la parola. Eppure, tale annotazione riceve una inconsueta attenzione nel testo biblico. Sottolineando tali espressioni è come se il testo biblico volesse indicare fin dall’inizio le grandi potenzialità di ogni presa di parola e la responsabilità di cui tale iniziativa debba esser insignita. In tal senso, tali formule rappresentano un ottimo punto prospettico per sondare lo statuto stesso del testo biblico e il suo valore interpellante e plasmante rispetto a chi lo legge.
In Impegno, 28 (2017) 2
isbn 9788831127035
Il pensiero di Marcello di Ancira (vescovo nel 314-374) può essere paragonato al fenomeno denominato in astrofisica dei “buchi neri”: non sono visibili e tuttavia la loro presenza influisce sulla traiettoria degli astri visibili. Fu al centro di mille polemiche: il conflitto tra avversari e sostenitori ha contribuito ad acuire, nel IV secolo, il divario tra le Chiese di Oriente e di Occidente e nel Credo niceno-Costantinopolitano, a tutt’oggi comune a tutte le Chiese, è addirittura entrata una formula diretta contro di lui. A distanza di secoli, a una visione storica equanime appare come uno dei pensatori più creativi, in un’epoca in cui l’ortodossia trinitaria era in fase di costruzione. Il volume presenta tutte le opere a lui attribuite con sicurezza (Lettera a papa Giulio; Frammenti teologici; Sulla santa Chiesa) quanto ci rimane di suo: un patrimonio in gran parte solo frammentario, che presenta una seria proposta teologica alternativa a quella risultata vincente.
Settimana News, 2021
Marcello Neri, teologo intelligente e persona di rara umanità, ha scritto un libro importante sul futuro della Chiesa cattolica. Neri non fa sconti a nessuno, nemmeno al lettore, a cui regala una panoramica storica e teorica molto impegnativa. Ma se si vuole capire fino in fondo la posta in gioco nella crisi di civiltà che si affaccia oggi all'orizzonte non c'è alternativa: occorre indagare il ruolo della tradizione e del diritto canonico nella Chiesa post-tridentina, spiegare la marginalità pubblica della teologia e, viceversa, il successo dell'immaginario francescano e, più in generale, delle espressioni contemporanee della vita religiosa anche tra gli atei, gli agnostici e i sempre più numerosi "nones" che popolano le nostre città. Un libro calorosamente consigliato. http://www.settimananews.it/teologia/un-altro-elogio-teologico-della-follia/