Primato e collegialità. Il contributo specifico del perito Ratzinger al Vaticano II (original) (raw)
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Primato e collegialità. Ermeneutica dello sviluppo organico tra Vaticano I e Vaticano II, 2019
Riferendosi al Concilio Vaticano II, Benedetto XVI aveva distinto due approcci ermeneutici, proponendo l'"ermeneutica della riforma nella continuità dell’unico soggetto-Chiesa" come la via per una corretta comprensione dei suoi documenti. Accogliendo tale indicazione, il lavoro affronta il rapporto tra il dogma del primato pontificio definito dal Vaticano I e la dottrina della collegialità episcopale dichiarata dal Vaticano II. Esso viene studiato a partire delle discussioni conciliari ma anche attraverso l'analisi del Magistero e della teologia tra i due Concili, offrendo inoltre uno studio a campione dei manuali di ecclesiologia elaborati dai docenti del Collegio Romano. L'opera si propone dunque nella duplice veste di un saggio di ermeneutica della riforma e di una sua verifica nell’ambito di una tematica teologica circoscritta.
Annuarium Historiae Conciliorum, 2019
Eminenza, Mons. Marchetto, illustri ospiti, signore e signori, sono particolarmente lieto di essere qui, questa sera, per presentare alcune riflessioni sull'ultimo libro di Mons. Marchetto. Potrebbe generare un po' di sorpresa il fatto che qualcuno coinvolto nelle questioni finanziarie della Santa Sede presenti questo libro sulla Riforma e le Riforme. La mia presenza può essere giustificata da due principali ragioni: innanzitutto, ho per lungo tempo ammirato e stimato la grande erudizione di Mons. Marchetto, che spazia per diversi secoli, passando dalle Decretali Pseudo-Isidoriane al Concilio Vaticano ii. In secondo luogo, i contorni storici della Riforma o Riforme della Chiesa, specialmente nel Medioevo e nel contesto della storia del diritto canonico e del papato, sono stati per molti anni oggetto di particolare interesse del mio insegnamento e della mia stessa ricerca accademica. Per questo motivo, è stato particolarmente facile accettare di essere presente questa sera. 1 Intervento con occasione della presentazione del libro 25 ottobre 2017 a Roma, Campidoglio, Sala Pietro da Cortona. Per la pubblicazione si ha mantenuto lo stile della conferenza.
Il papa illuminista. Ratzinger e i discorsi al mondo accademico
COLLABORATORE DELLA VERITÀ MISCELLANEA DI STUDI IN MEMORIA DI BENEDETTO XVI, 2023
We propose a synchronic reading of Benedict XVI’s speeches addressed to the Academies and Science’s people from 2006 to 2011, in particular the one in 2006 at the University of Regensburg and the other one in 2008 at the University of Rome. Searching for the Truth, the rationality of the Christianity, the sapiential task of theology represent the heart of his magisterial speeches. In this paper, we’ll show how Ratzinger’s can be defined as an “enlightenment theology”, not in the modernist sense of the word, but in the sense of a “broadening of the reason” against any accusation of obscurantism in his thinking (Flores d’Arcais).
Ratzinger, il Mozart della teologia
Wroclaw Theological Review, 2024
Mi viene chiesto di fare una serie di considerazioni sull’importanza della teologia di Joseph Ratzinger Benedetto XVI, e sinceramente penso che il compito sia al di là delle mie possibilità. Penso che sarebbe più fattibile per me ripercorrere il mio apprendistato con colui che considero il mio grande maestro in teologia, e cercherò di trarre alcune conclusioni da questo percorso. Spero in ogni caso che questo non sia visto come un atto di narcisismo ma di gratitudine.
Alpha Omega, 2022
Joseph Ratzinger dedicated his Habilitation Thesis to the concept of Revelation in St. Bonaventure. During this study, he built his own theory of Revelation, which remained almost unchanged throughout his theological activity and exerted a clear influence on several aspects of his thought. The article presents the fundamental concepts of this theology of Revelation, together with some observations and applications, drawing both on the Habilitation Thesis and on other publications of the Bavarian Theologian.
L'introduzione al cristianesimo di Joseph Ratzinger
Atti del convegno curato dall'autore, 2009
L'opera giovanile di Joseph Ratzinger che intende introdurre al cristianesimo, Einführung in das Christentum 1 , è forse il suo libro più importante e più letto 2 . È un libro a cui lo stesso autore attribuisce un particolare legame, sia in quanto frutto della sua vita teologica in un periodo di tempo difficile e controverso, come quello dell'insegnamento all'Università di Tubinga, sia come un'opera programmatica di grande successo 3 . La ricorda nella 1 Einführung in das Christentum. Vorlesungen über das Apostolische Glaubensbekenntnis, Kösel-Verlag, München 1968, tr. it. Introduzione al cristianesimo. Lezioni sul simbolo apostolico, tr. E. Martinelli, BTC 5, Queriniana, Brescia 1969; nuova tr. G. Francesconi, Introduzione al cristianesimo. Lezioni sul Simbolo apostolico, Queriniana, Brescia 2005. 2 Cfr R. GIBELLINI, La teologia del XX secolo, BTC 69, Queriniana, Brescia 1992, 2004 5 . Un'agile "introduzione" ai contenuti dell'Introduzione… si può trovare in S. VON KEMPIS, Grundkurs Benedetto. Kleine Einführung in das Denken des Papstes, St. Benno-Verlags, Leipzig 2007, tr. it. Benedetto. Breve introduzione al pensiero del Papa, I Rombi: nuova serie 55, Marietti 1820, Genova 2008, pp. 9-68. Si può vedere anche J. MURPHY, Christ Our Joy. The Theological Vision of Pope Benedict XVI, Ignatius Press, San Francisco 2008, passim.
Joseph Ratzinger e il peccato originale: a proposito di un libro mancato
Revista Española de Teología, 2018
In his famous Ratzinger Report (1985), Pope emeritus expressed his desire to write a book about original sin after his retirement. The circumstances of his life have made impossible the realization of such a desire. In this paper I try to guess what could have been the main lines of this “failed book”, taking into account his publications and the notes of his lessons. I would like to help rediscover the theological importance of this truth of faith, which Pope Francis has especially at his heart, when he often recalls that “we all are sinners”.